la storia mi interessa ma purché non mi impegni più di tanto perché nella vita ho altre cose da fare.
Anchio
Ma so che la mancanza di tempo per studiare toglie alla mia passione un po di respiro (purtroppo; o per fortuna
anche farsi assorbire dalle passioni è un rischio!
)
ritengo non si possa vendere un orologio maltrattato o con un pessimo condition report a prezzi folli grazie alla suggestione della "storia" o del "vissuto".
Non mi sembra che la ritrosia per il vintage di cui parla Alessandro in apertura e con lui altri sia riferita ai prezzi folli, ma al vintage in sé, anche da 1.000 euro.
Quindi se per segni del tempo mi parli di lievissime cambiamenti dovuti alla luce e alle condizioni climatiche può starci, ma devono esser lievi, altrimenti è -per me- un orologio mal conservato o mal progettato dalla casa.
No, parlo dei segni dovuti al fatto che lorologio
è stato indossato, come è normale che sia.
In questo caso non capisco il paragone con le opere darte, che hanno altra destinazione.
Poi è ovvio che ci sono gli orologi ben tenuti, indossati da persone accorte, nei quali i segni si limitano alle
hairlines e a lievi viraggi di colore: e sono quelli che attraggono di più anche me.
Così come ci sono gli orologi con segni/viraggi importanti: anche questi, se hanno valore storico, meritano di essere studiati; ma io mi sento di indossarli solo se hanno un significato affettivo particolare, se la loro vita intensa è anche la mia, o quella di un mio familiare.
La pretesa di un orologio "museale" è invece irrealistica: può riferirsi a orologi da tenere in una teca (in un museo, appunto) prima ancora che al polso.
Comunque questo topic
stava bene in sezione vintage!