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IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #15 il: Dicembre 02, 2017, 08:45:05 am »
In tutta sincerità, IWC ha stancato con i movimenti grandi prima e con orologi grandi poi.

Ha già diverse famiglie di calibri dal diametro molto grande, che bisogno aveva di proporre un nuovo movimento (cal.94200) sempre gigantesco?
Sarebbe ora che dimostrasse di saper fare anche calibri più piccoli......
 8)

Ora, per quanto riguarda l'orologio nello specifico.
Capisco che è la riedizione di un celebre (ma poi neanche tanto visto che è stato prodotto solo per pochi anni alla fine dell'800) orologio da tasca, ma era necessario farlo grande come un tasca?
Già la particolare affissione mal si presta a quadranti grandi che rimangono desolatamente vuoti (infatti gli originali da tasca venivano decorati con ghirigori proprio per cercare di riempire gli spazi), perchè darsi la zappa sui piedi facendo una cassa da ben 45mm?
Questa era l'occasione (persa) per fare un bell'orologio da 37mm con un adeguato nuovo calibro di manifattura.

Poi il quadrante....
Uno smalto Grand Feu per non dire un porcellana sarebbe stato perfetto, invece no abbiamo scelto la più economica laccatura (industriale penso).
Lo swiss made in bella evidenza completa una pizza bianca di cui non si sentiva la mancanza.

Voglio dire..... IWC ha già in produzione da anni il modello Portoghese che è molto grande perchè si rifà ad un orologio del passato e che è stato "accettato" con questa giustificazione...... ha orologi per aviatore che devono essere grandi per loro natura, va bene....... ma ora basta. Battere ancora su questo tasto no.

Che venda 100.000 orologi non è una giustificazione (anche perchè 95.000 sono da buttare nel water).
Il prestigio e la percezione del marchio stanno calando vertiginosamente tra gli appassionati "consapevoli". Per me che sono (anzi che ero) un estimatore di vecchia data, oggi IWC è molto più vicina a Breitling e TAG che non a JLC o Lange.
Si salva solo per i Siderali, e i pluricomplicati, altrimenti sarebbe già in piena "fascia media".

Speriamo che questo Pallwebewer sia solo l'ultimo colpo di coda della gestione Kern. 
« Ultima modifica: Dicembre 02, 2017, 08:49:37 am da S.M. »
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Errol

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #16 il: Dicembre 02, 2017, 09:03:19 am »
Parlate tutti mald di Kern ma questo perché i vostri gusti sono diversi da quelli che si vendono.
Riguardatevi il catalogo IWC degli anni 80 /90 Forse uno o due erano discreti (anzi un paio belli) gli altri da ridere, ultra piatti da 31 mm, crono al quarzo, sportivi da 34 mm.
A parte il doppel e forse il DaVinci il resto è da buttare.
Io nel catalogo IWC “Kern Style”  comprerei praticamente tutto.
Di questo orologio io non critico l’aspetto estetico o concettuale ma critico un quadrante che sembra disegnato da un bambino con scritte tremolanti
Ho infatti detto che su questo stile preferisco il Bell&ross (anche se non ha i minuti a finestra)
        

ilcommesso

Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #17 il: Dicembre 02, 2017, 09:15:11 am »
Kern ha fatto un eccellente lavoro in IWC; che a molti non piacciano gli orologi creati è un discorso soggettivo (io sono tra quelli), i numeri sono dalla sua, ma nemmeno a me i suoi cambiamenti sono sembrati migliorativi, soprattutto come design.
Su tutti l'ingenieur, da orologio iconico a scialbo orologio senza arte nè parte.

Le padelle si vendono ancora, IWC ha una clientela bella vasta, che ad oggi è l'unico vero dato importante.

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #18 il: Dicembre 02, 2017, 09:50:24 am »
Visioni diverse.

Io non giudico sulla base delle vendite o del successo, staremmo freschi sennò. Dovremmo esaltare gli Swatch, gli Acquanaut e metterci tutti in lista per l'ultimo scritta rossa.
 8)

Il catalogo IWC degli anni '90 considerando la produzione di circa 12.000 orologi, è fin troppo nutrito.
I Da Vinci (che comunque non incontrano il mio gusto), i Doppel ed i Flieger chronograph, i Mark, i Novecento, i Portofino, gli Ingenieur 34mm, i Porsche design, i primi Portoghesi, la Grande Complication (quando erano in 3 i marchi che potevano vantarsi di farle).

Tutti orologi stupendi che non cambierei con nessuno dell'attuale sterminato catalogo.
Orologi vistosi, appariscenti, con un blasone sopra (finchè dura) e vuoti dentro.
Nessuno in grado di lasciare traccia del proprio passaggio. Dimenticati nel volgere di una stagione perchè sostituiti dalla nuova referenza, proprio come i vestiti ai quali gli orologi-accessorio sempre più assomigliano.
Qualcuno forse si ricorda il catalogo del 2007? o del 2008?
Io quello di 25 anni fa lo ricordo.....e credo che anche Gianluca se lo ricordi meglio degli ultimi ;)

Che Kern abbia fatto un ottimo lavoro per la proprietà, non ci piove, ma io non sono un'azionista e non partecipo ai dividendi, quindi giudico su altri basi.
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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #19 il: Dicembre 02, 2017, 10:14:05 am »
Sei così convinto che prima fossero (com’è che hai scritto) “pieni dentro”???
Praticamente erano assemblatori di lusso, Solo calibri eta , o quasi, supercomplicazioni (belle eh) su base valjoux, insomma a me sembrano molto più pieni dentro adesso di allora.
Sul fatto che non ricordo i cataloghi di oggi è vero, ma solo perché non ho più il tempo di studiare che avevo trent’anni fa
        

Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #20 il: Dicembre 02, 2017, 10:18:36 am »
Parlate tutti mald di Kern ma questo perché i vostri gusti sono diversi da quelli che si vendono.
Riguardatevi il catalogo IWC degli anni 80 /90 Forse uno o due erano discreti (anzi un paio belli) gli altri da ridere, ultra piatti da 31 mm, crono al quarzo, sportivi da 34 mm.
A parte il doppel e forse il DaVinci il resto è da buttare.
Io nel catalogo IWC “Kern Style”  comprerei praticamente tutto.
Di questo orologio io non critico l’aspetto estetico o concettuale ma critico un quadrante che sembra disegnato da un bambino con scritte tremolanti
Ho infatti detto che su questo stile preferisco il Bell&ross (anche se non ha i minuti a finestra)

Lo preferisco anch'io, secondo me è più gradevole e centrato nello stile minimale. Il quadrante bitonale gli dona un leggero riempimento che smorza il tono bianco acceso(tipo il Baladin...)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

ALAN FORD

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #21 il: Dicembre 02, 2017, 10:48:13 am »
Siamo sempre li a dire le solite cose.
Alle aziende di noi quattro gatti che vivono di nostalgia non frega una mazza!
Ci sono gli uffici marketing che studiano quello che vuole la massa, li imboniscono con la storia (che loro non conoscono) e vendono il marchio, l'orologio è la cosa meno importante è il nome sul quadrante che si vende.
Può non piacere ma così è!
Il 5711 è normale con la cassa fatta  in tre pezzi?
E 'sti cazzi risponderebbe il giovani granuloso che sta davanti ad Hausmann a sbavare perché deve aspettare tre anni per averlo.

S.M.

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #22 il: Dicembre 02, 2017, 10:49:46 am »
Sei così convinto che prima fossero (com’è che hai scritto) “pieni dentro”???
Praticamente erano assemblatori di lusso, Solo calibri eta , o quasi, supercomplicazioni (belle eh) su base valjoux, insomma a me sembrano molto più pieni dentro adesso di allora.
Sul fatto che non ricordo i cataloghi di oggi è vero, ma solo perché non ho più il tempo di studiare che avevo trent’anni fa
Si, come no.
Sellita che arriva bello che assemblato e regolato (secondo gli standard della casa.... dicono loro) contro basi Eta e Valjoux che arrivavano in kit e che venivano pesantemente elaborati o comunque finiti e regolati in casa.
Anche concettualmente è diverso, non solo qualitativamente.

Non debbo insegnarti nulla, ma ricorda che l'orologeria in quegli anni di rinascita si era basata tutta su forniture collaudate come appunto Eta, Valjoux, JLC e F.P.. Non c'erano ne i mezzi ne il tempo per creare movimenti nuovi. Non ci trovo nulla di strano per l'epoca. Moltissimi marchi, la maggioranza, elaborava basi non proprie.
Oggi è (e deve essere) diverso, ci mancherebbe.

Vuoi sapere perchè da qualche anno non fanno più la doratura sui Sellita come facevano sugli Eta?
Perchè con la rodiatura (fatta direttamente dal fornitore) risparmiano qualche euro a calibro.....
Triste.

Se parliamo di movimenti entry level o poco superiori, si, io preferisco quello che veniva incassato negli anni '90.

E' logico poi che in 25 anni abbiano dovuto sviluppare delle famiglie di calibri in house come i 50000 o gli 80000. Cacchio, anche Hamilton o TAG hanno calibri esclusivi.......
 
Comunque come dico sempre, questo mondo è bello perchè è vario ed ognuno può acquistare quello che crede.
 :)
« Ultima modifica: Dicembre 02, 2017, 10:51:26 am da S.M. »
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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #23 il: Dicembre 02, 2017, 10:56:24 am »
Tema: "Proporre una riedizione di un celebre orologio da tasca"

Svolgimento:
Breguet



IWC


Ammetto che la base di partenza è diversa...... però anche lo svolgimento.......
« Ultima modifica: Dicembre 02, 2017, 11:05:16 am da S.M. »
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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #24 il: Dicembre 02, 2017, 11:01:35 am »
Siamo sempre li a dire le solite cose.
Alle aziende di noi quattro gatti che vivono di nostalgia non frega una mazza!
Ci sono gli uffici marketing che studiano quello che vuole la massa, li imboniscono con la storia (che loro non conoscono) e vendono il marchio, l'orologio è la cosa meno importante è il nome sul quadrante che si vende.
Può non piacere ma così è!
Il 5711 è normale con la cassa fatta  in tre pezzi?
E 'sti cazzi risponderebbe il giovani granuloso che sta davanti ad Hausmann a sbavare perché deve aspettare tre anni per averlo.
Ale, la domanda mi sorge spontanea.
Tu, io.... noi, vogliamo confonderci con i giovani juppy con i capelli impomatati e che prendono un prestito in banca per farsi il 5711 da sfoggiare all'apricena?

Ripeto, io non sono un'azionista e non partecipo ai dividendi. A me non frega una mazza se il mercato premia la politica di Stern, Kern o altre volpi della finanza.
Io guardo il prodotto, punto.
« Ultima modifica: Dicembre 02, 2017, 11:04:06 am da S.M. »
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fansie

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #25 il: Dicembre 02, 2017, 11:57:06 am »
A me l'idea non dispiace perniente (forse sono l'unico quá), ma non capisco dov'è il pregio che giustifica una spesa cosí alta.
Federico

ALAN FORD

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #26 il: Dicembre 02, 2017, 12:53:44 pm »
Siamo sempre li a dire le solite cose.
Alle aziende di noi quattro gatti che vivono di nostalgia non frega una mazza!
Ci sono gli uffici marketing che studiano quello che vuole la massa, li imboniscono con la storia (che loro non conoscono) e vendono il marchio, l'orologio è la cosa meno importante è il nome sul quadrante che si vende.
Può non piacere ma così è!
Il 5711 è normale con la cassa fatta  in tre pezzi?
E 'sti cazzi risponderebbe il giovani granuloso che sta davanti ad Hausmann a sbavare perché deve aspettare tre anni per averlo.
Ale, la domanda mi sorge spontanea.
Tu, io.... noi, vogliamo confonderci con i giovani juppy con i capelli impomatati e che prendono un prestito in banca per farsi il 5711 da sfoggiare all'apricena?

Ripeto, io non sono un'azionista e non partecipo ai dividendi. A me non frega una mazza se il mercato premia la politica di Stern, Kern o altre volpi della finanza.
Io guardo il prodotto, punto.

Io non giustifico e non mi confondo, sono le case che preferiscono loro (tanti) a noi(pochi).
Questo mi sembra evidente.

Bertroo

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #27 il: Dicembre 02, 2017, 14:41:47 pm »
Siamo sempre li a dire le solite cose.
Alle aziende di noi quattro gatti che vivono di nostalgia non frega una mazza!
Ci sono gli uffici marketing che studiano quello che vuole la massa, li imboniscono con la storia (che loro non conoscono) e vendono il marchio, l'orologio è la cosa meno importante è il nome sul quadrante che si vende.
Può non piacere ma così è!
Il 5711 è normale con la cassa fatta  in tre pezzi?
E 'sti cazzi risponderebbe il giovani granuloso che sta davanti ad Hausmann a sbavare perché deve aspettare tre anni per averlo.
Ale, la domanda mi sorge spontanea.
Tu, io.... noi, vogliamo confonderci con i giovani juppy con i capelli impomatati e che prendono un prestito in banca per farsi il 5711 da sfoggiare all'apricena?

Ripeto, io non sono un'azionista e non partecipo ai dividendi. A me non frega una mazza se il mercato premia la politica di Stern, Kern o altre volpi della finanza.
Io guardo il prodotto, punto.

A me del 5711 non frega una beata mazza....ma quanto vorrei avere i capelli impomatati come gli Yuppies!!!

fansie

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #28 il: Dicembre 02, 2017, 15:00:23 pm »
Invece che Juppies, potremmo divenare Hippies col 5711  :D
Federico

fansie

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Re:IWC Tribute To Pallweber Edition '150 Years'
« Risposta #29 il: Dicembre 02, 2017, 15:17:16 pm »
Comunque, per come la penso io, la massa non ha un gusto estetico proprio formato e non ha neppure gli strumenti per giudicare la qualitá dei beni che acquista (figurarsi degli orologi che sono strumenti molto complessi). La massa compra quello che deve essere venduto. Hanno deciso che per fare il restyling di orologi, la cosa piú economica era ingrandirli ed ecco l'ultimo modello! .. e quello dev'esser venduto. 8)
Il facoltoso signore in cerca di un dresswatch, entra in boutique e esce con 45mm al polso e non si fa nemmeno domande se è di buona qualitá o se è ridicolo al polso.

Se Cavalli e Gucci decidessero di vendere mantelli e cappelli da cowboy, inizieremmo a vedere mantelli e cappelli da cowboy addosso ad attori, calciatori, sportivi, presentatori e veline e riuscirebbo a far desiderare l'acquisto di un mantello e di un cappello da cowboy!!! 8)
Federico