Il discorso sempre qui finisce.
E' la percezione dell'orologio al polso che è cambiata nel corso degli anni. Ora il rapporto tra il diametro dell'orologio e la grandezza del polso vuole orologi più.....visibili e magari alla fine pure più proporzionati.
Nel passato non era così.
Omoni con polsi e mani grandi ce n'erano più di oggi con i lavori pesanti che facevano, solo che gli orologi disponibili erano quelli. Sempre 32-36 con eccezioni fino a 38mm. E non erano ridicoli, erano normali anche su polsi da oltre 20cm di circonferenza.
La cassa era semplicemente il contenitore del movimento, infatti poco era anche concesso alla fantasia. Casse tonde, raramente rettangolari, punto.
Io sposterei la questione non sugli orologi che si sono ingranditi, ma se gli orologi grandi hanno anche movimenti all'altezza. Se mi fanno un orologio da 45mm con dentro il calibro VC 1003 glie lo tiro. Un bel Lange con un movimento cronoperpetuo è diverso, e molto.
Qui ci vuole il polso di Roberto per valorizzarlo senza scemare nel ridicolo, io non potrei portarlo.
Viceversa Roberto potrebbe indossare anche un 36mm. Sarebbe piccolo per i canoni moderni (l'ho visto con il Corum e non faceva un bell'effetto), ma comunque mai ridicolo.
In definitiva mentre i polsi grandi possono calzare anche orologi piccoli, i polsi piccoli non possono indossare orologi grandi.
Facciamocene una ragione, il problema è il nostro di uomini "normali" che dobbiamo trovare l'orologio giusto.
Chi è robusto od ha un polso imponente, può indossare tutto.....semmai sarà l'orologio ad essere ridicolo se non ha un movimento all'altezza.