Ale, i DR come i Genta, i FM, Andersen, ecc.... hanno segnato un periodo storico ed hanno tracciato una strada che ha permesso poi ad altri di comprendere ciò che doveva e soprattutto ciò che non doveva esser fatto (quest'ultima è una frase letta in un'intervista di Voutilainen).
Una traccia fondamentale che ha permesso di capire che era possibile lavorare anche al di fuori delle Maisons, ma anche che era necessario realizzare Masterpiece straordinari, senza tanti paletti e limiti fissati dagli uffici amministrativi, un lavoro completo, finito, senza risparmiarsi su nulla: INVENIT ET FECIT!
Dufour, Journe, Voutilainen e a seguire tutti gli altri, hanno compreso che le creazioni dovevano esser -completamente- originali in ogni elemento, con finiture straordinarie e decorazioni non realizzabili a macchina. Tutto ciò che la Maison non può più offrire.
Daniels lo aveva capito, è stato un illuminato, o forse semplicemente se ne era fregato del mercato e voleva fare ciò che più amava. Ma solo dal 2014, anno della sua morte, il mercato si è accorto realmente dei suoi orologi, sino ad allora era una celebrità per una nicchia di appassionati, per le accademie e le scuole di orologeria.
Ho letto l'ultima intervista di Stern, in cui dice che loro sono il brand migliore, che forse non fanno i migliori orologi, -forse c'è qualche talentuoso orologiaio-, ma sono il miglior brand.
Ecco, questo devono inseguire i Watchmakers, la qualità, artigianalità e originalità assoluta.
Il mercato di Journe è esemplificativo: i primi orologi, quelli con i dial più artigianali, seppur non perfetti come gli attuali, praticamente tutti diversi, i primi originali disegni, i primi movimenti in ottone (rispetto a quelli attuali, migliorati e in oro), hanno raggiunto quotazioni di decine e decine, se non centinaia di migliaia di euro. Un tourbillon della prima era arriva a toccare il mezzo milione di quotazione, mentre il nuovo con i secondi morti, movimento migliorato e in oro, finiture più "regolari" ma industriali, si prende a 75k.
Un altro esempio meno noto al grande pubblico è Pratt, considerato al pari di Daniels dai protagonisti del settore: i suoi orologi "industriali" realizzati con Jurgensen e movimenti FP (come Roth) oggi si comprano sul secondo mercato a circa 1/4 del valore originale, mentre i pochi segnatempo che Pratt realizzò per se stesso, da un paio di anni sono aggiudicati a prezzi ben superiori rispetto a quelli che furono acquistati.