la mia paura più grande era quella di acquistare qualcosa solo spinta dal mio gusto estetico, e di rendermi conto poi di aver speso male i miei soldi (seppur si tratti di un budget limitato)
da completa ignorante in materia, credo che nel momento in cui si acquista un orologio da indossare (quindi non per investimento) sicuramente la prima cosa che deve essere appagata è l'occhio, ma oltre a questo esistono dettagli più "tecnici" che bisogna tenere presente.
Sì, l'appassionato guarda anche molti aspetti tecnici: le "complicazioni" del movimento (se cioè l'orologio ha funzioni speciali), la qualità con cui il movimento è realizzato (prestazioni cronometriche, componenti di pregio) o rifinito, ecc.
Però gli orologi che stiamo prendendo in considerazione, per la loro categoria di prezzo, non eccellono in nessuno di questi aspetti.
Sono orologi meccanici (e già questo fa la differenza), di una buona marca (oggi a dire il vero non più nell'Olimpo dell'orologeria svizzera), con alcuni dettagli costruttivi di pregio (gli "indici" - cioè le tacchette che indicano l'ora - in oro applicati, e non stampati).
Quanto al meccanismo, sono dei "solo tempo" (cioè senza complicazioni; a dire il vero il più nuovo ha il datario), con movimenti presumibilmente senza particolari finiture. Potresti chiedere ai venditori un paio di foto dell'interno (una della parte interna del fondello, dove dovrebbe essere inciso il punzone dell'oro, e una del meccanismo) da farci vedere: ma più per il gusto di commentarle, che non per l'attesa di chissà quali sorprese.
I prezzi sono in linea di massima appropriati (tenendo conto che dovresti strappare almeno un 10% di sconto)
Il diametro è effettivamente contenuto, cosa che da un lato mi spaventa considerato il polso del ricevente, ma che secondo me rende l’orologio utilizzabile anche in situazioni più casual. Insomma, una cosa elegante ma non per questo eccessiva.
Di solito sono gli orologi sportivi ad avere diametri e spessori più importanti (perché devono avere una struttura più robusta e restituire anche un'impressione visiva di robustezza), mentre gli orologi formali hanno dimensioni più contenute (perché l'eleganza richiede maggiore discrezione e per poter scivolare sotto il polsino di una camicia).
E' possibile "invertire i fattori"?
In una direzione no: l'orologio grosso stona in un contesto elegante.
Nella direzione opposta forse sì: l'orologio piccolo potrebbe essere indossato in un contesto più informale, se si ha la disinvoltura necessaria e il nostro occhio non è condizionato dal vedere in giro soprattutto orologi più grossi (come impone la moda attuale). Anche se, in sincerità, fatico a vedere quel Longines
vintage in situazioni casual...
Il secondo dubbio è che il vetro aveva due segni/graffi non esagerati ma comunque visibili, che mi domando quanto possano inficiare la bellezza dell’oggetto.
O se invece sia normale trovarli su orologi con tutti questi anni.
Il "vetro" dell'orologio
vintage è in materiale plastico.
Meno pregiato dei più recenti vetri in zaffiro sintetico, si scalfisce con facilità.
Il lato positivo, però, è la possibilità di eliminare i graffi con altrettanta facilità (usando carta abrasiva) o di sostituire il vetro stesso con pochi euro (se i graffi sono molto profondi o il vetro è stato già limato molte volte). Nel caso, chiedi al commerciante di provvedere.
Ah, tieni presente che i rivenditori sostengono sempre di avere revisionato i loro orologi. Ma non è quasi mai vero.
Si limitano a controllare che non ci siano grossi problemi e a regolare la marcia, ma evitano la spesa (un centinaio di euro per i movimenti più semplici) di una "revisione" vera a propria: smontaggio completo del meccanismo, pulizia di ogni singolo pezzo e lubrificazione.
La garanzia che offrono è importante in caso l'orologio abbia guai seri, cioè pezzi da sostituire.
Ma anche se l'orologio è "sano", devi mettere in conto una revisione a tue spese da un orologiaio di tua fiducia: ogni dieci anni circa (dipende anche dall'intensità di uso) una revisione si impone, perché non fa bene al meccanismo marciare con lubrificanti secchi o con impurità. Considerando che i pezzi in questione hanno qualche decennio sul groppone, e non sappiamo se e quando abbiano ricevuto davvero cure adeguate, una revisione si imporrebbe già subito dopo l'acquisto.