Per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda, riassumo la risposta data ad un lettore che poneva la stessa domanda pubblicata sul n.230 della rivista "L'Orologio".
Riassumo:
Louis Perrelet già nel 1770 realizzò una serie di movimenti dotati di rotore girevole di 360° imperniato al centro come noi lo conosciamo (anche nella forma).
Anche Breguet qualche anno dopo fornì la sua versione di automatico che denominò "a martello" perchè la massa invece era imperniata ad un braccio che le permetteva di oscillare circa 30°.
Ambedue i sistemi non è che funzionassero benissimo in un orologio destinato a stare nel taschino (anzi, non funzionava affatto a meno che non si andava a cavallo), pertanto caddero presto nell'oblio.
Negli anni '20 con l'avvento degli orologi da polso, il problema venne di nuovo affrontato.
Leroy nel 1920 propose un sistema simile a quello di Breguet e lo impiegò in pochi orologi artigianali. Addirittura costruì prototipi in cui a oscillare all'interno della cassa era l'intero movimento, ma con scarsi risultati pratici.
Altri più fantasiosi inventarono movimenti capaci di traslare; anse mobili che sottoposte a trazione del polso caricavano la molla; casse basculanti su un supporto fisso.....
In questo caos di idee, Harwood brevettò la sua il 1 settembre 1924 (n.106583). La soluzione proposta prevedeva l'oscillazione di circa 130° di una massa fissata ad un braccio, modificando in modo abbastanza ovvio quindi il sistema di Breguet prima e Leroy dopo.
Tutti questi sistemi si rivelarono abbastanza inefficaci anche perchè non prevedevano la possibilità di caricare manualmente obbligando ad affidarsi totalmente al deludente meccanismo automatico.
L'idea vincente la ebbe la Rolex nel 1931 che rispolvera, perfezionandola, l'idea di Perrelet di 160 anni prima. Un rotore non vincolato che può ruotare sul proprio asse di 360°. Inoltre tramite la corona ora è possibile caricare manualmente l'orologio.
E' nato l'orologio da polso automatico come lo conosciamo ora.
Alla fine, scavando scavando, Rolex non è che ha "rubato" l'idea ad Harwood (che a sua volta l'aveva ripresa da Breguet), ma semmai a Luis Perrelet che però l'aveva ideata per orologi da tasca.
Infatti vedendo le foto (che al momento sono impossibilitato a mettere), è il movimento di Perrelet del 1770 ad essere tremendamente simile al Rolex del 1931, anche come forma della massa oscillante.
Quelli di Breguet prima e Leroy, Harwood dopo, sono diversi e prevedono dei fine corsa a molla per limitare il movimento.
In definitiva, legalmente, è legittimo quello che dichiara Rolex.
Magari avrebbe dovuto specificare primo orologio automatico da polso.....ma si sà, una parola in più costa.