Però il singolo pezzo di una collezione di orologi costa almeno qualche centinaio di euro: al "collezionista" di orologi, anche se non ricco, è richiesto indubbiamente un investimento maggiore che in altri tipi di collezioni.
Cosicché in questo settore è più difficile perseguire il progetto di "collezioni" sufficientemente vaste per poter abbracciare un filo conduttore tematico, a meno di non concentrarsi sul vintage o su settori più economici come russi ed orientali.
(E forse - sottolineo forse - queste difficoltà sono aumentate negli ultimi trent'anni, quando l'orologeria meccanica nel suo insieme ha virato verso il target del lusso: voi avete certamente memoria storica per confermare o correggere questa impressione).
Per cui è più facile che un appassionato ripieghi su semplici "raccolte" di orologi, in cui il criterio di acquisto è soprattutto il valore d'uso (non necessariamente la speculazione).
Insomma: il collezionismo in senso stretto è sempre praticabile, per chi lo vuole fortemente.
Ma il settore degli orologi sconta, oltre alla generale tendenza a svalutare l'approccio culturale a questa attività, anche qualche difficoltà oggettiva maggiore rispetto ad altri settori.