Dunque, eccomi reduce da una serata, memorabile, da incorniciare e ricordare per sempre.
Fatta di tutto ciò che è più bello per una passione come la nostra, orologi che sono capolavori di maestria, orologiai straordinari che sono i nostri beniamini, una bellissima cornice fatta di bella gente, tante teche "preziosissime", tanti piacevoli sorrisi ed emozioni.
Vorrei approfittare qui in pubblico e sul forum per fare un particolare plauso a Claudio.
L'appellativo "organizzatore" della mostra intanto è erroneo e poco esplicativo. Claudio è realmente "l'ideatore ed il creatore" dell'evento.
Semplicemente perchè prima di ciò non esisteva nulla del genere, da qui in poi forse si potrà parlare di "organizzazione ed allestimento", partiamo da ieri, partiamo ora dall'anno zero, e comunque lui resterà sempre il deus ex machina.
Rendere partecipi orologiai di questo calibro e stimolarli ha richiesto uno sforzo enorme, tutto ciò che Claudio era in grado di dare. Persuasione, stimolo, coccole e tanto altro. Anche se molto al di fuori ho vissuta qualche piccola indiscrezione sulla preparazione, ed anche se non avevo dubbi che l'avrebbe portata a termine nel migliore dei modi, sono ancora qui che mi chiedo quali qualità e mezzi servano per arrivare a tanto. Doti che evidentemente a Claudio non mancano di certo.
Vorrei sottolineare un dettaglio che a molti può anche sfuggire se non si conosce un pò meglio l'uomo.
Claudio è appassionato d'arte e ne ha fatto il suo lavoro. L'arte con gli orologi, in senso stretto, forse potrebbero non sembrare così compatibili in un certo qual modo. Diciamo che chi apprezza uno non necessariamente apprezza l'altro e viceversa. Non siamo proprio in antitesi, ma neanche ci si va troppo lontani a pensarlo. Questo però se si parla in linea generale, ma basta approfondire.
Si comincia piano, si impara, si studia, ci si applica. Poi si arriva ad un bivio. Si deve scegliere quale parte di questo vasto e confuso mondo dell'orologeria si apprezza e ammira.
Claudio ha scelto gli indipendenti, gli watchmakers.
E questo già da diverso tempo. Era la sua strada e l'ha individuata presto.
Ha compreso quasi subito quale parte dell'orologeria assomigliava di più ad una forma d'arte, a ciò che lui ama.
Trovare poi la perfetta sintesi tra meccanica e virtuosismo artistico ha scatenato la passione e l'amore per quella orologeria che grazie a lui siamo stati in grado di vedere ieri, che grazie a lui abbiamo avuto modo di ammirare e di conoscere, essa e come se non bastasse i suoi creatori.
Incredibile il grado di umiltà, di disponibilità, di cortesia, di pazienza, di genuinità e di squisitezza che hanno mostrato praticamente tutti i watchmakers. Sempre pronti a sorridere ed a dare la massima disponibilità nello spiegare nel dettaglio i loro progetti e le loro opere.
Una delle cose che più mi ha sorpreso ed emozionato è stato proprio il loro modo di porsi al pubblico, apparentemente persone normali e semplici, ma senz'altro straordinarie, dote che sembrava addirittura celata dal loro esternare cortesia e simpatia. Nessuno escluso, davvero.
Grazie Claudio, sono lieto di averti conosciuto e di far parte(spero) della tua senz'altro numerosa schiera di amici.
Con affetto e stima
Leandro