Nonostante consideri il Calendrier, soprattutto in questa versione Ruthenium, un orologio manifico, il fascino dei Journe "vintage", come già scritto in un altro topic, non ha eguali, secondo me.
Hanno un fascino derivante da quell'aria quasi artigianale che si è persa (per forza di cose) col crescere del successo e delle dimensioni della Maison Journe.
La mia scelta ricade quindi sul Resonance, anche per l'esclusività meccanica, ben superiore ad un calendaio annuale.
Per quanto concerne invece il nuovo perpetuo sopracitato, devo riconoscere di avere per esso un debole, in quanto riunisce quanto da me più apprezzato in orologeria: grandata, calendario perpetuo, scatti istantanei; il tutto ad opera di Journe, l'orologiaio che più apprezzo tra i "neoclassici" (se così possiamo definirli) e più ho approfondito negli anni.
Esiste comunque un altro perpetuo di Journe, realizzato il edizione limitata di 99 pezzi nel 2009 su base Calendrier per festeggiare i 5 anni di apertura delle Boutique di Tokio, la prima del marchio.
Modello uscito in silenzio e passato quasi nel dimenticatoio, ma sarebbe un bel colpo vista la produzione esigua.
Cassa in titanio da 40mm; sfere, corona, cursore a ore 8 in oro, quadrante Rutenio. Accostamenti cromatici che possono non piacere.
L'indicazione del bisestile è inserita nella finestrella del mese, con un disco che indica 1,2,3 o B a seconda dell'anno del ciclo bisestile in corso.