Orologico Forum 3.0

Tudor black bay quadrante nero o marrone???

Bertroo

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Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #45 il: Dicembre 03, 2018, 22:24:43 pm »
veramente qui si parla oltretutto di ghiere e non solo e principalmente di componentistica dei calibri.
Si parla di sostituire ghiere con altre identiche ma non originali.
E’ ben altro discorso

Istaro

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Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #46 il: Dicembre 03, 2018, 22:41:26 pm »
veramente qui si parla oltretutto di ghiere e non solo e principalmente di componentistica dei calibri.
Si parla di sostituire ghiere con altre identiche ma non originali.
E’ ben altro discorso

Penso non siano "identiche".
Oppure sì?

E, nel caso, quali sono le controindicazioni al loro utilizzo?
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

Bertroo

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Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #47 il: Dicembre 03, 2018, 22:42:49 pm »
Che so false Gianni! Che vuol dire se hanno controindicazioni?
E vengono fornite e montate da chi invece non dovrebbe farlo.
« Ultima modifica: Dicembre 03, 2018, 22:44:41 pm da Bertroo »

e.m.

Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #48 il: Dicembre 03, 2018, 22:59:00 pm »
Io non trovo le affermazioni di Ermanno (e.m.) così scandalose, anche perché non ha scritto che lui stesso utilizza pezzi non originali.
Secondo me sulla questione si può ragionare tranquillamente, senza preconcetti.

Innanzitutto, non esistono pezzi sic et simpliciter  “falsi”. Esistono pezzi originali e non originali. Questi ultimi, casomai,  possono essere considerati “falsi” o contraffatti se vengono spacciati per originali.

Il riparatore che utilizza pezzi non originali, avvertendo il cliente, non è quindi un “falsario” e non viola nessuna legge. (Se invece non avverte il cliente, magari facendosi pagare i pezzi come originali, è piuttosto un truffatore…).

Anzi, dovremmo ricordare che l’Unione Europea dal 2002 ha emanato per il settore automobilistico – dove peraltro la qualità del ricambio è essenziale… - norme che non solo consentono, ma cercano di favorire l’uso di pezzi di ricambio non originali (after market), anche presso centri di riparazione non ufficiali, vietando alle case produttrici misure che ostacolino questa pratica; misure - come le limitazioni di garanzia – che sono considerate contrarie alla concorrenza.
Cosicché abbiamo diverse tipologie di ricambi autorizzati, ben regolamentate (originali della casa, originali da fornitore ufficiale, equivalenti, alternativi, usati, rigenerati), che si distinguono dai ricambi “contraffatti” (di qualità scadente e non utilizzabili).

In altri settori non c’è – che io sappia – una normativa altrettanto minuziosa, ma resta la piena liceità dell’utilizzo di ricambi non originali. Permanendo la necessità di utilizzare ricambi che non pregiudichino il funzionamento del bene (per alcuni componenti sarà possibile, per altri ovviamente no), nonché l’obbligo di render nota al consumatore la natura del ricambio utilizzato. 

E nel settore orologi?

Io su questo forum ho sempre visto critiche aspre verso la politica delle case produttrici, che fanno pagare cifre assurde per riparazioni e revisioni. Con il corollario che è opportuno rivolgersi alla casa solo per quelle riparazioni che non si è sicuri di poter affidare a un orologiaio indipendente.
Ho visto consigliare riparatori in grado di procurarsi ricambi originali sul mercato parallelo (e questa è una pratica più opaca dell’uso di un ricambio non originale, anche se alimentata sottobanco dalle stesse case produttrici…).
Ho visto esaltare quegli orologiai che potevano fregiarsi a buon diritto della qualifica di “Orologiaio Riparatore”, e non di semplice “cambiapezzi”, perché in grado di costruirsi da sé i ricambi (non originali, ça va sans dire  ;)), col tornio.
Ho visto esprimere preoccupazione per l’introduzione del silicio, perché impedirebbe – appunto – agli orologiai di costruirsi i pezzi, restituendo un monopolio nelle riparazioni alle case produttrici.
In altro topic, nell’area vintage, abbiamo applaudito un forumista che, dopo aver ricevuto da Longines una richiesta di 2.000 euro per il restauro del suo monopulsante, ha deciso di ripararlo presso un indipendente, utilizzando un quadrante ristampato (cioè… non originale).

Insomma, che cosa cambia in questo topic? Forse che si sta parlando di utilizzare ricambi non originali per gli orologi di Sua Divinità Rolex?  :-\

Semmai penso che sull’argomento, anziché stracciarci le vesti, dovremmo definire un principio e ragionare nel merito.

Il “principio” – di elementare correttezza, oltre che di rispetto della legge - è il seguente: se viene utilizzato un ricambio non originale, ciò deve essere sempre dichiarato dal riparatore al committente; e da quest’ultimo all’acquirente, in caso di rivendita dell’orologio.

Temiamo che, in caso di rivendita, dichiarare un pezzo non originale faccia precipitare il prezzo?
Benissimo, allora per gli orologi di grosso valore (Rolex?) utilizziamo solo pezzi originali. Ma è una questione di opportunità commerciale, non di “moralità”.


Non ci fidiamo dell’orologiaio che sappiamo trattare pezzi non originali? Beh, dichiararlo – e ricordiamo che si tratta di attività perfettamente lecita - è un segno di trasparenza.
Uno che giura di utilizzare solo componenti originali potrebbe fare il contrario...

“Ragionare nel merito”, invece, significa porsi una domanda: per quali  componenti di un orologio è opportuno ricorrere solo al ricambio originale?

Di primo acchito, a me viene da pensare a quei componenti costruiti con leghe speciali che assicurano il buon funzionamento e la migliore cronometria (la spirale in primis).
Oppure al quadrante, l’elemento che definisce in maniera più evidente e minuziosa l’aspetto e l’identità dell’orologio (il che non significa bandire le ristampe, ma tenere presente che sono un ripiego).
O ancora penso a componenti che abbiano un pregio di lavorazione non riscontrabile in ricambi non originali.
Ci sono poi gli orologi di grande pregio storico, per i quali sarebbe meglio preservare i componenti originarî (anche se un po’ rovinati); ricorrendo, se è necessaria la sostituzione, a pezzi originali e possibilmente coevi.
Oppure…
L’elenco può continuare.

Possiamo sposare anche la tesi opposta, ma dobbiamo farlo con coerenza: tutte le riparazioni devono essere fatte solo dalle case produttrici e solo con pezzi originali. Per tutte le marche.
Addio orologiai indipendenti, mercati paralleli dei ricambi (originali e non), ecc.

Sbaglio qualcosa?  :)

non concordo su nulla.
il ricambio non sempre è una parte del  movimento effettivamente sostituibili (sarebbe meglio di no ma è così) con una non originale, tipo la molla, una vite, ecc.
ma se per ricambio intendo una ghiera, una sfera, una corona.....sarà pure lecito se dichiarato, ma io da uno che smaneggia con i falsi e che mi dichiara che per il 99% sono sostituibili perchè compatibili con i pezzi originali, io non ci andrei.

ovvio che su una macchina magari cambio i dischi dei freni e li metto non originali, ma qui parliamo di cannibalizzare un clone cinese ben fatto....non è la stessa cosa

quando cambio i dischi freno e magari invece di prendere quelli originali prendo i Brembo, so cosa compro, con tanto di certificazione del prodotto, qui devo accontentarmi del fatto che siano compatibili
Caro Gianluca,
da chi vende orologi con quadranti di fornitura o ristampati senza dichiararlo ci vai,mi sembra.
Da chi spaccia per certificato di originalita' un pezzo di carta redatto da un signor nessuno pure.
Solo che uno ha il negozio in centro a Roma e l'altro e' un semplice orologiaio di provincia.
Due pesi e due misure.

e.m.

Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #49 il: Dicembre 03, 2018, 23:01:54 pm »
Nessuno ha dato del delinquente a nessuno.
Posti dei dubbi sicuramente.
Oltretutto più che legittimi. Personalmente, come detto, non andrei mai da uno che so che vende e usa pezzi falsi. E non è proprio il massimo. Qui ci sono fior fior di orologiai nel forum e esimo usa componenti false. Al massimo le ricostruiscono e i prezzi non sono folli...anzi.
Col paziente si parla di salute (a volte vita a seconda di che tipo di medicina si sta parlando), mentre con gli orologi si parla di cavolate e cose frivole. Il paragone per me non è azzeccato.
Se un mio cliente vuole risparmiare, lo faccio risparmiare punto! Ma non vado a discapito della qualità oppure gli dico “durante il lavoro non ti seguo ma ti faccio seguire da un altro”. Si fidano di me, della mia persona e del mio know how. Non potrei mai proporgli una cosa diversa anche se volessero risparmiare.
Hai scritto che potrebbe usare un ricambio non originale spacciandolo per originale,il che equivale ad una truffa bella e buona.
Credimi,i truffatori sono altri e dormono sonni tranquilli.

Istaro

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Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #50 il: Dicembre 03, 2018, 23:02:14 pm »
Che so false Gianni! Che vuol dire se hanno controindicazioni?
E vengono fornite e montate da chi invece non dovrebbe farlo.

Hai saltato il mio primo intervento, quello più lungo…  :P

Non  sono "false" (se non sono spacciate come originali), e chi le monta può legittimamente farlo (se le ha importate legalmente).
« Ultima modifica: Dicembre 03, 2018, 23:23:36 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

e.m.

Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #51 il: Dicembre 03, 2018, 23:10:17 pm »
E.M. È vero ciò che dici ma è altrettanto vero che i detti non sbagliano mai: "il diavolo sa fare le pentole ma non i coperchi" con ciò voglio dire che il "profano" della materia è normale che potrebbe essere fregato in qualsiasi momento o campo: dall'orologiaio come dal medico ..... il problema sorge quando quell'orologio o quel paziente viene Riaperto da un'orologiaio o da un medico eticamente più corretto. Bene deve andare a questi se vengono semplicemente spu.......ti e perdono i clienti. Ho assistito personalmente a una cosa del genere..... non ti dico la faccia della cliente dopo che ha ricevuto l'amaro responso dal secondo orologiaio
Non solo il profano della materia,tutti possono essere fregati,in qualsivoglia campo.
Solo che qui non si sta parlando di fregature,anche se qualcuno lo ha insinuato,sto cercando di far capire che esistono dei componenti di orologi che paghiamo,io per primo,molto cari e che potrebbero costare un decimo.Punto.
D'altra parte come puo' una casa importante giustificarne il prezzo?Fuffa,fuffa e fuffa.

e.m.

Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #52 il: Dicembre 03, 2018, 23:16:43 pm »
Io dubito fortemente di questi famigerati pezzi di ricambio clone per i calibri Rolex.
Penso che al più ci troveremmo di fronte a pezzi compatibili, ma la costruzione, la lavorazione e le specifiche originarie credo siano altra cosa.
Ho forti dubbi di ciò da quando ho visto, toccato con mano e misurato, le copie Seagull(parlo di Seagull, non di “non si sa chi”) degli Eta/Sellita. Decisamente identico ad una prima occhiata, ma poi profondamente diversi in piccoli dettagli, e naturalmente nel risultato cronometrico. Un 2892 Seagull non entrava nemmeno nella cassa di un Longines flagship e sono stato costretto a rimettere l’originale, neanche le misure esterne sembrano coincidere perfettamente, almeno nel mio caso è non mi era mai capitato che un movimento analogo, ma originale(non clone), non si inserisse nell’alloggio apposito della cassa. Strano ma vero.
Mi chiedo, ma se sono diversi anche fuori in alcune misure, figuriamoci dentro, dove la precisione di copia deve essere massima.
I Rolex hanno componenti e dettagli progettati e lavorati dannatamente bene, mi riferisco a bave di lavorazione, smussi, pignoni, invertitori e altro, generalmente meglio curati degli Eta.
Leandro,tu sai quale sia la mia stima per te.
Se ti dico che i pezzi sono identici tali sono.Solo con il lentino a livello di finiture le differenze si evidenziano.
Come marciano questi cloni?A detta di chi li ha provati vanno come gli originali.Potrebbero avere meno resistenza nel tempo,invecchiare cioe' piu' velocemente,ma e' presto per dirlo.

e.m.

Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #53 il: Dicembre 03, 2018, 23:33:59 pm »
veramente qui si parla oltretutto di ghiere e non solo e principalmente di componentistica dei calibri.
Si parla di sostituire ghiere con altre identiche ma non originali.
E’ ben altro discorso

Penso non siano "identiche".
Oppure sì?

E, nel caso, quali sono le controindicazioni al loro utilizzo?
Gianni,ti ringrazio perche' molto spesso "prendi le mie difese".
Io non sono un ghierologo,non sono un rolexaro e quindi non so dirti se le ghiere siano identiche o meno.
Visto che tutto il resto lo e' penso siano una copia perfetta.
Cerchiamo pero' di essere franchi:il 99% di coloro che acquistano Rolex lo fa per mostrare cosa porta al polso (gli amici,o nemici,fate voi) del forum esclusi.
Quante persone sono in grado di distinguere un vero da una copia senza poterne fare un esame approfondito?
Una su 100'000,una su 10'000?
Se quello che ho scritto e' vero e se e' vero che le copie costano un decimo rispetto agli originali vi meravigliate che le cose vadano avanti su questi binari?
E secondo voi alla casa piu' copiata del mondo il fatto che si producano tante copie nuoce o giova?
Se portasse a nocumento le aziende produttrici dei cloni si farebbero chiudere,le copie non si fabbricano in un garage
ma in stabilimenti industriali grandi almeno quanto quelli svizzeri.
Perche' se di veri se ne producono un milione l'anno di copie se ne fabbricano almeno dieci volte tanto... ;)
« Ultima modifica: Dicembre 03, 2018, 23:35:41 pm da e.m. »

Errol

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Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #54 il: Dicembre 04, 2018, 05:32:32 am »
Io non trovo le affermazioni di Ermanno (e.m.) così scandalose, anche perché non ha scritto che lui stesso utilizza pezzi non originali.
Secondo me sulla questione si può ragionare tranquillamente, senza preconcetti.

Innanzitutto, non esistono pezzi sic et simpliciter  “falsi”. Esistono pezzi originali e non originali. Questi ultimi, casomai,  possono essere considerati “falsi” o contraffatti se vengono spacciati per originali.

Il riparatore che utilizza pezzi non originali, avvertendo il cliente, non è quindi un “falsario” e non viola nessuna legge. (Se invece non avverte il cliente, magari facendosi pagare i pezzi come originali, è piuttosto un truffatore…).

Anzi, dovremmo ricordare che l’Unione Europea dal 2002 ha emanato per il settore automobilistico – dove peraltro la qualità del ricambio è essenziale… - norme che non solo consentono, ma cercano di favorire l’uso di pezzi di ricambio non originali (after market), anche presso centri di riparazione non ufficiali, vietando alle case produttrici misure che ostacolino questa pratica; misure - come le limitazioni di garanzia – che sono considerate contrarie alla concorrenza.
Cosicché abbiamo diverse tipologie di ricambi autorizzati, ben regolamentate (originali della casa, originali da fornitore ufficiale, equivalenti, alternativi, usati, rigenerati), che si distinguono dai ricambi “contraffatti” (di qualità scadente e non utilizzabili).

In altri settori non c’è – che io sappia – una normativa altrettanto minuziosa, ma resta la piena liceità dell’utilizzo di ricambi non originali. Permanendo la necessità di utilizzare ricambi che non pregiudichino il funzionamento del bene (per alcuni componenti sarà possibile, per altri ovviamente no), nonché l’obbligo di render nota al consumatore la natura del ricambio utilizzato. 

E nel settore orologi?

Io su questo forum ho sempre visto critiche aspre verso la politica delle case produttrici, che fanno pagare cifre assurde per riparazioni e revisioni. Con il corollario che è opportuno rivolgersi alla casa solo per quelle riparazioni che non si è sicuri di poter affidare a un orologiaio indipendente.
Ho visto consigliare riparatori in grado di procurarsi ricambi originali sul mercato parallelo (e questa è una pratica più opaca dell’uso di un ricambio non originale, anche se alimentata sottobanco dalle stesse case produttrici…).
Ho visto esaltare quegli orologiai che potevano fregiarsi a buon diritto della qualifica di “Orologiaio Riparatore”, e non di semplice “cambiapezzi”, perché in grado di costruirsi da sé i ricambi (non originali, ça va sans dire  ;)), col tornio.
Ho visto esprimere preoccupazione per l’introduzione del silicio, perché impedirebbe – appunto – agli orologiai di costruirsi i pezzi, restituendo un monopolio nelle riparazioni alle case produttrici.
In altro topic, nell’area vintage, abbiamo applaudito un forumista che, dopo aver ricevuto da Longines una richiesta di 2.000 euro per il restauro del suo monopulsante, ha deciso di ripararlo presso un indipendente, utilizzando un quadrante ristampato (cioè… non originale).

Insomma, che cosa cambia in questo topic? Forse che si sta parlando di utilizzare ricambi non originali per gli orologi di Sua Divinità Rolex?  :-\

Semmai penso che sull’argomento, anziché stracciarci le vesti, dovremmo definire un principio e ragionare nel merito.

Il “principio” – di elementare correttezza, oltre che di rispetto della legge - è il seguente: se viene utilizzato un ricambio non originale, ciò deve essere sempre dichiarato dal riparatore al committente; e da quest’ultimo all’acquirente, in caso di rivendita dell’orologio.

Temiamo che, in caso di rivendita, dichiarare un pezzo non originale faccia precipitare il prezzo?
Benissimo, allora per gli orologi di grosso valore (Rolex?) utilizziamo solo pezzi originali. Ma è una questione di opportunità commerciale, non di “moralità”.


Non ci fidiamo dell’orologiaio che sappiamo trattare pezzi non originali? Beh, dichiararlo – e ricordiamo che si tratta di attività perfettamente lecita - è un segno di trasparenza.
Uno che giura di utilizzare solo componenti originali potrebbe fare il contrario...

“Ragionare nel merito”, invece, significa porsi una domanda: per quali  componenti di un orologio è opportuno ricorrere solo al ricambio originale?

Di primo acchito, a me viene da pensare a quei componenti costruiti con leghe speciali che assicurano il buon funzionamento e la migliore cronometria (la spirale in primis).
Oppure al quadrante, l’elemento che definisce in maniera più evidente e minuziosa l’aspetto e l’identità dell’orologio (il che non significa bandire le ristampe, ma tenere presente che sono un ripiego).
O ancora penso a componenti che abbiano un pregio di lavorazione non riscontrabile in ricambi non originali.
Ci sono poi gli orologi di grande pregio storico, per i quali sarebbe meglio preservare i componenti originarî (anche se un po’ rovinati); ricorrendo, se è necessaria la sostituzione, a pezzi originali e possibilmente coevi.
Oppure…
L’elenco può continuare.

Possiamo sposare anche la tesi opposta, ma dobbiamo farlo con coerenza: tutte le riparazioni devono essere fatte solo dalle case produttrici e solo con pezzi originali. Per tutte le marche.
Addio orologiai indipendenti, mercati paralleli dei ricambi (originali e non), ecc.

Sbaglio qualcosa?  :)

non concordo su nulla.
il ricambio non sempre è una parte del  movimento effettivamente sostituibili (sarebbe meglio di no ma è così) con una non originale, tipo la molla, una vite, ecc.
ma se per ricambio intendo una ghiera, una sfera, una corona.....sarà pure lecito se dichiarato, ma io da uno che smaneggia con i falsi e che mi dichiara che per il 99% sono sostituibili perchè compatibili con i pezzi originali, io non ci andrei.

ovvio che su una macchina magari cambio i dischi dei freni e li metto non originali, ma qui parliamo di cannibalizzare un clone cinese ben fatto....non è la stessa cosa

quando cambio i dischi freno e magari invece di prendere quelli originali prendo i Brembo, so cosa compro, con tanto di certificazione del prodotto, qui devo accontentarmi del fatto che siano compatibili
Caro Gianluca,
da chi vende orologi con quadranti di fornitura o ristampati senza dichiararlo ci vai,mi sembra.
Da chi spaccia per certificato di originalita' un pezzo di carta redatto da un signor nessuno pure.
Solo che uno ha il negozio in centro a Roma e l'altro e' un semplice orologiaio di provincia.
Due pesi e due misure.

Vado solo da chi li tratta meglio, senza innamoramenti....resto convinto che montare un componente falso sia in ogni caso molto peggio .
Tu Ermanno giustifichi, per assurdo, un quadrante falso e condanni uno di fornitura...secondo me da pazzi è .
Poi dove vado io, per quanto me ne frega, potrebbe chiudere pure domani, mica per lui mi scaldo

Penso Ermanno che nella foga di sminuire Rolex e Patek (mi sembra abbastanza chiara la posizione) ti sei fatto un po’ prendere la mano e adesso ti stai un po’ arroccando a difesa di quanto inopportunamente scritto.
Non ci credo che apprezzi la creazione di tutti questi frankenstein solo perché “socialmente” più accettabili in quanto più economici
« Ultima modifica: Dicembre 04, 2018, 06:07:04 am da Errol »
        

e.m.

Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #55 il: Dicembre 04, 2018, 08:38:21 am »
Apprezzare i cloni???
Forse non mi sono spiegato o non mi si vuol comprendere,ci riprovo:perche' acquistiamo a 100 un oggetto che potrebbe costare 10?
Perche' dovrei avercela con Rolex e PP?
Sono industrie che fanno il proprio lavoro,al pari di Vacheron,Audemars e compagnia cantante.



Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #56 il: Dicembre 04, 2018, 12:30:23 pm »
Io dubito fortemente di questi famigerati pezzi di ricambio clone per i calibri Rolex.
Penso che al più ci troveremmo di fronte a pezzi compatibili, ma la costruzione, la lavorazione e le specifiche originarie credo siano altra cosa.
Ho forti dubbi di ciò da quando ho visto, toccato con mano e misurato, le copie Seagull(parlo di Seagull, non di “non si sa chi”) degli Eta/Sellita. Decisamente identico ad una prima occhiata, ma poi profondamente diversi in piccoli dettagli, e naturalmente nel risultato cronometrico. Un 2892 Seagull non entrava nemmeno nella cassa di un Longines flagship e sono stato costretto a rimettere l’originale, neanche le misure esterne sembrano coincidere perfettamente, almeno nel mio caso è non mi era mai capitato che un movimento analogo, ma originale(non clone), non si inserisse nell’alloggio apposito della cassa. Strano ma vero.
Mi chiedo, ma se sono diversi anche fuori in alcune misure, figuriamoci dentro, dove la precisione di copia deve essere massima.
I Rolex hanno componenti e dettagli progettati e lavorati dannatamente bene, mi riferisco a bave di lavorazione, smussi, pignoni, invertitori e altro, generalmente meglio curati degli Eta.
Leandro,tu sai quale sia la mia stima per te.
Se ti dico che i pezzi sono identici tali sono.Solo con il lentino a livello di finiture le differenze si evidenziano.
Come marciano questi cloni?A detta di chi li ha provati vanno come gli originali.Potrebbero avere meno resistenza nel tempo,invecchiare cioe' piu' velocemente,ma e' presto per dirlo.


Questo lo ha asserito il tuo orologiaio?
Perchè per me è già indicativo di un discorso che ho imparato sui calibri Rolex. Le finiture(su tutti i componenti), dove ci sono, sono principalmente funzione e non forma.
Questo non fa che avvalorare la mia tesi che se i pezzi non sono lavorati allo stesso modo, non possono comportarsi allo stesso modo, soprattutto dopo un determinato periodo d'uso e alla lunga i problemi riscontrabili o le durata limitata di un'ottima cronometria, potranno essere più evidenti.
Il fatto che tale espediente visivo, che rende percepibili le chiare differenze di finitura e lavorazione tra i componenti, si verifichi solo al lentino è pacifico, si tratta pur sempre di micromeccanica.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Bertroo

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Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #57 il: Dicembre 04, 2018, 14:11:49 pm »
Apprezzare i cloni???
Forse non mi sono spiegato o non mi si vuol comprendere,ci riprovo:perche' acquistiamo a 100 un oggetto che potrebbe costare 10?
Perche' dovrei avercela con Rolex e PP?
Sono industrie che fanno il proprio lavoro,al pari di Vacheron,Audemars e compagnia cantante.

Perché? Perché dovrei andare dai dentisti italiani quando in Albania i dentisti mi costano 1/3 o 1/5?
Alcuni sono molto bravi. Alcuni sono proprio italiani.
« Ultima modifica: Dicembre 04, 2018, 14:34:57 pm da Bertroo »

e.m.

Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #58 il: Dicembre 04, 2018, 15:06:30 pm »
Io dubito fortemente di questi famigerati pezzi di ricambio clone per i calibri Rolex.
Penso che al più ci troveremmo di fronte a pezzi compatibili, ma la costruzione, la lavorazione e le specifiche originarie credo siano altra cosa.
Ho forti dubbi di ciò da quando ho visto, toccato con mano e misurato, le copie Seagull(parlo di Seagull, non di “non si sa chi”) degli Eta/Sellita. Decisamente identico ad una prima occhiata, ma poi profondamente diversi in piccoli dettagli, e naturalmente nel risultato cronometrico. Un 2892 Seagull non entrava nemmeno nella cassa di un Longines flagship e sono stato costretto a rimettere l’originale, neanche le misure esterne sembrano coincidere perfettamente, almeno nel mio caso è non mi era mai capitato che un movimento analogo, ma originale(non clone), non si inserisse nell’alloggio apposito della cassa. Strano ma vero.
Mi chiedo, ma se sono diversi anche fuori in alcune misure, figuriamoci dentro, dove la precisione di copia deve essere massima.
I Rolex hanno componenti e dettagli progettati e lavorati dannatamente bene, mi riferisco a bave di lavorazione, smussi, pignoni, invertitori e altro, generalmente meglio curati degli Eta.
Leandro,tu sai quale sia la mia stima per te.
Se ti dico che i pezzi sono identici tali sono.Solo con il lentino a livello di finiture le differenze si evidenziano.
Come marciano questi cloni?A detta di chi li ha provati vanno come gli originali.Potrebbero avere meno resistenza nel tempo,invecchiare cioe' piu' velocemente,ma e' presto per dirlo.


Questo lo ha asserito il tuo orologiaio?
Perchè per me è già indicativo di un discorso che ho imparato sui calibri Rolex. Le finiture(su tutti i componenti), dove ci sono, sono principalmente funzione e non forma.
Questo non fa che avvalorare la mia tesi che se i pezzi non sono lavorati allo stesso modo, non possono comportarsi allo stesso modo, soprattutto dopo un determinato periodo d'uso e alla lunga i problemi riscontrabili o le durata limitata di un'ottima cronometria, potranno essere più evidenti.
Il fatto che tale espediente visivo, che rende percepibili le chiare differenze di finitura e lavorazione tra i componenti, si verifichi solo al lentino è pacifico, si tratta pur sempre di micromeccanica.
Caro Leandro,le differenze di finitura le ho viste personalmente.
E non ho scritto prima che componenti che nuovi si comportano come gli originali non danno garanzia a distanza di tempo in quanto non sottoposti al vaglio del passare degli anni?
Non cerchiamo di giustificare in tutti i modi i costi stratosferici delle case di "alta orologeria",il,voglio essere buono,50%
e' fuffa.
E tu lo sai meglio di tutti noi.

ALAN FORD

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Re:Tudor black bay quadrante nero o marrone???
« Risposta #59 il: Dicembre 04, 2018, 15:20:33 pm »
Ma poi veramente è solo questione di lavorazione?
E il materiale?
Qualsiasi azienda che si rispetti opera sulla base delle ISO 9001:2015, queste pretendono che ogni particolare abbia una sua scheda tecnica con le specifiche del materiale, i cicli di lavorazione con le tolleranze previste, il grado di finitura se elettroroso o satinato, l'eventuale  trattamento termico e la classe ambientale che corrisponde alla resistenza agli agenti atmosferici.
Queste cose anche una azienda scalcinata come la mia le rispetta, figuriamoci Rolex.
Se poi vogliamo paragonare una lunetta di un Submariner alla stregua del vomere di un aratro beh...allora vanno benissimo le lunette cinesi ma non per me.