Orologico Forum 3.0

JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente

fabri5.5

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #90 il: Dicembre 17, 2017, 22:19:39 pm »
dell'EWC non ne so nulla,
ma è molto somigliante.
Angelo riguardo l'803 in queste stesse pagine scrisse questo:

Nel libro su AP di brunner, pfeiffer-belli e wehrli tale calibro è elencato con la nomenclatura 9"' ML L.E.P. E scompare dall'indice annuale dei calibri proprio nel 1955, anno di introduzione del calibro 2003.

S.M.

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #91 il: Dicembre 18, 2017, 12:24:05 pm »
dell'EWC non ne so nulla,
ma è molto somigliante.
Angelo riguardo l'803 in queste stesse pagine scrisse questo:

Nel libro su AP di brunner, pfeiffer-belli e wehrli tale calibro è elencato con la nomenclatura 9"' ML L.E.P. E scompare dall'indice annuale dei calibri proprio nel 1955, anno di introduzione del calibro 2003.
Si, ricordavo che Angelo scrisse qualcosa.
Però più che la data di scomparsa dal catalogo del fantomatico 9ML sarebbe interessante sapere quando fu introdotto.

Con la scoperta dell'EWC siamo ai primissimi anni '20.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #92 il: Dicembre 22, 2017, 14:47:16 pm »
...caldo caldo, ancora da sfornare nei concessionari: Jaeger Lecoultre Hybris Artistica Gyrotourbillon One


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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #93 il: Dicembre 22, 2017, 14:52:38 pm »
...caldo caldo, ancora da sfornare nei concessionari: Jaeger Lecoultre Hybris Artistica Gyrotourbillon One


Postato in prima pagina  ;)
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #94 il: Dicembre 22, 2017, 15:58:04 pm »
scusa....è l'età!  ??? :'(

Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #95 il: Dicembre 24, 2017, 16:19:06 pm »
...caldo caldo, ancora da sfornare nei concessionari: Jaeger Lecoultre Hybris Artistica Gyrotourbillon One



stupendo questo

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #96 il: Dicembre 26, 2017, 16:13:38 pm »
Aggiungiamo alla carrellata di capolavori anche un "semplice" ultrapiatto che non guasta....

MASTER ULTRA THIN JUBILEE 1907
La scusa per la realizzazione di questo modello da polso è la rievocazione storica di un orologio da tasca del 1907.




Singolare (e molto significativo direi) che neanche per questo modello JLC abbia utilizzato cal.803 di cui abbiamo parlato qualche post sopra, che a questo punto sembra di uso esclusivo di Vacheron e AP.
Infatti viene utilizzato il Cal.849 che però è leggermente più spesso (1,85mm anzichè 1,64mm)

Si sa, in questo campo anche i 0,2mm contano, infatti l'orologio che è spesso 4,05mm, è stato solo per breve tempo il più sottile manuale esistente.
Record battuto dal Piaget Altiplano 900P con soli 3,65mm che però è privo del classico quadrante posto sul livello superiore al movimento in favore di un quadrantino inglobato nello spessore dei ruotismi che sono disposti intorno e non sotto.


Disponibile in oro rosa o platino, il JLC è molto più classico e sobrio. Molto bello per i miei gusti.
Purtroppo anche questa volta un peccato veniale impedisce che sia un capolavoro. Infatti per la tipologia è un pò troppo grande raggiungendo i 39mm di diametro.

Fortunatamente hanno avuto almeno il buon gusto di fornirlo di un fondello senza oblò per non mostrare una imbarazzante ciambella....
« Ultima modifica: Dicembre 26, 2017, 19:01:01 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #97 il: Dicembre 26, 2017, 18:59:04 pm »
Per completare il confronto con il Piaget, diciamo che anche quest'ultimo è di diametro eccessivo per la tipologia.
Ben 38mm che assicurano l'effetto compact-disc oltre che essere pericolosi per la tenuta strutturale dell'orologio.



Se le anse sporgono dal polso infatti i movimenti potrebbero sollecitare a flessione l'esile cassa. E' uno dei problemi che da sempre affliggono tutti gli ultrapiatti.
Pericolo ancor più subdolo nel Piaget in quanto le flessioni potrebbero creare problemi di funzionamento ancor prima del verificarsi di deformazioni permanenti o salti del vetro.
Nel 9P infatti per risparmiare spessore, hanno utilizzato il fondello come ponte inferiore per i ruotismi.


A mio avviso per questo genere di orologi, 34, massimo 36mm sono le misure giuste, sia esteticamente che per mantenere una rigidità più elevata.

« Ultima modifica: Dicembre 27, 2017, 12:57:37 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Istaro

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Re:JLC, capolavori dimenticati della più grande Maison esistente
« Risposta #98 il: Dicembre 26, 2017, 20:54:48 pm »
A mio avviso per questo genere di orologi, 34, massimo 36mm sono le misure giuste, sia esteticamente che per mantenere una rigidità più elevata.

Aggiungiamo che, da un punto di vista tecnico, realizzare un calibro sottile ampliando il diametro è un po' una furbata, perché il volume complessivo - in cui "spalmare" i meccanismi - resta considerevole.
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)