Argomento per me interessante, poiché io sono uno di quelli che sta attento, in una certa misura, agli abbinamenti.
Però è anche argomento fonte di facili polemiche (e mi sa che Alessandro lo ha tirato fuori apposta, per vivacizzare il forum
), perché quelli che non hanno la stessa attenzione e sono la stragrande maggioranza di chi indossa un orologio - spesso sembrano quasi infastiditi a leggere considerazioni al riguardo
Per cui arriva immancabile il fuoco di sbarramento: Ognuno deve poter indossare quello che gli pare senza studi cervellotici, Bisogna farsi guidare dal gusto personale, Non esistono regole, Agli abbinamenti stanno attente le donne, Gli orologi sono strumenti meccanici, non braccialetti, ecc.
Non so se anche in questo forum ci sono amici forumisti che hanno già in canna queste obiezioni; mi permetto di osservare mi perdoneranno che sono piuttosto generiche e scontate.
È ovvio che ognuno indossa quello che gli pare; è ovvio che non bisogna fare studi cervellotici per scegliere un abbinamento (in realtà, per chi è attento a queste cose, diventa una cosa quasi istintiva); è ovvio che il Gusto Personale con le maiuscole, mi raccomando!
è sovrano (anche quando sconfina nel cattivo gusto); è ovvio che non esistono regole obbliganti (piuttosto sono regole intese come principî, criterî, che ognuno deve saper interpretare e personalizzare); è ovvio che le donne hanno una maggiore attenzione a questi aspetti (ma non significa che gli uomini debbano autoconfinarsi nella sciatteria, o che non debbano avere criterî di scelta, seppur diversi); è ovvio che gli orologi sono strumenti meccanici, da considerare innanzitutto per il loro pregio (però sono strumenti che si indossano, e quindi sono
anche accessorî di abbigliamento).
Perché su questargomento è più facile leggere obiezioni generiche, anziché osservazioni nel merito?
Perché la maggior parte degli appassionati non è interessata alla questione. Un po come quando sentiamo il tifoso di calcio che non si interessa di tattica e sentenzia che nel calcio contano i campioni (verissimo; ma non significa che la tattica sia irrilevante).
A dire il vero, io quando non mi interesso a un argomento evito di avventurarmi in giudizi troppo netti
Ma sono strano io.
Forse a volte cè il timore che i ragionamenti sulle regole per gli abbinamenti (e in generale su appropriatezza, eleganza, ecc.) abbiano come sottinteso un giudizio negativo su chi non le rispetta. Preoccupazione a mio avviso esagerata, perché non si può fare il processo alle intenzioni e contestare la legittimità di una riflessione solo per il giudizio che potrebbe derivarne
Per parte mia, posso solo ribadire che ognuno è libero di disinteressarsi di questi aspetti. Però altri (seppur pochissimi: non mi sembra che ci sia un
quorum minimo da raggiungere
) sono altrettanto liberi di interessarsene.
Cè un ulteriore motivo per cui il discorso sugli abbinamenti interessa marginalmente gli appassionati di orologi, soprattutto i possessori di orologi di grande valore: la difficoltà ad applicare concretamente le regole, quandanche fossero condivise.
In effetti, molti hanno i loro orologi in cassetta di scurezza. E quindi non possono scegliere liberamente, giorno per giorno, lorologio intonato al proprio look. Si fa una rotazione di orologi, e quelli che sono di turno si adattano anche ad abbinamenti un po forzati.
Tutto ciò premesso, non riesco a fare a meno di cadere nella trappola di Alessandro. Per cui anch'io dirò la mia.