La mia competenza a riguardo non è certamente superiore alla vostra.
Attraverso quel minimo che so però, è facile risalire ai motivi del successo commerciale (per non dire culturale) di Rolex e legarlo alla capacità di Wilsdorf e dell'azienda di legare il proprio nome a molti degli eventi "chiave" nella storia dell'estremo, sia per terra, che per acqua che per mare.
La forza di Rolex è questa: essersi posta nell'immaginario popolare come partner di alcune tra le più evocative ed ambiziose missioni esplorative dell'ultimo secolo, unitamente alla capacità di indovinare un design riuscito divenuto ormai iconico e di accompagnarlo ad una robustezza e ad una fruibilità che rendono tutt'oggi questi orologi fra i migliori professionali per uso quotidiano.
Provo a ripercorrere le date fondamentali e di snodo della storia della casa coronata:
- Wilsdorf fonda Rolex agli albori del '900 sotto nome di Wilsdorf & Davis a Londra come produttore di soli orologi da polso (cosa già di per sè all'avanguardia nel primo decennio di quel secolo);
- 1926: Rolex inventa e brevetta la cassa Oyster con corona di carica a vite, innovazione chiave per la storia subacquea che tanto lustro diede e dà alla casa;
- 1927: un Rolex Precision (con cassa Oyster) accompagna Mercedes Gleitze nella prima traversata del canale della Manica in una nuotata di oltre 15 ore;
- 1931: Rolex brevetta il primo calibro Perpetual, ovvero il primo orologio da polso a carica automatica, incassato allora nella ref. 1858 detto comunemente "Ovetto".
- 1945: il Datejust ref 6074. Nel primo cronometro automatico impermeabile da polso spunta l'indicazione della data.
- 1953: il Submariner ref 6204. La storia di Rolex nel mondo dell'acqua era già iniziata con la traversata di miss Gleitze, ma nel '53 nasce (contemporaneamente al Fifty Fathoms di Blancpain) il diver come oggi lo conosciamo: lunetta graduata girevole, cassa Oyster impermeabile fino a 100m.
- 1953: stesso anno, l'Explorer accompagna Sir John Hunt nella spedizione vittoriosa sull'Everest. Rolex dimostra di aver costruito un orologio così robusto da resistere anche alle temperature e le intemperie della montagna più agognata del mondo e lega così il proprio nome anche alla conquista della terra.
- 1954: il GMT ref 6542. Dopo l'acqua e la terra, Rolex conquista anche l'aria col primo orologio in grado di indicare due fusi orari contemporaneamente, prodotto su richiesta della Pan-am.
- 1960: uno speciale Oyster (il Deep Sea) scende attaccato all'esterno del batiscafo Trieste nella missione del prof. Piccard sul fondo dell'oceano Pacifico al largo di Guam, a 10.916m di profondità. Diecimilanovecentosedici metri.
Finisce qui, a mio parere, la storia di Rolex e del suo apporto pieno all'orologeria. Da qui, solo evoluzione e passaggio dai record tecnologici ai record commerciali.
Il successo del Daytona (che però non inventa nulla e anzi, può essere considerato "postumo"), l'Explorer II al Polo Nord, la valvola per l'elio dei Sub Comex e dei Sea Dweller 1665, la data sul Sub 1680, poi il vetro zaffiro e i bicchierini, l'acciaio 904L sono solo evoluzione e non più snodi fondamentali per l'orologeria.
Spero chi ne sa di più, integri.
PS: su FB siete sul gruppo dell’altro forum? O dove?