Gianni, io dico solo che lo stato dovrebbe pagare chi il giorno prende moto e bicicletta per girare in città ricucendo come detto inquinamento, traffico, problema parcheggi, e chi più ne ha più ne metta.
invece, non solo lo stato disincentiva l'utilizzo dei mezzi a due ruote (perchè non ditemi fregnacce ma fare un incentivo rottamazione di 200/300 euro sulle moto o sugli scooter è una buffonata rispetto alle scontistiche di rottamazione delle auto, così come imporre il blocco delle moto Euro 2 mentre per le auto il blocco parte da Euro 1, un motorino Euro 0 che per andare dai Parioli all'Eur ci mette 10 minuti mi spiegate come fa ad inquinare di più di una auto Euro 2 che magari impiega 1 ora?) ma addirittura devo leggere, da parte di chi non usa i mezzi a due ruote, che per la loro sicurezza sarebbe necessario vietarne la circolazione.
se non esistessero le migliaia di persone che giornalmente sfidano freddo, pioggia e rischi legati alle disattenzioni degli automobilisti come sarebbe oggi il traffico a Roma?
Questo è un
altro discorso, per molti aspetti condivisibile.
E' vero che senza le moto - ma soprattutto gli
scooters! - il traffico a Roma (metropoli senza... metropolitana
) sarebbe ancora più ingestibile.
E quindi avrebbero senso incentivi amministrativi al loro utilizzo (che però è cosa ben diversa dal
disincentivare l'uso di un mezzo come l'automobile, che resta necessario).
Quanto alla questione delle classi ambientali (euro 0, 1, ecc.), teniamo presente che:
- le classi degli autoveicoli non corrispondono a quelle dei motoveicoli (per cui si spiegano quelle che solo apparentemente sono disparità di trattamento);
- tra una classe e l'altra, soprattutto fino a euro 4, ci sono differenze importanti, che giustificano lo sforzo di aggiornare il parco circolante (a partire dalle euro 0, vere ciminiere);
- i motori a due tempi sono altamente inquinanti: uno studio parla di emissioni volatili
124 volte più alte dei corrispondenti quattro tempi! (
http://www.lescienze.it/news/2014/05/15/news/emissioni_due_tempi-2142395/). Capisci bene che la questione non è se un motorino resta acceso dieci o venti minuti...
Infine: il discorso sulla difficile convivenza nella stessa sede stradale era riferito alle biciclette, che costituiscono un problema certo maggiore delle moto in quanto più instabili e molto più lente (per cui fanno sorgere nell'automobilista impaziente la tentazione del sorpasso "risicato"...).