Almeno la tecnologia permette ai bambini di avere accesso a lezioni via web per continuare l’apprendimento e a connettersi con gli altri amichetti per sentirsi meno isolati.
Certo, mi immagino che per coloro che vivono in contesti rurali o comunque non metropolitani dove magari la vita normale si svolge all’aperto, sia essa per lavoro o per semplice svago con delle sedie poste in strada a parlare con il vicinato, contesto dove magari si vive in appartamenti senza dotazioni informatiche, senza abbonamenti tv, etc, l’esperienza della quarantena deve essere più complessa specialmente se vi sono bambini in famiglia