Il nostro non è un paese con tradizione orologiera.
L'Italia non ha al momento un brand proprietario nel settore che possa fare una qualche minima differenza sul mercato mondiale, questo è anche il motivo del perché le industrie non sono interessate ad attrezzarsi ne abbiano personale formato (neanche per produrre pezzi relativamente semplici come le viti o le ruote) a tale scopo.
Detto ciò, se sono solo alcune ruote o viti in tutto il manufatto a non essere "in house", direi che si tratta di ben poca cosa e credo ci troveremmo di fronte ad un prodotto da considerarsi interamente Italiano, visto che in molti orologi svizzeri o tedeschi alcuni componenti(anche importanti come i quadranti, pur essendo prodotti in altre nazioni, vengono nel complesso comunque considerati "home made" perché, superando una certa percentuale di componenti proprietari (che ora non ricordo qual'è) si promuovono di fatto a produttori in house dei loro orologi.
Caro leolunetta, manca proprio tutto il comparto orologiero, che fa "peso" e induce le aziende che ne hanno la capacità, ad attrezzarsi per rispondere alle esigenze di chi, come me, può ordinare poche centinaia o migliaia (ma comunque sempre pochissime rispetto ai numeri svizzeri) di pezzi singoli.
Pensa che fino agli anni 70 il più grande fornitore europeo (e forse mondiale) di rubini per orologeria era Steffen, italiano di Arona, e vendeva agli svizzeri !!!(per non parlare di quadranti ...)
Ora fa tristezza vedere quanto know how si è perso!
Ti ringrazio per la tua osservazione sulla produzione in house, noi facciamo anche molti componenti che ci potrebbero benissimo fornire gli Svizzeri, ma abbiamo scelto di acquisire le capacità necessarie, investendo, per farci in casa anche componenti dell' orologio in Durnico(acciaio Maraging)come bascula , tirette, e ressort tirette; Rame berillio, come piton e porta piton, o Titanio ,come abbiamo provato per ponti e sfere ...(ma non credo che ne valga la pena..) oltre a casse e quadranti fatti da noi...