Il termine "cronografo" fu coniato da Nicolas Rieussec, che ai primi dell'Ottocento brevettò un orologio che consentiva la misurazione e la registrazione di un intervallo di tempo grazie a due puntini di inchiostro rilasciati da una lancetta sul quadrante di smalto.
La possibilità di utilizzare un termine diverso per indicare i più moderni orologi da tasca o da polso capaci di misurare gli intervalli con il semplice arresto delle lancette (e che nel linguaggio del settore vengono chiamati "cronografi") si è già posta in passato. Ad esempio, fu proposto il termine "cronoscopio", caduto però nel vuoto.
Col passare del tempo, in realtà, il termine più utilizzato per indicare gli orologi che misurano - ma non registrano - intervalli di tempo è diventato “cronometro”.
In effetti, l’accezione originaria del termine cronografo - strumento capace di registrare intervalli di tempo - si è conservata nelle discipline scientifiche, per indicare una serie di apparecchi elettromeccanici, elettronici, fotografici, ecc.
Il dizionario Devoto-Oli definisce efficacemente il cronografo come “cronometro registratore”.
Il vocabolario Treccani aggiunge che “il termine è anche usato,
impropriamente, per cronometri atti alla misurazione di brevi intervalli di tempo”.
(Ho approfittato per fare qualche verifica
).
Conclusione: nel linguaggio odierno, non solo in quello comune ma anche in quello tecnico-scientifico, il termine
“cronometro” ha ormai assunto un duplice significato: quello di orologio di precisione e quello di orologio capace di misurare intervalli di tempo. In quest’ultimo significato ha ormai sostituito il termine cronografo, come attesta il fatto che
si sono ormai imposti i termini “cronometrare” e “cronometrista” (mentre non esistono “cronografare” e “cronografista”).
Il termine
“cronografo” residua per indicare i cronometri registratori.
L’uso per indicare gli orologi da polso capaci di misurare – ma non registrare – intervalli di tempo è ormai limitato alla ristretta cerchia degli appassionati e addetti ai lavori del settore dell’orologeria di lusso.
Forse il vocabolario Treccani, nel definirlo un uso “improprio”, precorre troppo i tempi. Ma certo sembra un uso destinato a ridursi sempre più, perché la confusione che può creare (scontrandosi con l’uso comune, con i termini cronometrare e cronometrista, ecc.) sembra maggiore di quella che vuole evitare (distinguersi dal cronometro inteso quale orologio di precisione).