Lo scambio tramite contanti può convenire solo se si intende fare una transazione in nero.
Oppure se si tratta di una somma talmente esigua per cui non valga la pena prendersi la scocciatura di andare a farsi emettere lassegno circolare (ma a quel punto, forse, non serve neanche concludere lo scambio in banca: lautenticità di poche banconote da 50 euro siamo in grado di verificarla tutti).
Per somme più consistenti, lassegno circolare è molto più sicuro per chi paga.
Vai allo scambio senza il timore di un furto.
Se lo smarrisci prima di utilizzarlo, lo puoi bloccare.
Inoltre, costituisce una prova della transazione e dellidentità del beneficiario (il venditore): prova che può risultare importante in caso di contestazioni sulla compravendita o di futura necessità di giustificare il possesso del bene.
Dal punto di vista di chi riceve il pagamento, lassegno circolare è sicuro come le banconote.
Certo, gli assegni si possono falsificare (anche se farlo è ancor più difficile che non per le banconote
). Se si ha questo scrupolo, si può concludere la transazione in filiale, per consentire al cassiere di verificarlo e incassarlo subito. Ma ci si può anche far trasmettere in anticipo una copia dellassegno stesso, per la verifica, in modo da poter concludere lo scambio in altro luogo più comodo. Il livello della prudenza dipende anche dalla cifra in ballo
Infine, non dimentichiamo che è vietato luso di contante per transazioni superiori ai 3.000 euro.
Quanto alle osservazioni di Priscilla, dipende dal rapporto che si ha col proprio istituto di credito.
Se c'è un rapporto consolidato, io posso ben chiedere di verificare l'autenticità di banconote (entro i 3.000) o di un assegno che sto per versare sul mio conto. In merito al fatto che contemporaneamente io mi scambi un pacchetto col signore che mi siede accanto e che mi consegna i titoli di pagamento, loro non sono tenuti né a garantire né a impedire... diciamo che non hanno notato niente.