Orologico Forum 3.0

Quadranti: tipologie a confronto

S.M.

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #45 il: Aprile 13, 2018, 12:05:30 pm »
Questo debbo dire comincia a piacermi non poco. L’accostamento cromatico è azzeccato per me ed anche le porzioni colore all’interno del dial. Bello
Il quadrante è bello, non mi dispiacerebbe.
Però non mi piacciono le anse e le lancette.
Sui Breguet invece le trovo stupende, non so perché. Dimensioni? Colore? Proporzioni?

Gusto personale, si intende.
« Ultima modifica: Aprile 13, 2018, 12:08:47 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #46 il: Aprile 13, 2018, 12:19:11 pm »
Questo debbo dire comincia a piacermi non poco. L’accostamento cromatico è azzeccato per me ed anche le porzioni colore all’interno del dial. Bello
Il quadrante è bello, non mi dispiacerebbe.
Però non mi piacciono le anse e le lancette.
Sui Breguet invece le trovo stupende, non so perché. Dimensioni? Colore? Proporzioni?

Gusto personale, si intende.

Dimensioni e proporzioni sono quelle che ritiene più giuste e che piacciono allo stesso Voutilainen. Guai a contraddirlo 😁
Le anse sono meravigliose. Tra l’altro ho scoperto solo ieri come le “goccia” rendano l’orologio più morbido al polso, facendolo sembrare più a suo agio anche con misure di cassa che con altre anse risulterebbero meno armoniche
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #47 il: Aprile 13, 2018, 12:21:26 pm »
Nella speranza di far cosa gradita, riporto una parte del metodo Daniels tratta direttamente dal suo libro 'Watchmaking' che ovviamente consiglio assolutamente a tutti!



















Chiedo scusa per le immagini storte! Ho provato, ma non sono stato in grado di radrizzarle! 😞

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #48 il: Aprile 13, 2018, 12:27:15 pm »
Con l’ingles faccio a pugni, ma da quello che intuisco dalle raffigurazioni direi che lui incideva sulla guillochè preesistente manualmente, corretto?
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mbelt

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #49 il: Aprile 13, 2018, 13:40:54 pm »
Questo debbo dire comincia a piacermi non poco. L’accostamento cromatico è azzeccato per me ed anche le porzioni colore all’interno del dial. Bello
A me piace dall’anno scorso, poi certo magari è difficile come orologio da tutti i giorni. I colori degli smalti alla lunga possono stancare. Ma è magnifico.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #50 il: Aprile 13, 2018, 13:51:09 pm »
Nella speranza di far cosa gradita, riporto una parte del metodo Daniels tratta direttamente dal suo libro 'Watchmaking' che ovviamente consiglio assolutamente a tutti!



















Chiedo scusa per le immagini storte! Ho provato, ma non sono stato in grado di radrizzarle! 😞
Grazie molte!!

Da quello che ho visto alla mostra (e grazie a chi ha perso tempo a spiegarmelo), da quello che ha scritto Michele (Palombaro) e da queste immagini, credo che non esista un quadrante paragonabile a quelli fatti da Daniels.

Correggetemi se sbaglio.....
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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #51 il: Aprile 13, 2018, 13:59:11 pm »
Non sbagli, ma i Voutilainen ci si avvicinano, sempre secondo me eh...
I Klings dovrebbero essere altrettanto artigianali tanto quanto il Daniels, ma la concezione e il disegno sono più semplici
« Ultima modifica: Aprile 13, 2018, 14:01:59 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #52 il: Aprile 13, 2018, 14:02:34 pm »
Nella speranza di far cosa gradita, riporto una parte del metodo Daniels tratta direttamente dal suo libro 'Watchmaking' che ovviamente consiglio assolutamente a tutti!



















Chiedo scusa per le immagini storte! Ho provato, ma non sono stato in grado di radrizzarle! 😞
Grazie molte!!

Da quello che ho visto alla mostra (e grazie a chi ha perso tempo a spiegarmelo), da quello che ha scritto Michele (Palombaro) e da queste immagini, credo che non esista un quadrante paragonabile a quelli fatti da Daniels.

Correggetemi se sbaglio.....
Oggi penso proprio di sì. Dimostrazione ulteriore che esistono infinite sfumature e livelli di Hand Made diversi e non tutti hanno lo stesso pregio e valore, e non tutti sono interessati a cogliere queste differenze.
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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #53 il: Aprile 13, 2018, 14:15:04 pm »
Non sbagli, ma i Voutilainen ci si avvicinano, sempre secondo me eh...
I Klings dovrebbero essere altrettanto artigianali tanto quanto il Daniels, ma la concezione e il disegno sono più semplici
Si avvicinano ma neanche tanto, perlomeno quelli dei pochi orologi che conosco.
Per poter fare un paragone, necessiterebbe che avessero la stessa tipologia di costruzione (quella che Michele ha giustamente chiamato ad "intarsio").
Forse Smith lo vedo più vicino.
(Anche qui a mio avviso ;))
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #54 il: Aprile 13, 2018, 14:22:13 pm »
Può darsi. Ma a parte le evidenti difficoltà concettuali e realizzative che separano il Daniels dai Klings, dove ovviamente i lavori base di quest’ultimo sono di disegno più lineare e senza troppi giochi pindarici(che contraddistinguono la magnifica profondità del dial Daniels) il gioco è l’uso intensivo del lavoro a mano credo sia accostabile per modalità esecutiva.imho
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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #55 il: Aprile 13, 2018, 14:36:30 pm »
Può darsi. Ma a parte le evidenti difficoltà concettuali e realizzative che separano il Daniels dai Klings, dove ovviamente i lavori base di quest’ultimo sono di disegno più lineare e senza troppi giochi pindarici(che contraddistinguono la magnifica profondità del dial Daniels) il gioco è l’uso intensivo del lavoro a mano credo sia accostabile per modalità esecutiva.imho
È ovvio che stiamo parlando dell'eccellenza assoluta, per carità.

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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #56 il: Aprile 13, 2018, 15:04:14 pm »
Non sbagli, ma i Voutilainen ci si avvicinano, sempre secondo me eh...
I Klings dovrebbero essere altrettanto artigianali tanto quanto il Daniels, ma la concezione e il disegno sono più semplici
Si avvicinano ma neanche tanto, perlomeno quelli dei pochi orologi che conosco.
Per poter fare un paragone, necessiterebbe che avessero la stessa tipologia di costruzione (quella che Michele ha giustamente chiamato ad "intarsio").
Forse Smith lo vedo più vicino.
(Anche qui a mio avviso ;))
Altro quotone per Stefano.
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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #57 il: Aprile 13, 2018, 15:08:09 pm »
Ragazzi purtroppo io non riuscirò ad intervenire come vorrei per mancanza di tempo.. speravo in un topic un po’ più didattico, di quelli che annoiano e quindi c’è tutto il tempo per riprenderli anche a distanza di giorni.. :D Speravo nell’aggiunta di una risposta al giorno da parte vostra così da assecondare anche i miei tempi …  :P
Sto scherzando anche per cercar di sdrammatizzare .. ;)

Devo fare una scelta e spero venga seguita da tutti come già vedo state facendo: Lasciar stare le “polemiche” e concentrarsi eventualmente sull’argomento di discussione, ovvero la tecnica di esecuzione!
In realtà i miei dubbi sono stati ben risolti già dal primo intervento di Errol con il suo video che mi ha ampiamente soddisfatto. Volevo capire se esisteva un macchinario simile e ora so che esiste.
Io posso solo ribadire che i quadranti su “pezzo unico” possono avvicinarsi al concetto (nell’esecuzione) di una CNC moderna elettronica .. e non ci trovo nulla di male nell’affermare che, prima di vedere la macchina del video messa da Errol, nella mia mente, stentavo a credere potesse esistere un tale macchinario. Ora che so che esiste ho capito anche la sostanziale differenza fra un quadrante fatto in CNC elettronico rispetto ad un quadrante fatto su fresa manuale come quella del video .. La differenza sta proprio nella manualità, nonostante la macchina manuale abbia dei tamburi che possono riprodurre l’effetto del guilloche bisogna capire che va comandata manualmente e questo è eccezionale, serve un operatore con i controC**** …  A me questo basta per farmi apprezzare di più (rispetto a prima) i quadranti su “pezzo unico” .. forse non ancora quanto quelli “ad intarsio” ma queste sono solo preferenze personali che lasciano il tempo che trovano ..
In una CNC elettronica l’apporto umano riguarda la programmazione.. mentre nelle frese manuali (del video) oltre ad esserci una programmazione dell’operatore (deve inserire i tamburi, le matrici ed altro ancora) c’è pure la movimentazione manuale, con partenza e fermata di una linea a guilloche.. e questo viene fatto addirittura a vista su pochi decimi di millimetro.. ?? Chapeaux ..
Poi ci sarebbe da capire cosa intendiamo tutti per “manualità” …
Manualità significa prendere un bulino in mano ed incidere..?? Direi di si però potrei anche dire che il bulino è uno strumento e quindi la faccenda diventa semi-manuale..?? Sono punti di vista..
Se c’è l’apporto di una macchina complessa ma dietro questa complessa macchina serve un operatore che gestisca la movimentazione, parliamo di lavoro manuale o no … ??? Per me si ma forse per altri no …
Le premesse sono sempre fondamentali per snocciolare un argomento.
Credo si possa arrivare solo fino ad un certo punto, dopo di che ognuno di noi si forma a modo suo, dando ascolto alle proprie sensazioni, alle proprie emozioni.
un artigiano, come massima espressione della sua professione, ha sempre cercato di raggiungere la perfezione.. Oggi sembra quasi (e lo dico da artigiano) che l’unico modo per distinguersi dall’industria sia la “sprezzatura” o meglio, si cerca di far vedere l’artigianalità (quindi imperfezioni naturali dovute a limiti umani) come segno distintivo, valorizzando questo aspetto senza portarlo ai due estremi, ovvero, la troppa perfezione o la grossolanità … Rimango sbalordito di fronte alla perfezione e sempre pronto a fare un plauso a chi ci riesce con tanta maestria .. però non nego che la sprezzatura mi affascina e se riesco a scovare, con perizia, l’artigianalità in un oggetto … allora mi si scalda il cuore.
Ritengo l’orologeria un arte, cerco di comprendere la tecnica per seguire poi l’emozione ..!!

Ringrazio tutti quelli che mi hanno fornito contributi tecnici in questo topic.. spero di trovar il tempo nel quotarli uno a uno come meriterebbero ..
***

Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #58 il: Aprile 13, 2018, 15:31:26 pm »
Grazie a te Michele di averlo aperto il topic
C’è sempre da imparare ed anche sui quadranti ce ne sono di cose da sapere. In fondo sono arti secolari di maestria e tradizione, assecondate nel tempo dall’ausilio di macchine sempre più capaci di sostituire l’uomo. Finché, non interviene l’esperto a mettere i punti su ciò che è un eccellente lavoro fatto in un modo anziché in un altro, magari eccellenti entrambi, ma con differenze all’occhio e al cuore dell’appassionato, sostanziali..
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Re:Quadranti: tipologie a confronto
« Risposta #59 il: Aprile 13, 2018, 15:48:15 pm »
Ragazzi purtroppo io non riuscirò ad intervenire come vorrei per mancanza di tempo.. speravo in un topic un po’ più didattico, di quelli che annoiano e quindi c’è tutto il tempo per riprenderli anche a distanza di giorni.. :D Speravo nell’aggiunta di una risposta al giorno da parte vostra così da assecondare anche i miei tempi …  :P
Sto scherzando anche per cercar di sdrammatizzare .. ;)

Devo fare una scelta e spero venga seguita da tutti come già vedo state facendo: Lasciar stare le “polemiche” e concentrarsi eventualmente sull’argomento di discussione, ovvero la tecnica di esecuzione!
In realtà i miei dubbi sono stati ben risolti già dal primo intervento di Errol con il suo video che mi ha ampiamente soddisfatto. Volevo capire se esisteva un macchinario simile e ora so che esiste.
Io posso solo ribadire che i quadranti su “pezzo unico” possono avvicinarsi al concetto (nell’esecuzione) di una CNC moderna elettronica .. e non ci trovo nulla di male nell’affermare che, prima di vedere la macchina del video messa da Errol, nella mia mente, stentavo a credere potesse esistere un tale macchinario. Ora che so che esiste ho capito anche la sostanziale differenza fra un quadrante fatto in CNC elettronico rispetto ad un quadrante fatto su fresa manuale come quella del video .. La differenza sta proprio nella manualità, nonostante la macchina manuale abbia dei tamburi che possono riprodurre l’effetto del guilloche bisogna capire che va comandata manualmente e questo è eccezionale, serve un operatore con i controC**** …  A me questo basta per farmi apprezzare di più (rispetto a prima) i quadranti su “pezzo unico” .. forse non ancora quanto quelli “ad intarsio” ma queste sono solo preferenze personali che lasciano il tempo che trovano ..
In una CNC elettronica l’apporto umano riguarda la programmazione.. mentre nelle frese manuali (del video) oltre ad esserci una programmazione dell’operatore (deve inserire i tamburi, le matrici ed altro ancora) c’è pure la movimentazione manuale, con partenza e fermata di una linea a guilloche.. e questo viene fatto addirittura a vista su pochi decimi di millimetro.. ?? Chapeaux ..
Poi ci sarebbe da capire cosa intendiamo tutti per “manualità” …
Manualità significa prendere un bulino in mano ed incidere..?? Direi di si però potrei anche dire che il bulino è uno strumento e quindi la faccenda diventa semi-manuale..?? Sono punti di vista..
Se c’è l’apporto di una macchina complessa ma dietro questa complessa macchina serve un operatore che gestisca la movimentazione, parliamo di lavoro manuale o no … ??? Per me si ma forse per altri no …
Le premesse sono sempre fondamentali per snocciolare un argomento.
Credo si possa arrivare solo fino ad un certo punto, dopo di che ognuno di noi si forma a modo suo, dando ascolto alle proprie sensazioni, alle proprie emozioni.
un artigiano, come massima espressione della sua professione, ha sempre cercato di raggiungere la perfezione.. Oggi sembra quasi (e lo dico da artigiano) che l’unico modo per distinguersi dall’industria sia la “sprezzatura” o meglio, si cerca di far vedere l’artigianalità (quindi imperfezioni naturali dovute a limiti umani) come segno distintivo, valorizzando questo aspetto senza portarlo ai due estremi, ovvero, la troppa perfezione o la grossolanità … Rimango sbalordito di fronte alla perfezione e sempre pronto a fare un plauso a chi ci riesce con tanta maestria .. però non nego che la sprezzatura mi affascina e se riesco a scovare, con perizia, l’artigianalità in un oggetto … allora mi si scalda il cuore.
Ritengo l’orologeria un arte, cerco di comprendere la tecnica per seguire poi l’emozione ..!!

Ringrazio tutti quelli che mi hanno fornito contributi tecnici in questo topic.. spero di trovar il tempo nel quotarli uno a uno come meriterebbero ..
Grazie Michele, per il topic e per la chiarezza. Condivido quello che hai scritto tu, a me rimane solo un altro dubbio su tutta la questione , che sono certo presto sarà chiarito.
Su Klings: è vero che probabilmente sta su un grado di artigianalita più elevato, così come quel nome piccolissimo sul quadrante è molto interessante, rispetto ad altre scritte un po’ grandi, ma se dovessi scegliere tra i klings esposti e i Voutilainen esposti sceglierei Voutilainen per un fatto puramente estetico e di gusti soggettivi.
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