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Rolex la storia.

S.M.

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #15 il: Ottobre 15, 2017, 10:01:45 am »
E comunque venendo alle innovazioni che Rolex ha portato e riallacciandoci al post sopra dove dicevo che fanno quello che la gente vuole, vogliamo parlare degli straordinari bracciali odierni ed loro modo di regolazione millimetrica?
In fondo al 99% degli utenti del movimento che neanche vedono frega poco, ma il bracciale lo vedono, utilizzano ed apprezzano tutti i giorni.
Vero, bracciali robusti e regolabili millimetricamente, però con lo scotto di avere scatolette delle deplo grandi ed ingombranti.
Il livello di ingegnerizzazione è eccellente, ma voler inglobare le regolazioni, le prolunghe per la muta ha il suo costo in termini di dimensioni.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Rolex la storia.
« Risposta #16 il: Ottobre 15, 2017, 10:57:37 am »
Citazione
Su modelli simili (specialmente i primi 2), vintage o no, chi vuoi che storca nulla?
Magari uno si chiede come sono arrivati oggi a produrre 1 milione di pezzi praticamente di un paio di modelli d'orologi con una decina di ghiere diverse...  ;D
Che dire: Bravi, Bravi!!  ;D

Sicuramente con questi non ci sarebbero arrivati mai, hanno capito cosa la gente vuole.
E comunque io non storco il naso sul vintage, storco il naso sul vintage messo male.
Però...se vogliamo essere onesti e dare peso a quel termine "manifattura" che tanto ci sta a cuore, oggi fanno tutto in casa, in quegli esemplari sopra il movimento che rimane sempre il cuore dell'orologio , lo compravano!

vero... io comunque continuo a preferire quegli altri rispetto agli odierni...

ALAN FORD

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #17 il: Ottobre 15, 2017, 12:09:16 pm »
E comunque venendo alle innovazioni che Rolex ha portato e riallacciandoci al post sopra dove dicevo che fanno quello che la gente vuole, vogliamo parlare degli straordinari bracciali odierni ed loro modo di regolazione millimetrica?
In fondo al 99% degli utenti del movimento che neanche vedono frega poco, ma il bracciale lo vedono, utilizzano ed apprezzano tutti i giorni.
Vero, bracciali robusti e regolabili millimetricamente, però con lo scotto di avere scatolette delle deplo grandi ed ingombranti.
Il livello di ingegnerizzazione è eccellente, ma voler inglobare le regolazioni, le prolunghe per la muta ha il suo costo in termini di dimensioni.

Ovvio, sono sportivi e non è che possono essere paragonati con i Voutilainen, ognuno ha il suo settore e nelloro sono i migliori

ALAN FORD

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #18 il: Ottobre 15, 2017, 12:10:49 pm »
Citazione
Su modelli simili (specialmente i primi 2), vintage o no, chi vuoi che storca nulla?
Magari uno si chiede come sono arrivati oggi a produrre 1 milione di pezzi praticamente di un paio di modelli d'orologi con una decina di ghiere diverse...  ;D
Che dire: Bravi, Bravi!!  ;D

Sicuramente con questi non ci sarebbero arrivati mai, hanno capito cosa la gente vuole.
E comunque io non storco il naso sul vintage, storco il naso sul vintage messo male.
Però...se vogliamo essere onesti e dare peso a quel termine "manifattura" che tanto ci sta a cuore, oggi fanno tutto in casa, in quegli esemplari sopra il movimento che rimane sempre il cuore dell'orologio , lo compravano!

vero... io comunque continuo a preferire quegli altri rispetto agli odierni...

Sono due cose talmente lontane che non credo siano paragonabili, di sicuro se vuoi un orologio per andare in barca non credo che avresti esitazione sul cosa prendere se il Rolex d'annata o un Submariner nuovo.

S.M.

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #19 il: Ottobre 15, 2017, 12:31:59 pm »
Ho sempre detto che un Rolex in una raccolta di un appassionato che si rispetti, ci deve essere.
Se non altro per rappresentare il miglior esempio di un certo tipo di orologeria.

Ciò che non capisco, sono tutte quelle raccolte monotematiche dello stesso orologio declinato in lunette diverse od addirittura più esemplari proprio dello stesso modello con solo dei seriali numerici a distinguerli. Per non parlare poi dei quadranti "spider" o "nocciola"....

Ed è triste constatare che la maggior parte dei (presunti) appassionati sono proprio questi ultimi.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Rolex la storia.
« Risposta #20 il: Ottobre 15, 2017, 12:40:18 pm »
Ho sempre detto che un Rolex in una raccolta di un appassionato che si rispetti, ci deve essere.
Se non altro per rappresentare il miglior esempio di un certo tipo di orologeria.

Ciò che non capisco, sono tutte quelle raccolte monotematiche dello stesso orologio declinato in lunette diverse od addirittura più esemplari proprio dello stesso modello con solo dei seriali numerici a distinguerli. Per non parlare poi dei quadranti "spider" o "nocciola"....

Ed è triste constatare che la maggior parte dei (presunti) appassionati sono proprio questi ultimi.

concordo....conosco questa tipologia di appassionati che si entusiasma e disquisisce per la presenza di una scritta di colore diverso ,di un font,di un fat four,rectangular dial/stick dial  ecc...pagando per la presenza di queste banalità  fior di quattrini rispetto al modello standard....incomprensibile tutto cio' per me.

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #21 il: Ottobre 15, 2017, 12:51:09 pm »
Ho sempre detto che un Rolex in una raccolta di un appassionato che si rispetti, ci deve essere.
Se non altro per rappresentare il miglior esempio di un certo tipo di orologeria.

Ciò che non capisco, sono tutte quelle raccolte monotematiche dello stesso orologio declinato in lunette diverse od addirittura più esemplari proprio dello stesso modello con solo dei seriali numerici a distinguerli. Per non parlare poi dei quadranti "spider" o "nocciola"....

Ed è triste constatare che la maggior parte dei (presunti) appassionati sono proprio questi ultimi.

concordo....conosco questa tipologia di appassionati che si entusiasma e disquisisce per la presenza di una scritta di colore diverso ,di un font,di un fat four,rectangular dial/stick dial  ecc...pagando per la presenza di queste banalità  fior di quattrini rispetto al modello standard....incomprensibile tutto cio' per me.
È questo che ha scavato un incolmabile fossato tra i "Rolessari" e tutti gli altri appassionati.
Credo che nessuno possa mettere in dubbio le qualità dei Rolex, ma bisogna ammetterne anche i limiti....
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ALAN FORD

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #22 il: Ottobre 15, 2017, 13:12:10 pm »
Ho sempre detto che un Rolex in una raccolta di un appassionato che si rispetti, ci deve essere.
Se non altro per rappresentare il miglior esempio di un certo tipo di orologeria.

Ciò che non capisco, sono tutte quelle raccolte monotematiche dello stesso orologio declinato in lunette diverse od addirittura più esemplari proprio dello stesso modello con solo dei seriali numerici a distinguerli. Per non parlare poi dei quadranti "spider" o "nocciola"....

Ed è triste constatare che la maggior parte dei (presunti) appassionati sono proprio questi ultimi.

Io non ho alcun Rolex e quindi ti dico che hai ragione da vendere su tutte le stronzate dei rolexari, però io volevo evidenziare le cose serie fatte da Rolex e le leggende metropolitane che invece girano.

S.M.

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #23 il: Ottobre 15, 2017, 13:26:49 pm »
Ho sempre detto che un Rolex in una raccolta di un appassionato che si rispetti, ci deve essere.
Se non altro per rappresentare il miglior esempio di un certo tipo di orologeria.

Ciò che non capisco, sono tutte quelle raccolte monotematiche dello stesso orologio declinato in lunette diverse od addirittura più esemplari proprio dello stesso modello con solo dei seriali numerici a distinguerli. Per non parlare poi dei quadranti "spider" o "nocciola"....

Ed è triste constatare che la maggior parte dei (presunti) appassionati sono proprio questi ultimi.

Io non ho alcun Rolex e quindi ti dico che hai ragione da vendere su tutte le stronzate dei rolexari, però io volevo evidenziare le cose serie fatte da Rolex e le leggende metropolitane che invece girano.
A ben vedere, le cose serie sono state già riassunte in prima pagina da Alearturo e riguardano soprattutto la meccanica "esterna" (robustezza e impermeabilità delle casse) per le quali Rolex e' stata da sempre all'avanguardia.

Anche il bilancere microstella non è cosa da poco, però in questo caso non so se Rolex sia stata la prima a proporre un sistema di regolazione inerziale.

Le altre sono più evoluzioni marginali, non innovazioni.
Oramai sono decenni che Rolex non innova più nulla ma semplicemente migliora.
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Errol

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #24 il: Ottobre 15, 2017, 14:50:51 pm »
Io penso che inconsciamente si riconoscono come sempre meriti sopra il dovuto ...anche nel caso dei bracciali. In passato ho avuto due jaeger con bracciale a doppia deplo, con una regolazione in 4 posizioni senza aggiunta o rimozione di maglie, con una facilità di smontaggio delle maglie stesse che avrei potuto farla fare pure a mio figlio e di una morbidezza indescrivibile...ma dei bracciali Jaeger non ne parla nessuno... ripeto, inconsciamente siamo tutti vittima del successo Rolex
        

Bertroo

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #25 il: Ottobre 15, 2017, 15:14:51 pm »
Vero! Ma un merito lo avranno senza dubbio.
Concordo con Ale e S.M. Nel loro campo sono ancora i n.1, se non altro per un'estetica come detto indubbiamente gradevole, rispetto ad altri concorrenti che quasi sempre hanno estetiche più che discutibili. Una su tutti JLC.

Errol

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #26 il: Ottobre 15, 2017, 15:33:59 pm »
Vero! Ma un merito lo avranno senza dubbio.
Concordo con Ale e S.M. Nel loro campo sono ancora i n.1, se non altro per un'estetica come detto indubbiamente gradevole, rispetto ad altri concorrenti che quasi sempre hanno estetiche più che discutibili. Una su tutti JLC.

I meriti di Rolex non voglio toglierli perché quello che si sono meritati sul campo è giusto che venga riconosciuto.  Sul discorso dell’estetica resto convinto comunque che la maggiore piacevolezza Rolex sia solo una maggiore abitudine a vederli. Io per esempio preferisco qualsiasi Jaeger compressor a qualsiasi Rolex tecnico (infatti ho avuto un compressor ed un compressor diver) che peraltro con una qualità indiscutibilmente superiore si comprano a meno.
        

fansie

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #27 il: Ottobre 15, 2017, 23:21:29 pm »
Il primo orologio automatico, brevettato nel 1930, prodotto dal 31, dovrebbe essere stato il Rolls di Blancpain, un piccolo orologio da donna. Quindi Rolex non dovrebbe avere il primato del brevetto sull'automatico.
Dovrebbe peró avere il primato nel 1956 di primo orologio da polso automatico con indicazione della data Day-Date.

Rolex dovrebbe avere tre primati tecnici di resistenza alle profonditá 200, 300 wr e 12000 wr (i primati di profonditá dovrebbero essere questi: wr Omega Marine 1932, 100wr Blancpain FF 1953, 200wr ROLEX SUBMARINER 1954 portato poi a 300wr, 500wr Aquastar Bentos 1963, 1000wr Aquastar/Lemania Benthos e PW Caribbean 1964, 1500wr Breitling Colt 1995, 2000wr Iwc Aquatimer 1998, 3000wr Breitling Seawolf e 12000wr ROLEX).

Mi scuso per le eventuali inesattezze, dove sono adesso non ho tutti i miei libri, ho quello di De Vecchi e quello di Haubermann).
Federico

Re:Rolex la storia.
« Risposta #28 il: Ottobre 15, 2017, 23:33:51 pm »
Federico, credo che il merito di Rolex sia quello di aver implementato la carica automatica a massa oscillante su un orologio da polso, soluzione ancora oggi in uso.
Il Rolls invece aveva un sistema di carica più complicato, dove l’elemento di carica scorre per parte del movimento e non prevede la possibilità di carica dalla corona.
Quindi non è un’innovazione, non è più stata utilizzata, mentre la soluzione Rolex è ancora oggi su tutti gli automatici.
"Dum differtur, vita transcurrit" (L. A. Seneca)

fansie

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Re:Rolex la storia.
« Risposta #29 il: Ottobre 16, 2017, 00:01:50 am »
Federico, credo che il merito di Rolex sia quello di aver implementato la carica automatica a massa oscillante su un orologio da polso, soluzione ancora oggi in uso.
Il Rolls invece aveva un sistema di carica più complicato, dove l’elemento di carica scorre per parte del movimento e non prevede la possibilità di carica dalla corona.
Quindi non è un’innovazione, non è più stata utilizzata, mentre la soluzione Rolex è ancora oggi su tutti gli automatici.

Grazie, non mi era chiaro il movimento Blancpain come funzionasse di preciso. Dunque, mi limito ad aggiungere il primo orologio da polso automatico con data tra i primati Rolex. E quelli di profonditá.
Federico