In ogni caso, spero davvero di non sentire che ci si è orientati su un 5711 (o su un Dufour: il principio è lo stesso) perché non si è saputo resistere a unemozione
E per che cosa dovrebbero esser presi un 5711 o un Doufur, per necessità?
Caro Alessandro, non so scriverlo meglio di come ho già fatto...
La "necessità" non chiama granché in causa il raziocinio; il quale dovrebbe reclamare
sempre il suo spazio, tenere "imbrigliate" (senza soffocare) le emozioni.
Perdonatemi, ma quando sento gli elogi sperticati dell'
emozione ("Non interrompete un'emozione!"
) non so se sto leggendo un
feuilleton dell'Ottocento o la
brochure di un ufficio marketing...
Fare appello alla ragione non significa atteggiarsi a "esseri superiori", disprezzare le "menti semplici", o immaginare l'uso di complessi algoritmi per decidere il colore della maglietta da indossare...
Significa semplicemente fare appello al buon senso (preferiamo chiamarlo così?) e alla maturità di chi ha fatto qualche esperienza nella vita.
Significa fare spazio all'emozione (chi dice il contrario?) senza farsi sopraffare da questa. Perché le emozioni "guidate" sono quelle che - a mio parere - regalano le soddisfazioni più profonde e durature.
Nel fare queste considerazioni non penso di salire su nessun pulpito.
Perché parlo a persone che mi hanno insegnato tanto con la loro esperienza e avvedutezza nel mondo degli orologi.
E perché io stesso ogni tanto mi lascio andare a qualche "pazzia"... Ma non la considero inevitabile, e cerco sempre di interrogarmi sul giusto equilibrio nelle mie scelte.