Ricordate quando due anni fa Jean Claude Biver presentò il suo T02,un calibro a tourbillon con cronografo, ad un prezzo di sedicimila euro? Ricorderete la polemica denuncia di Thierry Stern: così si svilisce il tourbillon.
Quest’anno a Basilea una nuova versione di questo cronografo tourbillon un po’ piu cara a 20 K euro.
A parte il fatto che le vendite di questi orologi sarebbero andate molto ma molto bene, più delle aspettative ( si poteva avere dubbi a riguardo), sicuramente però la provocazione di Tag Heuer ha colpito nel segno, perché da allora i prezzi di listino dei tourbillon sono scesi, non proprio di poco. Anche di quelli con tutti i crismi delle finiture manuali.
A Baselworld 2018 ancora un esempio: Vacheron Costantin, casa da splendide finiture ma anche da listini diventati negli ultimi anni pazzeschi per improponibilità, ha presentato un bellissimo tourbillon in oro rosa, automatico con rotore periferico, per il qualeVacheron avrebbe richiesto prima della provocazione di Biver, complice anche probabilmente la lunga crisi che ha attraversato il mercato dell’orologeria, circa 200 k o 180k. Grazie Biver: scandala ut veniat oportet!