Credo che non ci sia niente di più sbagliato nel paragonare le cose utili con quelle inutili.
Le cose utili seguono un filo (ed un prezzo) logico, le cose inutili seguono lastrada dei sogni ed i sogni possono realizzarsi o dissolversi al risveglio.
Insomma tutto questo ragionamento lascia esattamente il tempo che trova.
Perdonami Alessandro, ma il mio "ragionamento" è legato a quello che hai scritto tu…
Sei tu che hai introdotto un elemento
utilitaristico - la tenuta di valore della fuffa... - quale criterio di valutazione rilevante nella scelta di determinanti orologi.
E mi sono permesso di rilevare che questo elemento non ha fondamenti logico-economici (se non quello di fornirci l'illusione che l'onere sostenuto sia meno pesante
).
Se invece tu mi parli di sogni, di passione, ecc., vale quello che ho già scritto anch'io:
"Ritengo che il piacere (bellezza, prestigio) derivatomi dal possesso di un Nautilus o di altro modello ipervalutato consenta di pagarlo molto più dei concorrenti? Va benissimo.
Ma la rivendibilità - la... solidità della fuffa - non c'entra niente".