La versione ufficiale che decreterebbe la morte annunciata del diesel sarebbe l’impossibilità, o meglio la non convenienza da parte delle case costruttive ad adeguare le future normative euro 7 ai diesel. Quindi un problema di costi eccessivi in fase di produzione per i dispositivi antinquinamento, cosa che renderebbe all’acquisto finale, il diesel, molto meno conveniente di ieri o addirittura sconveniente sul nascere.
La versione ufficiosa è probabilmente legata anche al fatto che il futuro va sempre più in direzione dell’elettrico e che i motori ibridi, essendo principalmente costituiti da motori a scoppio, saranno gli ultimi a cedere il passo, assieme ovviamente al metano e al gpl, sempre a scoppio.
Da qualche parte si deve pur cominciare e se le case produttrici ritengono che investire sull’ibrido e così via sull’elettrico sia più produttivo e sensato per il futuro è anche giusto che pianifichino con anni di anticipo gli investimenti.