Orologico Forum 3.0

Coronavirus

ALAN FORD

  • *****
  • 8020
  • Su Orologico dal 2004!
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #45 il: Aprile 05, 2020, 08:54:11 am »
E' un piacere vedere che state tutti bene.
Sono contento.

Per me è cambiato poco, qualche giorno di smart-working alternato a turni h24 per assicurare il servizio elettrico, anche se è tutto o quasi fermo.
Io giro (il minimo indispensabile) solo per lavoro e di gente ne vedo pochina. Devo dire che non sono stato mai fermato ed anche che di polizia non è ho vista molta. In centro Italia il problema è meno grave che al nord e la situazione è sotto controllo.

Sono d'accodo poi con chi dice che prima o poi dovremmo prenderci tutti questo virus, ammesso che già non l'abbiamo contratto a ns. insaputa. L'importante è diluire nel tempo il contagio per non sovraccaricare il Servizio sanitario.

Quanto alla crisi finanziaria che ne scaturirà, è l'occasione per rivedere un pò l'ordine Europeo e Mondiale delle cose.
Spero che ci siano dei cambiamenti, che la finanza "creativa" lasci spazio a quella reale.... che la logica del profitto venga ridimensionata.....
vedremo....

un saluto a tutti, per ora

Felice di sapere che anche tu stai bene.

e.m.

Re:Coronavirus
« Risposta #46 il: Aprile 05, 2020, 17:49:38 pm »
Che piacere riavere Stefano tra di noi!

S.M.

  • *****
  • 4828
  • Cuore verde d'Italia
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #47 il: Aprile 05, 2020, 18:58:14 pm »
Che piacere riavere Stefano tra di noi!
Grazie Ermanno, in realtà avevo promesso anche a Gianni (Istaro) che sarei tornato a frequentare il forum.
Vediamo dai, speriamo che il maggior tempo a disposizione a causa di questo virus, mi faccia venire la voglia di partecipare attivamente.

Ho un po’ (molto) allentato con la passione verso gli orologi.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Coronavirus
« Risposta #48 il: Aprile 05, 2020, 22:27:54 pm »
Che piacere riavere Stefano tra di noi!
Grazie Ermanno, in realtà avevo promesso anche a Gianni (Istaro) che sarei tornato a frequentare il forum.
Vediamo dai, speriamo che il maggior tempo a disposizione a causa di questo virus, mi faccia venire la voglia di partecipare attivamente.

Ho un po’ (molto) allentato con la passione verso gli orologi.

bentornato

Re:Coronavirus
« Risposta #49 il: Aprile 06, 2020, 07:25:52 am »
Che piacere riavere Stefano tra di noi!
Grazie Ermanno, in realtà avevo promesso anche a Gianni (Istaro) che sarei tornato a frequentare il forum.
Vediamo dai, speriamo che il maggior tempo a disposizione a causa di questo virus, mi faccia venire la voglia di partecipare attivamente.

Ho un po’ (molto) allentato con la passione verso gli orologi.

Non sei l'unico ad aver allentato con gli orologi... d'altronde non comprendo, come in un momento simile, dove il nostro futuro e soprattutto il futuro dei nostri cari è più che mai compromesso, come si faccia a pensare e concentrarsi sull'effimero. Sarò strano io.

Comunque bentornato
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

S.M.

  • *****
  • 4828
  • Cuore verde d'Italia
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #50 il: Aprile 06, 2020, 10:01:25 am »
Mah, vedi Leo io sono preoccupato come un pò tutti di questa situazione, però credo che questa sia solo la prima avvisaglia che ci sta dando la natura.

Non voglio fare discorsi catastrofisti, però se ci pensi il Covid19 non è che sia il virus più pericoloso della storia. Secondo me ne verranno di ben più letali se non facciamo qualcosa.
Anzi, questo, tra i tanti drammi, ha il risvolto positivo di farci aprire gli occhi su quanto siamo fragili, esposti ed effimeri.
Fino ad ora a parte i proclami e le operazioni di marketing, ce ne siamo bellamente fregati dell'ambiente, della salute del pianeta, della sostenibilità della nostra società. Abbiamo pensato solo ad arricchirci...... allo sfruttamento delle risorse come se queste fossero illimitate..... alla crescita incontrollata.

Oh...... siamo SETTE MILIARDI E MEZZO, un numero che neanche so scrivere e che è destinato a salire vertiginosamente. Vogliamo ancora far finta di non sapere che il mondo non può sostenere una simile crescita?

Poche chiacchiere. Invece di pensare ad aumentare i PIL ed a fare profitti sempre maggiori, qui bisogna mettere in campo serie politiche di contenimento demografico e riqualificazioni ambientali.
Non possiamo più permetterci che in India, Africa, Sudmerica, Cina (anche se loro sembra abbiano iniziato a capirlo) continuino a sfornare figli su figli pur sapendo che non potranno sfamarli.
Non possiamo più permetterci megalopoli dove non esistono i minimi requisiti di igiene, dove mangiano merda, bevono acqua dove buttano i morti, e cagano per strada.
Se non lo capiscono loro, è compito nostro farglielo capire, ma nel frattempo DOBBIAMO mettere ordine. Rapidamente.
Limitare drasticamente le nascite e far in modo che chi nasca abbia le cose fondamentali per vivere. Cibo (vero non merda), acqua pulita, igiene, istruzione.

Invece la nostra società "evoluta" specula su questo e li usa per avere manodopera a bassissimo costo da sfruttare per arricchirsi. E sticazzi che la maggior parte muoiano di fame. La classica logica del profitto delle multinazionali ma non solo.

Ecco, se non lo capiamo da soli, ci penserà la natura a farcelo capire.
Oggi è il CoronaVirus, domani sarà l'Ebola, la Peste o qualche altro diavolo.
Forse non vivremo abbastanza per vederlo, ma se ci metterà mano la natura, seriamente, o ci estingue o ci dimezza.
« Ultima modifica: Aprile 06, 2020, 10:08:11 am da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

fansie

  • *****
  • 3582
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #51 il: Aprile 06, 2020, 11:16:25 am »
Sono d'accordo con quanto scritto da chi mi ha preceduto.
L'unica differenza è che in questo periodo, la passione per gli orologi è aumentata. Perché in situazione normale, ho mille altri interessi, che in questo momento, devono essere giocoforza accantonati.
Mi serve da svago mentale, che mi fa staccare qualche attimo, dalla tragedia.
Federico

S.M.

  • *****
  • 4828
  • Cuore verde d'Italia
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #52 il: Aprile 06, 2020, 11:42:05 am »
Hai perfettamente ragione, forse è il momento giusto per pensare a questa passione e sdrammatizzare un pò la situazione fin troppo pesante.
E' che purtroppo (si fa per dire), causa grandi spese fatte l'anno passato, non ho più alcun budget disponibile per fare nuove acquisizioni n questo campo.
Dovrei vendere qualcosa, ma sono rimasto con pochi pezzi e tutti pezzi "incedibili".
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ALAN FORD

  • *****
  • 8020
  • Su Orologico dal 2004!
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #53 il: Aprile 06, 2020, 14:55:38 pm »
Mah, vedi Leo io sono preoccupato come un pò tutti di questa situazione, però credo che questa sia solo la prima avvisaglia che ci sta dando la natura.

Non voglio fare discorsi catastrofisti, però se ci pensi il Covid19 non è che sia il virus più pericoloso della storia. Secondo me ne verranno di ben più letali se non facciamo qualcosa.
Anzi, questo, tra i tanti drammi, ha il risvolto positivo di farci aprire gli occhi su quanto siamo fragili, esposti ed effimeri.
Fino ad ora a parte i proclami e le operazioni di marketing, ce ne siamo bellamente fregati dell'ambiente, della salute del pianeta, della sostenibilità della nostra società. Abbiamo pensato solo ad arricchirci...... allo sfruttamento delle risorse come se queste fossero illimitate..... alla crescita incontrollata.

Oh...... siamo SETTE MILIARDI E MEZZO, un numero che neanche so scrivere e che è destinato a salire vertiginosamente. Vogliamo ancora far finta di non sapere che il mondo non può sostenere una simile crescita?

Poche chiacchiere. Invece di pensare ad aumentare i PIL ed a fare profitti sempre maggiori, qui bisogna mettere in campo serie politiche di contenimento demografico e riqualificazioni ambientali.
Non possiamo più permetterci che in India, Africa, Sudmerica, Cina (anche se loro sembra abbiano iniziato a capirlo) continuino a sfornare figli su figli pur sapendo che non potranno sfamarli.
Non possiamo più permetterci megalopoli dove non esistono i minimi requisiti di igiene, dove mangiano merda, bevono acqua dove buttano i morti, e cagano per strada.
Se non lo capiscono loro, è compito nostro farglielo capire, ma nel frattempo DOBBIAMO mettere ordine. Rapidamente.
Limitare drasticamente le nascite e far in modo che chi nasca abbia le cose fondamentali per vivere. Cibo (vero non merda), acqua pulita, igiene, istruzione.

Invece la nostra società "evoluta" specula su questo e li usa per avere manodopera a bassissimo costo da sfruttare per arricchirsi. E sticazzi che la maggior parte muoiano di fame. La classica logica del profitto delle multinazionali ma non solo.

Ecco, se non lo capiamo da soli, ci penserà la natura a farcelo capire.
Oggi è il CoronaVirus, domani sarà l'Ebola, la Peste o qualche altro diavolo.
Forse non vivremo abbastanza per vederlo, ma se ci metterà mano la natura, seriamente, o ci estingue o ci dimezza.

Mah...così e così, nel 1300 la peste uccise tra i 20 ed 25 milioni di persone che in percentuale al numero di abitanti dell'epoca è una percentuale spaventosa, è come se oggi ne morissero 200 milioni.
Nel 1918 la spagnola ne infettò 500 milioni e ne uccise decine di milioni, questa attuale è una cosa irrisoria in confronto, solo che nell'epoca della grande comunicazione tutto è amplificato, io credo che lo sviluppo demografico c'entri poco, la Cina ha già imposto un solo figlio ed ora con qualche eccezione se ne possono fare due, l'incremento più grande è in Africa ma li per fortuna e per smentire la correlazione tra epidemia e demagrafia la covin non c'è arrivata.
Se vogliamo evitare lo sfruttamento dei popoli dobbiamo iniziare noi a non comprare prodotti proveniente dalle zone dove lavorano i bambibi di 6 anni ed iniziare a dare un po' più di importanza ai nostri prodotti dove i diritti dei lavoratori vengono nel 90% dei casi rispettati.

e.m.

Re:Coronavirus
« Risposta #54 il: Aprile 06, 2020, 15:44:21 pm »
Se vogliamo evitare lo sfruttamento dei popoli dobbiamo iniziare noi a non comprare prodotti proveniente dalle zone dove lavorano i bambibi di 6 anni ed iniziare a dare un po' più di importanza ai nostri prodotti dove i diritti dei lavoratori vengono nel 90% dei casi rispettati.


Teoricamente giusto,Ale.
Ma siamo sicuri che i paesi del quarto mondo possano rinunciare ai pochi dollari al mese procurati loro dal lavoro minorile?
Anni fa ebbi come paziente un signore che si occupava appunto di quarto mondo;mi diceva che era perfettamente inutile mandare aiuti che prolungavano l'esistenza dei bambini dai 2 ai 4-5 anni di eta'...sarebbero morti comunque di fame.

S.M.

  • *****
  • 4828
  • Cuore verde d'Italia
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #55 il: Aprile 06, 2020, 16:43:39 pm »
Mah...così e così, nel 1300 la peste uccise tra i 20 ed 25 milioni di persone che in percentuale al numero di abitanti dell'epoca è una percentuale spaventosa, è come se oggi ne morissero 200 milioni.
Nel 1918 la spagnola ne infettò 500 milioni e ne uccise decine di milioni, questa attuale è una cosa irrisoria in confronto, solo che nell'epoca della grande comunicazione tutto è amplificato, io credo che lo sviluppo demografico c'entri poco, la Cina ha già imposto un solo figlio ed ora con qualche eccezione se ne possono fare due, l'incremento più grande è in Africa ma li per fortuna e per smentire la correlazione tra epidemia e demagrafia la covin non c'è arrivata.
Se vogliamo evitare lo sfruttamento dei popoli dobbiamo iniziare noi a non comprare prodotti proveniente dalle zone dove lavorano i bambibi di 6 anni ed iniziare a dare un po' più di importanza ai nostri prodotti dove i diritti dei lavoratori vengono nel 90% dei casi rispettati.

Quello di debellare lo sfruttamento e fame evitando di comprare prodotti fabbricati nel quarto mondo, oltre che ad essere difficilmente attuabile, è anche una bella scusa propinata per renderci tutti corresponsabili.
Io non ci stò e permettimi di dire che è una grandissima bufala.

Innanzi tutto è impossibile per chiunque sapere se l'oggetto che stai comprando è stato prodotto sfruttando qualcuno da qualche parte. Non puoi risalire alla singola lavorazione o componentistica.
Esempio: Se acquisto un capo di abbigliamento "made in Italy", non so mica se il tessuto, la chiusura lampo, i bottoni sono stati prodotti in India.
Oppure, sei sicuro che i componenti elettronici che usi tu non provengano da fabbriche lager dove sono impiegati bambini di 10 anni?
E' praticamente impossibile risalire all'origine delle cose.

Poi, anche ammesso che si riuscisse ad eliminare la piaga dello sfruttamento evitando di comprare prodotti "non etici", pensi che gli Indiani o gli Africani smettano di sfornare figli come gatti?
No, continueranno a farli.... perché loro sono così. E' nella loro natura, a prescindere se verranno sfruttati o no dalle multinazionali senza scrupoli.

E' nella loro DNA vivere in questo modo.
Vivere alla giornata, non cercare di migliorare la propria condizione. E' così da centinaia se non migliaia di anni. Non hanno la benché minima pulsione a progredire.

Se tu metti 500 Italiani (ma anche tedeschi, Inglesi, Francesi, ecc...) su un territorio vergine, vedrai che il primo anno vivranno nelle capanne, il secondo faranno case di mattoni, il quinto avranno anche le fogne coperte e portato l'acqua corrente nelle case. Dopo due generazioni avranno costruito una città con corrente elettrica, strade e fabbriche.
Nella storia degli ultimi secoli, è stato così per l'America l'Australia, la Nuova Zelanda.

Ora io capisco che questi popoli "sottosviluppati" bisogna istruirli e farli crescere socialmente in modo che capiscano da soli queste cose e siano artefici del proprio futuro, è giusto e sacrosanto, ma nel frattempo, vista l'urgenza a cui siamo arrivati, dobbiamo essere noi a porre in atto azioni drastiche per salvare il pianeta e dare il tempo per attuare queste politiche di crescita sociale.

Occorre avere coraggio (l'Onu, la FAO, e tutti gli altri organismi mondiali di dubbia utilità) di sterilizzare le donne dopo la prima o seconda gravidanza, prendersi cura dei loro figli, farli studiare e sfamarli e porre così le basi per una REALE crescita sostenibile.

Sette miliardi e mezzo di persone, che diventeranno 10 prima del nuovo secolo, sono troppe e di questo passo andremo all'estinzione. Per mano nostra o per mano della natura.
Non si scappa.

« Ultima modifica: Aprile 06, 2020, 16:50:52 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ALAN FORD

  • *****
  • 8020
  • Su Orologico dal 2004!
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #56 il: Aprile 06, 2020, 17:00:40 pm »
Mah...così e così, nel 1300 la peste uccise tra i 20 ed 25 milioni di persone che in percentuale al numero di abitanti dell'epoca è una percentuale spaventosa, è come se oggi ne morissero 200 milioni.
Nel 1918 la spagnola ne infettò 500 milioni e ne uccise decine di milioni, questa attuale è una cosa irrisoria in confronto, solo che nell'epoca della grande comunicazione tutto è amplificato, io credo che lo sviluppo demografico c'entri poco, la Cina ha già imposto un solo figlio ed ora con qualche eccezione se ne possono fare due, l'incremento più grande è in Africa ma li per fortuna e per smentire la correlazione tra epidemia e demagrafia la covin non c'è arrivata.
Se vogliamo evitare lo sfruttamento dei popoli dobbiamo iniziare noi a non comprare prodotti proveniente dalle zone dove lavorano i bambibi di 6 anni ed iniziare a dare un po' più di importanza ai nostri prodotti dove i diritti dei lavoratori vengono nel 90% dei casi rispettati.

Quello di debellare lo sfruttamento e fame evitando di comprare prodotti fabbricati nel quarto mondo, oltre che ad essere difficilmente attuabile, è anche una bella scusa propinata per renderci tutti corresponsabili.
Io non ci stò e permettimi di dire che è una grandissima bufala.

Innanzi tutto è impossibile per chiunque sapere se l'oggetto che stai comprando è stato prodotto sfruttando qualcuno da qualche parte. Non puoi risalire alla singola lavorazione o componentistica.
Esempio: Se acquisto un capo di abbigliamento "made in Italy", non so mica se il tessuto, la chiusura lampo, i bottoni sono stati prodotti in India.
Oppure, sei sicuro che i componenti elettronici che usi tu non provengano da fabbriche lager dove sono impiegati bambini di 10 anni?
E' praticamente impossibile risalire all'origine delle cose.

Poi, anche ammesso che si riuscisse ad eliminare la piaga dello sfruttamento evitando di comprare prodotti "non etici", pensi che gli Indiani o gli Africani smettano di sfornare figli come gatti?
No, continueranno a farli.... perché loro sono così. E' nella loro natura, a prescindere se verranno sfruttati o no dalle multinazionali senza scrupoli.

E' nella loro DNA vivere in questo modo.
Vivere alla giornata, non cercare di migliorare la propria condizione. E' così da centinaia se non migliaia di anni. Non hanno la benché minima pulsione a progredire.

Se tu metti 500 Italiani (ma anche tedeschi, Inglesi, Francesi, ecc...) su un territorio vergine, vedrai che il primo anno vivranno nelle capanne, il secondo faranno case di mattoni, il quinto avranno anche le fogne coperte e portato l'acqua corrente nelle case. Dopo due generazioni avranno costruito una città con corrente elettrica, strade e fabbriche.
Nella storia degli ultimi secoli, è stato così per l'America l'Australia, la Nuova Zelanda.

Ora io capisco che questi popoli "sottosviluppati" bisogna istruirli e farli crescere socialmente in modo che capiscano da soli queste cose e siano artefici del proprio futuro, è giusto e sacrosanto, ma nel frattempo, vista l'urgenza a cui siamo arrivati, dobbiamo essere noi a porre in atto azioni drastiche per salvare il pianeta e dare il tempo per attuare queste politiche di crescita sociale.

Occorre avere coraggio (l'Onu, la FAO, e tutti gli altri organismi mondiali di dubbia utilità) di sterilizzare le donne dopo la prima o seconda gravidanza, prendersi cura dei loro figli, farli studiare e sfamarli e porre così le basi per una REALE crescita sostenibile.

Sette miliardi e mezzo di persone, che diventeranno 10 prima del nuovo secolo, sono troppe e di questo passo andremo all'estinzione. Per mano nostra o per mano della natura.
Non si scappa.

Ma poi tutto questo che c'entra con il Coronavirus se ci sono state pandemie centomila volte peggiori di questa quando eravamo un terzo nel mondo, non c'erano le foreste abbattute ne il buco nell'ozono e neanche i ghiacciai sciolti?

S.M.

  • *****
  • 4828
  • Cuore verde d'Italia
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #57 il: Aprile 06, 2020, 17:34:12 pm »
C’entra perché queste malattie, come quelle dei secoli scorsi, scoppiano si sviluppano in contesti critici come quelli appunto ancora presenti in molte località del globo.
Solo che prima esisteva un naturale “distanziamento sociale” sia per i numeri della popolazione estremamente minori sia per i ridotti canali di comunicazione che alla fine aiutava lo spegnersi delle epidemie.
Oggi, con la globalizzazione e numeri così alti, le epidemie possono essere molto più pericolose e rapide.

Il Covid19 è uno zucchero rispetto ad altri virus.
È questo che deve farci riflettere......
« Ultima modifica: Aprile 06, 2020, 17:42:20 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ALAN FORD

  • *****
  • 8020
  • Su Orologico dal 2004!
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #58 il: Aprile 06, 2020, 19:00:34 pm »
C’entra perché queste malattie, come quelle dei secoli scorsi, scoppiano si sviluppano in contesti critici come quelli appunto ancora presenti in molte località del globo.
Solo che prima esisteva un naturale “distanziamento sociale” sia per i numeri della popolazione estremamente minori sia per i ridotti canali di comunicazione che alla fine aiutava lo spegnersi delle epidemie.
Oggi, con la globalizzazione e numeri così alti, le epidemie possono essere molto più pericolose e rapide.

Il Covid19 è uno zucchero rispetto ad altri virus.
È questo che deve farci riflettere......

Ossia fammi capire, c'era distanziamento sociale ed ha fatto 25 milioni di morti?
Non è che c'è un po' di contraddizione?
Ogni giorno, tutti i giorni dell'anno muoiono nel modo oltre 3000 persone per incidenti stradali, per quelli cosa possiamo fare?
Perché in confronto a quelli, il Covis è uno scherzo.
« Ultima modifica: Aprile 06, 2020, 19:02:41 pm da alanford »

S.M.

  • *****
  • 4828
  • Cuore verde d'Italia
    • Mostra profilo
    • E-mail
Re:Coronavirus
« Risposta #59 il: Aprile 06, 2020, 19:15:26 pm »
C’entra perché queste malattie, come quelle dei secoli scorsi, scoppiano si sviluppano in contesti critici come quelli appunto ancora presenti in molte località del globo.
Solo che prima esisteva un naturale “distanziamento sociale” sia per i numeri della popolazione estremamente minori sia per i ridotti canali di comunicazione che alla fine aiutava lo spegnersi delle epidemie.
Oggi, con la globalizzazione e numeri così alti, le epidemie possono essere molto più pericolose e rapide.

Il Covid19 è uno zucchero rispetto ad altri virus.
È questo che deve farci riflettere......

Ossia fammi capire, c'era distanziamento sociale ed ha fatto 25 milioni di morti?
Non è che c'è un po' di contraddizione?
Ogni giorno, tutti i giorni dell'anno muoiono nel modo oltre 3000 persone per incidenti stradali, per quelli cosa possiamo fare?
Perché in confronto a quelli, il Covis è uno scherzo.
Nessuna contraddizione......

Solo una semplice riflessione del tipo:
Se oggi un virus che è poco più di una brutta influenza (e neanche tanto contagioso) ci ha messo in ginocchio ed ha fatto tutti questi morti, cosa potrebbe fare una malattia molto molto più seria come la peste del 1600 che in epoche non così "sociali e globali" come la nostra ha comunque decimato la popolazione?

Secondo me su scala mondiale una cosa del genere ora farebbe contare i morti a decine di milioni, non a decine di migliaia.

 
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.