Io mi sono permesso di suggerire all'opener di regalare l'orologio solo se il destinatario è un figlio o un nipote.
In questi casi, del regalo è importante non solo il valore venale o l'utilità (perdonatemi: questa prospettiva esclusiva è piuttosto triste...), ma anche il "significato" associato ad esso.
Innanzitutto il ricordo della persona che lo ha fatto. Ricordo che difficilmente è associato a un'utilità effimera, ma piuttosto a un oggetto personale (non uno smartphone...).
Io sono affezionato a molti oggetti che mi rievocano persone care, e conosco molte persone che provano la stessa emozione.
In secondo luogo, il regalo ha una forza ancor maggiore se ha un significato simbolico, cioè se con esso chi dona vuole trasmettere qualcosa di sé: un messaggio (culturale, religioso...), l'amore per il bello, l'impegno stesso nell'individuarlo (magari perché il regalo si segnala per originalità o rarità).
E l'orologio meccanico, forse, è uno degli oggetti che più si presta a recare questi significati (magari accompagnato da un "libretto" di presentazione elaborato dal donante).
Non tutti, ovviamente, apprezzano queste cose.
Fortunato il bambino che crescendo saprà farlo; soprattutto se avrà avuto genitori e zii disposti a investire e rischiare su questa crescita emotiva, senza arrendersi alla dittatura della "praticità".