Mi sono accorto che il mio prossimo post (questo) sarebbe stato il n. 3.000.
Calcolando la lunghezza media dei miei interventi, potremmo dire 6.000 (o forse più).
Messa da parte l’idea di scrivere qualcosa di particolare per "onorare" questi anni di militanza orologica (tipo un breve compendio di storia dell’orologeria da polso
), avevo pensato a un più modesto augurio di buon Ferragosto.
E invece la cronaca mi spinge a partecipare, sia pure virtualmente, al cordoglio della città di Genova.
Già 35 morti accertati e 10 dispersi; centinaia di sfollati dalle abitazioni sottostanti il viadotto crollato; una città che resterà in ginocchio per molti mesi (anni?) a causa del venir meno di uno snodo di collegamento cruciale.
Genova è una bellissima città, troppo poco conosciuta (forse perché i collegamenti per raggiungerla, autostradali e ferroviari, non sono molto veloci).
Anche “sfortunata”: ricordiamo le vittime delle alluvioni ripetutesi a pochi anni di distanza (con la beffa di un sindaco che non si era assunto la responsabilità di avviare i lavori d’urgenza, pur avendone la facoltà, per paura di grane legali).
Merita la vicinanza di tutti gli italiani.
Forza, Genova!