Complimnenti a Gianni. E direi complimenti anche per esserti studiato la lezione così bene, il particolare dei riflessi dell'oro sul quadrante Breguet è un dettaglio non da poco, l'oro colorato riscalda il quadrante rendondolo più affascinante ed in "movimento" in base ovviamente alla luce riflessa che cambia sempre.
I complimenti te li rinnovo ovviamente anche e soprattutto ora che hai fatto la presentazione.
Vorrei spezzare una lancia in favore degli acquisti a distanza...
C'è chi giustamente e con molto timore non affronta rischi dovuti alle distanze(in questo caso Germania), ma per me è un falso problema e a meno che non si tratti di vintage dove le componenti vanno necessariamente maneggiate, studiate etc, con orologi più "sicuri" si può benissimo intraprendere una trattativa a distanza. Certo bisogna cominciare ad avere un rapporto scritto ed analizzare tutto, pesare le parole e ciò che viene scritto, filtrarlo bene per rendersi bene conto con chi hai a che fare e farsi mandare tante foto riscontrando al contempo la gran disponibilità della controparte senza avere la sensazione -o che non voglia vendere- o che lo voglia cedere a tutti i costi- insomma direi che ci vuloe equilibrio e serietà da parte del cedente e buona comunicazione.
Tra i miei migliori acquisti fuori città annovero un perfetto AP 15300 da Verona, un UG ultrapiatto dalla Spagna e il L&S 1815 da Bergamo. Tre pezzi in condizioni ottime ed esperienza con venditori seri, rapidi e capaci.
Vorrei invece ribadire e rafforzare la sensazione di Roberto e di Gianni sui tasti.
Per me sono morbidi, morbidi e confortevoli se raffrontati alla media generale dei cronografi, compresa la sua stessa base 321 Omega dove sullo Speed i tasti sono notevolmente più duri, nonostante lo stesso progetto e la column wheel, segno di una buona lavorazione generale approntata anche a migiorare questo aspetto, cosa assai apprezzabile. Gianni tu dici che sono "duretti" ma hai mai raffrontato quelli di un Daytona 4130? O quelli di un Piguet 1185? Quelli di un ElPrimero? O quelli di un diffusissimo 7750?
Per trovare qualcosa di ancor più confortevole devi necessariamente arrivare ai L&S, ma si sa che i tedeschi hanno un modo diverso di fare orologi, basta notare in un Lange il ridotto e quasi annullato gioco che hanno ad esempio le sfere quando si regola l'ora avanti e indietro(gli svizzeri hanno "buchi" molto più importanti)
Tra gli svizzeri credo che il 2320 sia da annoverare tra i calibri industriali migliori per piacevolezza d'innesti.