Cerco di dare il mio punto di vista sull’argomento.
Partiamo da una concezione “Poundiana”.. ogni epoca rappresenta e trasmette i suoi valori attraverso la concezione estetica.
E per estetica non parliamo solo di ciò che avvertiamo con i solo occhi ma anche del “ portato” estetico ossia bellezza intesa in senso più ampio: arte musica cultura filosofia ecc.
tutto quanto concorre cioè al senso di bello.
In questo senso l’arte ha avuto il suo percorso. E qui, Claudio ci è maestro.
Così come l’arte anche l’orologeria ha avuto il suo percorso.
Tutto questo pistolotto per dire che qull’epoca produceva quegli orologi mentre la nostra epoca produce altri orologi perché proditti di “ altre” concezioni estetiche oltre che tecniche.
All’epoca le produzioni della santissima trinità ginevrina,AP,PP,VC, era di qualche migliaio di pezzi l’anno, non più di quattro o cinquemila orologi.
A queste produzioni concorrevano poi diverse filiere che producevano componenti o interi movimenti di altissima qualità da incassare.
I travasi di competenze e tecnologie sono sempre esistiti nell’orologeria Svizzera che probabilmente è diventata grande proprio per questo.
Venendo alle foto postate,i Vacheron d’epoca rappresentano a mio avviso una delle vette di quel tipo di orologeria assieme a Patek ed Audemars.
Io trovo che per ciò che esprimono e ciò che rappresentano siano persino a buon mercato.
Faccio un esempio: un Cronometre Royal 6694 può non piacere perché oggi la sua estetica ci sembra pesante o forse persino barocca ma incassa uno dei movimenti automatici migliori mai prodotti, il 1071/2 con bilanciere Gyromax che nacque come contraltare all’altro movimento eccezionale dell’epoca’ il Patek 12-600.
Ora, questo orologio costò all’incirca come un submariner che sembra essere il metro di paragone.
Sai che c’è? Tenetevi pure il submariner che io mi piglio questo,è ovvio.
I crono 4178, nelle diverse declinazioni,sono la summa e la sintesi delle capacità di Vacheron di competere con Patek.
Sono persino più belli ed incassano la medesima meccanica e costano da 1/3 ad 1/4.
Anche qui, sai che c’è? Tenetevi pure i Patek, io mi accontento dei Vacheron.
Naturalmente ogni casa ha le sue perle.
Poi Patek è diventata quello che è diventata perché non ha avuto le vicissitudini societarie di Vacheron ma il vintage su certi pezzi è equivalente.
Scusate la lunghezza dell’intervento e spero, prima o poi di imparare a postare foto.