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Rolex: Storia del primo orologio automatico

S.M.

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #15 il: Novembre 25, 2017, 18:19:59 pm »
Grazie!

Precisissimo e chiaro.....

Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Bertroo

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #16 il: Novembre 26, 2017, 00:15:34 am »
Innanzitutto, è un piacere rileggere Michele (a che punto è il tuo orologio artigianale?  :)).

L’automatico della Harwood - brevettato nel 1924, presentato a Basilea nel1926, distribuito su diversi mercati a partire dal1929 anche da Fortis, Blancpain, Selza, Perpetual Self Winding - uscirà di produzione nel 1931 non tanto perché trascinato dal fallimento della società (che non era l’unica a produrlo), ma piuttosto perché proprio il suo scarso successo commerciale aveva compromesso le sorti economiche della ditta.
Il sistema di Harwood fu il primo a essere montato in orologi da polso su scala industriale (il primo in assoluto era stato Leroy nel 1922, in una serie limitata), ma aveva molti limiti: autonomia - raggiungibile con la carica automatica - di sole 12 ore, assenza di corona per la carica manuale (che costringeva a scuoterlo lungamente per farlo ripartire a carica esaurita), massa oscillante che non ruotava a 360° (essendo limitata da molle respingenti alle estremità) e aveva difficoltà a caricare in maniera efficiente la molla, un sistema di fissaggio a più viti che tendevano a svitarsi e a finire nei rotismi…

Rolex introdusse alcune importanti modifiche che resero il sistema davvero efficiente  e ne decretarono il successo commerciale.
Innanzitutto, utilizzò per la prima volta in un orologio da polso (riprendendo la soluzione di Perrelet) il “rotore”, cioè una massa oscillante libera di ruotare attorno al proprio asse e, quindi, di sfruttare interamente l’energia cinetica (questo fu possibile perfezionando il meccanismo di trasmissione dell’energia al bariletto e facendo venir meno la necessità degli ammortizzatori). Ottimizzò ulteriormente l’efficienza di carica con un meccanismo che sfrutta anche piccole oscillazioni, arrivando a un’autonomia di 35 ore. Utilizzò la corona per consentire un pronto avvio dell’orologio scarico. Ridusse notevolmente le viti di fissaggio.

Se leggiamo dunque il messaggio pubblicato sul sito Rolex (“Nel 1931 Rolex introdusse e brevettò il primo meccanismo a carica automatica al mondo con rotore Perpetual”), dobbiamo prestare attenzione alla parte che ho sottolineato: dicono di essere stati i primi a utilizzare il rotore (è sottinteso che ci stiamo riferendo agli orologi da polso).
In sé, quindi, il messaggio non costituisce un “falso”. Però è scritto con una certa ambiguità, con la quale si suggerisce che si sia trattato del primo automatico in assoluto.

Peraltro Rolex non è nuova a questa furbizia sulla paternità dell’automatico.
Nel 1956 dovette pubblicare sul Sunday Times  un comunicato di scuse:


Seguito da una pubblicità che ricostruisce correttamente la storia dell’automatico (con un po’ di fatica si riesce a leggere…), specificando che l’originalità Rolex si riferisce in particolare al rotore:



Ciò detto, bisogna tener presente che le “invenzioni” raramente sorgono dal nulla. Quasi sempre sono frutto di miglioramenti successivi, introdotti – con brevetti specifici – da diversi progettisti.

A Rolex va riconosciuto di aver introdotto nel mercato, su scala industriale e con reale efficienza di funzionamento, le due novità che hanno segnato più profondamente la storia dell’orologeria da polso dal punto di vista della fruibilità quotidiana:  la cassa impermeabile e la carica automatica. In orologi che avevano quasi tutti anche l’attestazione di “cronometri”.
La casa si è così creata nell’immaginario collettivo (ovviamente meno attento alla raffinatezza delle complicazioni e al livello delle finiture) la fama di produttrice di orologi “robusti, pratici e precisi”. Quanto basta per conferirle il duraturo primato di popolarità.

Amen!!!

S.M.

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #17 il: Novembre 28, 2017, 11:35:22 am »
Per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda, riassumo la risposta data ad un lettore che poneva la stessa domanda pubblicata sul n.230 della rivista "L'Orologio".

Riassumo:
Louis Perrelet già nel 1770 realizzò una serie di movimenti dotati di rotore girevole di 360° imperniato al centro come noi lo conosciamo (anche nella forma).
Anche Breguet qualche anno dopo fornì la sua versione di automatico che denominò "a martello" perchè la massa invece era imperniata ad un braccio che le permetteva di oscillare circa 30°.
Ambedue i sistemi non è che funzionassero benissimo in un orologio destinato a stare nel taschino (anzi, non funzionava affatto a meno che non si andava a cavallo), pertanto caddero presto nell'oblio.

Negli anni '20 con l'avvento degli orologi da polso, il problema venne di nuovo affrontato.
Leroy nel 1920 propose un sistema simile a quello di Breguet e lo impiegò in pochi orologi artigianali. Addirittura costruì prototipi in cui a oscillare all'interno della cassa era l'intero movimento, ma con scarsi risultati pratici.
Altri più fantasiosi inventarono movimenti capaci di traslare; anse mobili che sottoposte a trazione del polso caricavano la molla; casse basculanti su un supporto fisso.....
In questo caos di idee, Harwood brevettò la sua il 1 settembre 1924 (n.106583). La soluzione proposta prevedeva l'oscillazione di circa 130° di una massa fissata ad un braccio, modificando in modo abbastanza ovvio quindi il sistema di Breguet prima e Leroy dopo.
Tutti questi sistemi si rivelarono abbastanza inefficaci anche perchè non prevedevano la possibilità di caricare manualmente obbligando ad affidarsi totalmente al deludente meccanismo automatico.

L'idea vincente la ebbe la Rolex nel 1931 che rispolvera, perfezionandola, l'idea di Perrelet di 160 anni prima. Un rotore non vincolato che può ruotare sul proprio asse di 360°. Inoltre tramite la corona ora è possibile caricare manualmente l'orologio.
E' nato l'orologio da polso automatico come lo conosciamo ora.



Alla fine, scavando scavando, Rolex non è che ha "rubato" l'idea ad Harwood (che a sua volta l'aveva ripresa da Breguet), ma semmai a Luis Perrelet che però l'aveva ideata per orologi da tasca.
Infatti vedendo le foto (che al momento sono impossibilitato a mettere), è il movimento di Perrelet del 1770 ad essere tremendamente simile al Rolex del 1931, anche come forma della massa oscillante.
Quelli di Breguet prima e Leroy, Harwood dopo, sono diversi e prevedono dei fine corsa a molla per limitare il movimento.

In definitiva, legalmente, è legittimo quello che dichiara Rolex.
Magari avrebbe dovuto specificare primo orologio automatico da polso.....ma si sà, una parola in più costa.
« Ultima modifica: Novembre 28, 2017, 11:39:49 am da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Bertroo

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #18 il: Novembre 28, 2017, 11:45:02 am »
Mi sento dire che è arrivata per prima dove gli altri han fallito.

Poi sulla parola in più o in meno possiamo parlarne. Ma il dato è inoppugnabile.

S.M.

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #19 il: Novembre 28, 2017, 12:05:02 pm »
Mi sento dire che è arrivata per prima dove gli altri han fallito.

Poi sulla parola in più o in meno possiamo parlarne. Ma il dato è inoppugnabile.
Si, un po' come la corsa alla conquista dell'Everest.
Molti ci hanno provato, qualcuno "si dice" possa essere anche riuscito, ma non è tornato per raccontarlo, ed ecco che il dato incontrovertibile è che i primi sono stati Hillary e  Norgay.

Non basta dire "ho inventato", bisogna anche dimostrare che funzioni, altrimenti si tratta solo di teoria.
Rolex è stata da sempre brava a far funzionare bene le cose magari ideate da altri e renderle affidabili.
« Ultima modifica: Novembre 28, 2017, 12:07:09 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #20 il: Novembre 28, 2017, 12:37:55 pm »
Mi sento dire che è arrivata per prima dove gli altri han fallito.

Poi sulla parola in più o in meno possiamo parlarne. Ma il dato è inoppugnabile.
Si, un po' come la corsa alla conquista dell'Everest.
Molti ci hanno provato, qualcuno "si dice" possa essere anche riuscito, ma non è tornato per raccontarlo, ed ecco che il dato incontrovertibile è che i primi sono stati Hillary e  Norgay.

Non basta dire "ho inventato", bisogna anche dimostrare che funzioni, altrimenti si tratta solo di teoria.
Rolex è stata da sempre brava a far funzionare bene le cose magari ideate da altri e renderle affidabili.

Esattamente.
E ricordiamoci che non parliamo di filosofia, bensì di meccanica. E in meccanica ciò che hai detto non è affatto una cosa di poca rilevanza.....anzi.

Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #21 il: Novembre 28, 2017, 13:08:39 pm »
Rolex è sempre stata una perfezionatrice di parti utili all'uso dell'orologio, perfezionando in termini di praticità e robustezza, in questo ha pochi rivali e come antagonista ci metterei Eta/Valjoux, ma solo sulle meccaniche e non nell'orologio nel suo complesso(cassa) come ha fatto Rolex.
Diciamo che si studia la lezione su come migliorare e rendere più affidabili i suoi orologi, pur nella loro relativa semplicità i segnatempo Rolex mostrano sempre un certo grado di cura dove serve al fine di ottenere un determinato scopo.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Istaro

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #22 il: Novembre 28, 2017, 13:49:59 pm »
Rolex è stata da sempre brava a far funzionare bene le cose magari ideate da altri e renderle affidabili.

Come Apple!  ;D
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Bertroo

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #23 il: Novembre 28, 2017, 14:28:07 pm »
Rolex è sempre stata una perfezionatrice di parti utili all'uso dell'orologio, perfezionando in termini di praticità e robustezza, in questo ha pochi rivali e come antagonista ci metterei Eta/Valjoux, ma solo sulle meccaniche e non nell'orologio nel suo complesso(cassa) come ha fatto Rolex.
Diciamo che si studia la lezione su come migliorare e rendere più affidabili i suoi orologi, pur nella loro relativa semplicità i segnatempo Rolex mostrano sempre un certo grado di cura dove serve al fine di ottenere un determinato scopo.

Ricordo questa cosa che dicesti tu. Ovvero che le parti dove serve sono rifinite  in maniera ottimale.
Credo che la filosofia Rolex sia tutta qui, in questa tua descrizione.

Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #24 il: Novembre 28, 2017, 17:21:43 pm »
Rolex è sempre stata una perfezionatrice di parti utili all'uso dell'orologio, perfezionando in termini di praticità e robustezza, in questo ha pochi rivali e come antagonista ci metterei Eta/Valjoux, ma solo sulle meccaniche e non nell'orologio nel suo complesso(cassa) come ha fatto Rolex.
Diciamo che si studia la lezione su come migliorare e rendere più affidabili i suoi orologi, pur nella loro relativa semplicità i segnatempo Rolex mostrano sempre un certo grado di cura dove serve al fine di ottenere un determinato scopo.

Ricordo questa cosa che dicesti tu. Ovvero che le parti dove serve sono rifinite  in maniera ottimale.
Credo che la filosofia Rolex sia tutta qui, in questa tua descrizione.




Brutti ma buoni, spartani ma con cura oculata e l'occhiolino alla durata, alla precisione ed alla stabilità nel tempo, lasciando stare i vari gradi di industrialità o meno di cui si finisce per parlare sempre.
Ciò non toglie che le pubblicità ingannevoli di Rolex non mi piacciono e le trovo scorrette.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Errol

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #25 il: Novembre 28, 2017, 17:42:29 pm »
Ciò non toglie che le pubblicità ingannevoli di Rolex non mi piacciono e le trovo scorrette.

questo è un mondo di falsi primati come pochi altri al mondo.
ci saranno almeno 10 marchi che professano di essere gli inventori delle stesse cose, poi magari parlandoci ti dicono che loro hanno aggiunto un invertitore, una ruota, una vite, ecc  e quindi è un brevetto diverso.
stessa cosa per poter scrivere " dal 17....." , basta scovare un montanaro che trecento anni fa ha lucidato un pezzo di ferro per poter scrivere dal ..... poi magari da quel pezzo di ferro a l'altro ieri non è mai stato prodotto un orologio.

ogni anno leggendo le recensioni di qualche salone scopro che la casa x e la casa Y hanno depositato 50 brevetti e poi alla fine gli orologi so sempre gli stessi.

fra i tanti scorretti Rolex alla fine mi sembra tutto sommato una delle più oneste
        

ALAN FORD

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #26 il: Novembre 28, 2017, 18:12:23 pm »
Sea Gull rivendica 5000 brevetti!

Bertroo

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #27 il: Novembre 28, 2017, 19:33:11 pm »
Mah...mi sento di concordare con Errol.
Tutte queste scorrettezze non le vedo.
Poi una domanda, ma BP ha avuto una storia continuativa e duratura? Se si, ok.
Altrimenti è un falso anche dire dal 1735 no?

Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #28 il: Novembre 28, 2017, 20:44:27 pm »
Poi una domanda, ma BP ha avuto una storia continuativa e duratura? Se si, ok.
Altrimenti è un falso anche dire dal 1735 no?

Sostanzialmente si, tranne per un periodo in cui dovette, per legge, cambiare nome.
Si chiamò, Rayville S.A. (succ. di Blancpain).
Tra l'altro, nel 1926 Blancpain stringe accordi proprio con John Harwood per la commercializzazione dell'orologio automatico. Nel 1930 invece, lavora con Leon Hatot lanciando il «Rolls».

E poi basta con questa storia di Perrelet.
Pensate che quell'omino che appare sempre nei disegni, al 99,999999999999 % non è neanche quel Perrelet di cui l'odierna azienda omonima si vanta!

Attualmente è Sarton che vanta il "primato". La storia è fatta per essere riscritta.
« Ultima modifica: Novembre 28, 2017, 20:52:35 pm da Croix_de_Malte_® »
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

S.M.

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Re:Rolex: Storia del primo orologio automatico
« Risposta #29 il: Novembre 28, 2017, 21:14:07 pm »
"La vittoria ha molti padri....
la sconfitta è sempre orfana"
 ;)
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