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IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'

Bertroo

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #45 il: Dicembre 03, 2017, 10:22:27 am »
Allora però quali sarebbero queste riflessioni e approfondimenti?

Non mi sembra un'osservazione molto carina verso chi ha dedicato una certa cura a scrivere i suoi interventi...  :-\


Motivazioni antropologiche e filosofiche, non è questo il luogo e non credo siamo i deputati a farlo.

Negli interventi di Stefano, ricchi di annotazioni storiche e tecniche, ho letto tutto tranne che "antropologia e filosofia".

Federico ha fatto una semplice, elementare (magari anche suscettibile di obiezioni) analisi di marketing: comportamenti del consumatore; attività delle aziende volte non solo a intercettare, ma anche a suscitare  le richieste di consumo.
Qui c'è un po' di "antropologia"; ma non stiamo parlando di argomento secondario o poco attinente a un forum di orologi. Al contrario, è proprio questo il motore principale dei mercati del lusso, nei quali gli aspetti immateriali ed emozionali sono molto più rilevanti di quelli "tecnici": pubblicità e sponsorizzazioni di eventi; articoli-marchetta su riviste e blog di settore e festini con ospiti selezionati; brand identity  e testimonial  di prestigio; storie romanzate e innovazioni tecniche millantate; indici grassi ed edizioni "rare"; orologi "investimento" ed aste pilotate; "indipendenti" che ti chiedono 40.000 euro per una revisione e "maison"  industriali che sostengono di rifinire tutto a mano; ecc. ecc. ecc.

Diciamocelo apertamente: l'acquisto puramente "razionale" lo fanno pochissimi. E probabilmente non nel settore dell'orologeria di lusso.
Essere informati non significa fare scelte razionali, perché sappiamo bene che l'appassionato  è proprio quello che si fa prendere dalla "passione", da un desiderio spesso incontrollabile in cui l'emotività gioca un ruolo essenziale.
Ce lo siamo detti tante volte...

L'informazione e la cultura in materia aiutano a dare un significato - anche profondo -, alle scelte dell'appassionato. Evitano che la componente emozionale degeneri nell'irrazionalità e nella banalità. Ma non ci rendono immuni da suggestioni e condizionamenti.

Non ce ne vergogniamo, altrimenti non staremmo qui a parlare di questi argomenti.
Non ci facciamo l'autoanalisi, altrimenti saremmo masochisti.
Però non è che se leggiamo un commento che ci suona come una critica a qualcosa che ci piace, allora dobbiamo subito metterci l'elmetto e difendere la "razionalità" delle scelte o l'insindacabilità del "gusto"...  ;)

E poi 'sto benedetto "gusto": libero senz'altro. Ma perché insindacabile?

E' una questione di "gusto" la predilezione per i diametri grandi (o piccoli)?
Ma anche per le maisons  tradizionali o per gli orologiai indipendenti. Per le serie limitate e i corredi supercompleti. Per gli orologi che sono andati sulla luna (anche se non è vero) o in fondo agli oceani (anche se si allagano sotto la doccia). Per gli orologi che si rivalutano (o che non si svalutano) e per quelli scovati nel mercatino di periferia. Per la "manifattura"  (ah, la manifattura!) o per le ebauches  supercollaudate.

Suvvia, parliamo di tutto. Senza tabù.
Senza dare dello scemo a nessuno; ma anche senza sottintendere che ci dà dello scemo chi esprime un'opinione diversa.  :)


Sinceramente non ho mancato di rispetto a nessuno, scusa eh.
Le risposte sono state motivate ed anche bene.
Ma quelle sono e li ci si ferma.
La mia domanda è: dopo appunto le risposte date cosa vogliamo approfondire? Le cose quelle sono. E sono sempre quelle da anni!
Da sempre leggo sempre le stesse cose sui diametri, sui calibri piccoli ecc.
sono anni che è così. Io direi facciamocene una ragione. Questo è oggi. Perché c’è una richiesta.
Non è che quel che non ci piace per forza deve avere uno studio dietro come se gli altri fossero degli alieni da sezionare.
L’IWC del topic è francamente osceno.
Il diametro grande è roba di anni.

Manga

Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #46 il: Dicembre 03, 2017, 10:42:09 am »
Visti ieri in vetrina gli Iwc.
Memore di aver letto questo topico, gli ho guardati bene.
C'erano tutte le collezioni.
Behh, i quadranti sono belli, tutti, accattivanti,grandi, vistosi.
Il passante che si ferma a guardarli sicuro che pensa, c...o che belli gli IWC.
Ne rimane sicuramente molto colpito.
Di dimensioni e qualità dei calibri, finiture, proporzioni,ecc... non gli importa nulla.
Ma tutti grandi,  pure il solo tempo Portofino, enorme x un solo tempo elegante, ma di grande impatto visivo dalla vetrina.
I più piccolo erano i Pilot.

Errol

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #47 il: Dicembre 03, 2017, 11:45:15 am »
Va bene tutto ma definire il 1832 l’icona IWC mi sembra eccessivo .

Un orologio prodotto per uno sputo di tempo , completamente diverso dall’ingenieur originale, boh, per me, pur nella qualità dell’oggetto, non può essere definito “icona IWC”
        

Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #48 il: Dicembre 03, 2017, 14:36:41 pm »
Per me il 1832 e il portoghese sono gli emblemi IWC.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Bertroo

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #49 il: Dicembre 03, 2017, 14:37:15 pm »
Per me l’icona IWC e’ il Portoghese. Solotempo e chrono.

S.M.

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #50 il: Dicembre 03, 2017, 15:10:46 pm »
Se parliamo di moderni (post '80) le icone sono due: il Portoghese come già detto, ma prima di lui il Da Vinci.
Non possiamo non mettere il modello che ha portato alla ribalta il marchio introducendo un modulo perpetuo rivoluzionario (per il periodo) ed accessibile.
Può non piacere (a me non è mai piaciuto), però è così.

Sul vintage direi senz'altro Ingenieur, ma non il 1832, bensì il 666/766 degli anni '50. Un orologio eccezionale per l'epoca, veramente resistente ai disturbi elettromagnetici introdotti dal diffondersi delle apparecchiature radio ed elettriche in genere. Robusto e preciso come pochi altri competitor del periodo.

Il 1832 è stato l'anello di congiunzione di queste due epoche, nato in piena crisi del quarzo ma realizzato davvero con tutti i sentimenti.
Dalla cassa per cui venne incaricato il miglior designer del tempo, al movimento per cui venne all'uopo modificato il cavallo di battaglia di IWC, il cal. 8541.
La qualità si percepisce ancora oggi e, lasciatevelo dire, è molto superiore di gran parte degli orologi odierni, non solo IWC.
Però più che un'icona (quindi un simbolo), direi che è un mito. Mito che poco ha portato alla casa in termine di prestigio o guadagno. Fossero stati un pelino più furbi e scaltri, ci avrebbero costruito sopra un successo simile al Nautilus od al R.O.
Invece hanno fatto passare il 40 anniversario quasi in sordina.
Tutti gli Ingenieur successivi sono solo un pallida ombra del 1832.
« Ultima modifica: Dicembre 03, 2017, 15:13:44 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Bertroo

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #51 il: Dicembre 03, 2017, 16:01:48 pm »
Però Ste dobbiamo fare un distinguo.
Icone per chi? Per noi appassionati? Allora ok.
Icona in senso stretto del termine e ai più? Allora Portoghese.
Levando gli appassionati, se chiedi dell’iwc Da Vinci nessuno sa dirti cosa sia. Figuriamoci della meccanica e del modulo del perpetuo oltretutto.
Per questo ho detto che l’icona per eccellenza è il portoghese.
Orologio universalmente riconosciuto e riconoscibile da chiunque. Appassionati e non.

S.M.

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #52 il: Dicembre 03, 2017, 16:24:45 pm »
Però Ste dobbiamo fare un distinguo.
Icone per chi? Per noi appassionati? Allora ok.
Icona in senso stretto del termine e ai più? Allora Portoghese.
Levando gli appassionati, se chiedi dell’iwc Da Vinci nessuno sa dirti cosa sia. Figuriamoci della meccanica e del modulo del perpetuo oltretutto.
Per questo ho detto che l’icona per eccellenza è il portoghese.
Orologio universalmente riconosciuto e riconoscibile da chiunque. Appassionati e non.
Non ti credere, di Da Vinci in giro ce ne sono molti, bene o male sono 35 anni che gira.
Come icona poi intendo anche un orologio che è stato importante per la casa, non solo ambito dagli appassionati.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #53 il: Dicembre 04, 2017, 07:27:42 am »
Però Ste dobbiamo fare un distinguo.
Icone per chi? Per noi appassionati? Allora ok.
Icona in senso stretto del termine e ai più? Allora Portoghese.
Levando gli appassionati, se chiedi dell’iwc Da Vinci nessuno sa dirti cosa sia. Figuriamoci della meccanica e del modulo del perpetuo oltretutto.
Per questo ho detto che l’icona per eccellenza è il portoghese.
Orologio universalmente riconosciuto e riconoscibile da chiunque. Appassionati e non.

Per i non appassionati "il portoghese" è Cristiano Ronaldo, altro che orologio IWC! ;D
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Bertroo

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #54 il: Dicembre 04, 2017, 08:11:55 am »
Però Ste dobbiamo fare un distinguo.
Icone per chi? Per noi appassionati? Allora ok.
Icona in senso stretto del termine e ai più? Allora Portoghese.
Levando gli appassionati, se chiedi dell’iwc Da Vinci nessuno sa dirti cosa sia. Figuriamoci della meccanica e del modulo del perpetuo oltretutto.
Per questo ho detto che l’icona per eccellenza è il portoghese.
Orologio universalmente riconosciuto e riconoscibile da chiunque. Appassionati e non.

Per i non appassionati "il portoghese" è Cristiano Ronaldo, altro che orologio IWC! ;D


Oppure come dice mio nonno “e’ quello che sale sull’auto us senza pagare”  :D :D :D