Lo so che lo ha specificato, e non avrebbe potuto essere diversamente.
Ma se ognuno ha propri criteri di definizione alla fine l'orologio da collezione qual'é?!
I criteri di interesse collezionistico, come ci siamo detti altre volte, sono criteri convenzionali, definiti dai collezionisti stessi.
E quali sarebbero?! E quali sarebbero questi collezionisti (altra figura altamente aleatoria) che avrebbero definito tali standard?!
I collezionisti - non è una tautologia - sono... quelli che "collezionano" qualcosa.
Cioè che raccolgono in maniera
ordinata, secondo criteri predefiniti (diversi dal semplice "mi piace"), oggetti della medesima tipologia.
Non c'è una "patente" di collezionista rilasciata da qualche autorità.
Il collezionista si mette da solo il "pennacchio"; poi è la sua collezione a parlare per lui, a distinguere il velleitario accumulatore di carabattole dall'ambizioso (a volte anche visionario) collezionista di oggetti preziosi, particolari, rari, affascinanti.
Alcuni ambiti collezionistici sono così diffusi e radicati nel tempo (filatelia, numismatica, bibliofilia, ecc.), che esistono associazioni di collezionisti, nelle quali ci si confronta e si concorre a definire in maniera sempre più precisa e rigorosa i criteri collezionistici.
Nel campo degli orologi non c'è - mi sembra - nulla di simile.
Uno dei motivi è sicuramente il fatto che gli orologi di pregio - anche senza guardare alla fascia extra-lusso - costano molto, per cui una collezione vasta e articolata richiede l'impiego di capitali notevoli.
Possiamo forse dire, quindi, che il collezionismo di orologi è
meno evoluto di quello esistente in altri settori.
Ma non rifiutare che anche qui possa esserci uno spirito collezionistico.