Corrado, perdonami, ma non capisco perché “contesti” una mia affermazione, evidenziandola in rosso, per poi dire… la stessa cosa!
Io ho scritto che non può interessare “solo” l’emozione. E tu me lo confermi, dando per scontato che debbano essere presi in considerazione “meccanica, finiture, lavorazione dei metalli”, ecc.
Dunque quando è stato scritto, in questa discussione, che quello degli orologi è “soltanto” un gioco o uno sfizio, senza “nessuna” relazione con gli aspetti di qualità/prezzo, si trattava evidentemente di forzature polemiche (in gioco ci sono sempre tanti elementi).
Però penso che le forzature polemiche siano poco utili a creare un clima di confronto (io cerco di evitarle, se le trovate in qualcosa che ho scritto… mi sono scappate!). E continuo a non capire da dove siano scaturite in questa discussione…
Dal fatto che secondo Ermanno l’acquisto di un Nautilus non è da intenditori (perché non è abbastanza attento al rapporto q/p)? Dal fatto che secondo lui l’approccio all’orologeria debba essere impegnato?
Secondo me sono posizioni legittime. Che possono non essere condivise (io le condivido in parte), possono essere contestate; ma
non sottintendono che chi compra un Nautilus – o altri orologi-icona - sia
ipso facto un ignorante (come ho cercato di spiegare nel mio lungo post di sabato). E quindi non devono suscitare il risentimento di nessuno.
Ci possono e ci
debbono essere approcci diversi alla materia degli orologi (io mi annoierei terribilmente in caso contrario…), e tutti hanno il diritto di esporli senza che altri si sentano offesi.
Poi quando scatta la scintilla polemica si tende a forzare i concetti, scappano frasi fuori posto… Ma tra persone adulte spero che non ci impicchiamo a quelle frasi, perché le nostre posizioni sono molto più vicine di quanto la foga polemica possa far sembrare.