Il discorso sugli acciai e sui materiali in genere, è molto interessante.
Abitando nella "città dell'acciaio", qualcosa per studio o per luce riflessa, ne sò. Sono stati scritti libri sugli acciai ed ancora oggi esistono delle formule segrete gelosamente custodite.
Diciamo una cosa, l'acciaio è una lega che a seconda dei suoi componenti, può variare molto le caratteristiche finali, anche con piccolissime differenze percentuali.
Molto in generale, possiamo dire che gli acciai che appartengono alla famiglia degli "inossidabili", non hanno grande durezza superficiale che è il parametro che più influenza ad esempio la resistenza alle abrasioni ed ai graffi. Questo perchè è il contenuto di carbonio che determina maggiore o minore durezza. Più carbonio è presente nella lega, maggiore questa sarà dura, ma ossidabile (.... arrugginibile ). Considerate che stiamo parlando di un massimo del 2%, con grossissime differenze anche cambiando 0,1 punti percentuale. Oltre il 2% entriamo nel campo della ghisa (che è appunto molto dura, ma fragile).
Il 904L è un acciaio superinossidabile dove la L stà appunto per "Low", basso contenuto di carbonio, quindi di regola è "morbido" per essere un acciaio.
Sottolineo di regola, perchè negli ultimi anni, benchè gli inossidabili non siano temperabili, la metallurgia ha fatto passi da gigante ed esistono moltissimi trattamenti superficiali che ne possono aumentare la durezza. Trattamenti all'azoto, processi di sinterizzazione, ecc. spesso tenuti segreti.
Il 18/10 è il più antico e classico acciaio inossidabile. 18% di cromo e 10% di nickel, anch'esso tenero (sempre rispetto ad altri acciai, tipo ad esempio il "rapido").
Questo discorso per dire che non è possibile sapere solo dalle sigle quale acciaio abbia la superficie più dura. Possiamo sapere quale sarà il più resistente alla corrosione (il 904L), quale il più resistente a fatica (Cr-Mo), ma la resistenza ai graffi è dovuta quasi esclusivamente al tipo di trattamento a cui è stato sottoposto.
Vabbè... scusate.....mi sono fatto prendere la mano....
Diciamo che sono d'accordo quasi su tutto, però se dalle tabelle riconosci la resistenza alla corrosione perché non devi riconoscere la durezza dalle tabelle?
Le tabelle dicono che il 904L ha una durezza Brinnel di 210 mentre il 304 di 201, perché non crederci?
Come possiamo noi stabilirne la durezza solo dai graffi?
E' ovvio che una superficie lucida lo sarà più soggetta o una superficie graffata come il Nautilus per capirci evidenzierà un graffio trasversale alla graffatura e tollererà quello nel senso di graffatura.
Per stabilirlo dovremmo sacrificare una cassa e puntarla con uno strumento Brinnel o Rochewel ed a quel punto lo sapremmo con certezza, il resto sono solo supposizioni e suggestioni.
Per il nostro scopo, le tabelle sulla durezza non sono utilizzabili.
Riportano dati di un provino grezzo, senza trattamenti che invece vediamo essere i principali artefici della resistenza che interessa noi.
Ricordi i vecchi discorsi sull'alluminio?
Alla fine scoprimmo trattamenti superficiali profondi che ne aumentano incredibilmente la durezza, non lo sapevo neanche io. L'acciaio è ancora più complesso.
Quindi mentre la resistenza alla corrosione è quella, per la durezza dobbiamo considerare cose non note.
Io sono (ero) appassionato anche di coltelli e non sai che mondo c'è dietro le lame. E che segreti....
In definitiva non credo che all'epoca degli Squale o Rolex anni '80 le case adottassero trattamenti migliori di quanto non facciano ora, però come base il 904L non è uno degli acciai più duri, anzi forse è uno dei più morbidi.
La cosa che mi fa pensare che ci sia qualcosa di più, è che il 904L esisteva da tempo e se ne conoscono pregi e difetti. Se hanno deciso di utilizzarlo solo ora, secondo me è perché hanno trovato un sistema per indurirlo, almeno superficialmente superando quello che è uno dei suoi maggiori limiti.
Per il resto è un metallo eccezionale. Praticamente non reagisce con nulla e non vira di colore.