Per le spirali si, già per l’ancora e la prima ruota di meno.
Credo che per la spirale abbia giocato un ruolo fondamentale il fatto che alla fine era solo la Nivarox che riforniva tutti.
Dal punto di vista dell’appassionato “erudito” tutto sommato una spirale è pure accettabile.
Nel passato furono fatte prove con il vetro o leghe speciali per renderle immuni dai campi magnetici. È sempre stato un elemento “poco meccanico” se così si può dire.
Il silicio non ha tolto nulla.
Quindi ha aggiunto le sue proprietà.O no?
Si, secondo me per le spirali ha aggiunto le sue proprietà per nulla disprezzabili.
Io un orologio con la sola spirale in silicio lo prenderei in considerazione al pari di uno tradizionale.
Per gli altri componenti no, ma non solo per mancanza di “pregio” del silicio rispetto al metallo, più che altro perché vorrei che il mio orologio restasse sempre riparabile da chiunque.
Ossia, se ti si rompe una ruota od una molla a filo in silicio, o ti rivolgi alla casa sperando che ha ancora il ricambio, o lo butti.
Con un calibro in metallo, tutto (o quasi) si può ricostruire.
Oggi restaurano orologi di quasi 200 anni, chissà un orologio in silicio se si possa riparare 200 anni o magari 30 anni?
È un pensiero che mi allontana da questa tecnologia
Da qualche parte c'è una lunga discussione tra me e un ex forumista a riguardo... sulla teoria posso essere d'accordo, la pratica però già oggi dice cose diverse. Tipo che puoi avere un orologio smontato da 5 anni in attesa di un ricambio che sarà pure metallico e semplice ma nessuno può ricreare a prezzi ragionevoli. E se pensi a quanto può arrivare in un futuro plausibile vedrai che c'è poco per sostituire micro parti mancanti. Le componenti tridimensionali che puoi costruire con tecniche additive hanno tolleranze incompatibili con quanto richiesto dell'orologeria. E disegnarle, produrle e rifinirle a mano torna ai casi precedenti, fattibile in teoria ma in pratica un po' meno. Per le molle a filo devi comunque sapere i parametri originali e anche lì riprodurli te lo raccomando.
Romantica l'idea del meccanismo che vive in eterno, ma assolutamente in contrasto con la realtà se non per casi eccezionali.
Poi, perché considerare il silicio (semimetallo) meno pregiato del metallo, soprattutto nei movimenti? Se escludi Journe abbiamo bronzo, rame, leghe di acciaio, alpacca metalli utilizzati dai nostri antenati con la clava.
È proprio questo che mi piace.
Leghe conosciute praticamente da sempre, che possono essere fuse, levigate, tagliate, estruse, laminate, piegate......
Vero che a volte è antieconomico ricostruire artigianalmente un pezzo in metallo, però l’idea in se è giusta.
Il silicio ad elevata purezza (quello utilizzato anche per queste applicazioni) è ricavato per complicati processi di “distillazione”, combinandolo con altri elementi che ne riescano ad eliminare le impurità.
Tutto ciò lo allontana dalla metallurgia classica.
Questo non vuol dire che non abbia proprietà interessanti. Senza il silicio io non starei qui a digitare su una tastiera probabilmente.
È che per sua natura l’orologio meccanico è quanto di più tradizionale (e forse inutile) strumento che si conosca pertanto non mi viene di associarlo ad un elemento così moderno.
Nel passato Valjoux montava un freno in teflon nei suoi 7750 ricordi?
Probabilmente svolgeva la sua funzione pure meglio di uno in metallo, eppure non vi era articolo o discussione che non rimarcava questa particolarità è mai positivamente.
Credo che oggi potremmo fare mezzo movimento con teflon, silicio, delrin. Ma non sono sicuro che questo verrebbe accettato su un oggetto che prima di tutto è romanticamente attaccato al passato.
Boh, è un pensiero che mi sento condividere