Per Alessandro. Lascia stare il rotore e fai un'altra prova. Indossa il Bvlgari tutto il giorno, poi toglilo alla sera, annota l'ora e controlla quante ore marcia in riferimento alla riserva di carica dichiarata. Poi indossa il 5110(o l'Ingenieur) e fai lo stesso test possibilmente in una identica giornata (lavoro?)
Questo ti darà la vera prova di quale calibro carica con maggiore efficacia.
Scusa Leo ma non sarebbe una prova scientifica, anche se nella pratica la più sensata.
Chi mi assicura che Alessandro faccia esattamente gli stessi movimenti tutti i giorni?
Chi mi assicura che lo indossi esattamente per lo stesso numero di ore?
E se i movimenti che facesse fossero così abbondanti (come è dimostrato che lo sono visto che nessun orologio gli si è mai fermato) che superassero qualsiasi inefficienza di qualsiasi meccanismo tali da rendere tutti ugualmente efficaci, che prova sarebbe?
No, una prova che darebbe luogo ad una vera classifica di efficienza, ripetibile e quindi scientifica, sarebbe solo mettere gli orologi su un braccio robotizzato programmato per fare ogni giorno gli stessi movimenti tali da definire un "ciclo di prova". Naturalmente questi movimenti non devono essere "tagliati su misura" per uno specifico calibro, ma equamente distribuiti.
Dopo qualche giorno si avrebbe una classifica: chi si ferma prima, chi dopo e chi mai in base proprio all'efficienza del meccanismo di ricarica.
Poi l'efficienza minore o maggiore non è detto che sia dovuta ad un migliore o peggiore progetto. Può dipendere anche alla durezza della molla di ricarica (per avere ad esempio maggior riserva) od alle superiori alt/h del bilancere come faceva giustamente notare Ermanno.
Il risultato non cambierebbe, avremmo orologi facili da ricaricare ed orologi più difficili da mantenere in carica.
Se lo ritrovo voglio pubblicare un articolo del compianto Prof. De Toma sull'argomento.
Ovviamente per essere scientifica fino in fondo, gli orologi devono partire da una riserva di carica uguale per tutti ed avere lo stesso stato di usura (appena manutenzionati o nuovi).
E' quello che comunemente in meccanica si fa per le prove a fatica ad esempio, od il numero di manovre minimo garantito.