Non fidarti di me, fidati di Charles, l'ultimo grande interprete dello stile classico.
(Rarissimamente lo vedo con qualcosa che non mi convince, ma in genere bisogna prendere appunti).
Concordo, elegante con quel pizzico di originalità che distingue il vero arbiter.
In realtà - non resisto alla tentazione dell'
off topic... - un
arbiter elegantiae era lo zio (il fratello del nonno) di Carlo, l'ex re Edoardo VIII (divenuto Duca di Windsor dopo l'abdicazione); il quale è stato anche il più grande innovatore dello stile classico, esprimendo quindi un'originalità creativa.
Carlo, invece, è più conservativo, quasi didascalico: sembra essersi dato la missione di tramandare il palinsesto dell'abbigliamento classico, nelle sue forme consolidate (sviluppatesi in Gran Bretagna).
A noi molte fogge sembrano "originali" perché iniziano a essere desuete, soprattutto nella misura in cui siamo abituati a veder indossate giacca e cravatta quasi solo in un contesto
business (dove si rinuncia a tante varianti).
In Italia, peraltro, abbiamo l'occhio abituato alla maggiore leggerezza del nostro stile, che ovviamente manca in Carlo.
Di scelte più personali, nel Principe di Galles, io ne riconosco poche.
Forse la passione per i nodi delle cravatte molto piccoli; o per le
boutonnières (i fiori all'occhiello).