Non ho letto tutto il topic, ma solo i primi messaggi di Stefano, che io comprendo perfettamente. E certo avrebbe fatto meglio a contestare tutto al ritiro, senza ritirare, ma capisco anche la voglia di non discutere con chi non sa e non capisce (non per colpa sua, peraltro). L'assistenza per i grandi marchi continua ad essere un brutto capitolo: tempi lunghissimi, spese folli (come in questo caso), sostituzioni indesiderate, danni....e chi più ne ha più ne mette. Per me non è una questione di gruppo Richemont: l'assistenza Patek Philippe negli ultimi anni ha una pessima fama, gli episodi raccontati e documentati parlano da soli. Io stesso ebbi una pessima assistenza per un 3940 aggiustato solo al terzo invio in assistenza ufficiale...poi ci sono quelli a cui hanno cambiato il quadrante senza chiedere con tutto quello che questo significa. Di tutto , di più, di buono poco.
Però un amichevolissimo rimprovero lo faccio a Stefano. Tu. Stefano, hai tutti i diritti di considerare un tuo orologio un bene prezioso, per il quale vuoi almeno il ripristino delle condizioni originali. Ma forse una certa concezione nei rapporti con i clienti c'è pure nel prodotto che scegli, o meglio, nei prodotti che oggi fa IWC, prevalentemente. Si paga il nome e poco altro. Questi sono i clienti che cercano, e questi sono quelli che trovano. L'appassionato se è tale si suppone vada su altre cose. E' un logica oscena, ma è una logica che in Svizzera tra le grandi case va molto. Le piccole curano molto ma molto di più anche l'assistenza di solito. Non penso sia un caso. Mi dispiace molto, massima solidarietà. Per Lange sapevo che se devono intervenire sulla meccanica vanno tutti in Germania in Italia non li possono aprire. Capisco il perché.
E anche io farei dipendere la stima per una casa dalla sua assistenza: mi sembra inevitabile.