In questo periodo di quarantena mi sono dato al vintage e l'altro giorno studiacchiando i calibri Minerva rattrapanti di inizio '900 mi sono imbattuto in questa novità di cui non si è parlato molto ma credo meriti uno spunto di riflessione.
3 colorazioni di dial: laccato nero, in giada nefrite (tonalità sul verde) oppure agata blu.
Cassa in lega bronzo alluminio con fondello a vista in titanio bronzo (per contatto pelle) e lancette in oro rosso e rosa in base alla funzione oppure cassa full titanio.
Movimento Minerva quasi identico allo storico tasca 17.29 del 1929 ora chiamato M16.31 e misura 38,4 mm con spessore di 8,13 mm, composto da 262 componenti totali, 25 rubini, 2,5 Hz (18.000 vph) e riserva di carica di 50 ore.
Con questo movimento le misure non sono ovviamente ridotte ma almeno in questo caso il tutto ha un senso e non si parla di moda del momento: 44mm x 14,5.
Le finiture del movimento sono favolose! Da quando le ho viste non riesco a non pensarci. Apoteosi dell'orologeria. Ma la cosa che sorprende di più è il prezzo: 30k tasse incluse.
Non ho mai preso in considerazione orologi oltre 40mm. e sopratutto nuovi, ma questo ha un rapporto qualità/prezzo/bellezza a dir poco strepitoso. Se fosse Patek costerebbe almeno 7 volte.
Quindi cosa significa? Che questo forse è il prezzo corretto per un orologio con movimento complicato e rifinito a mano senza pagare il marchio.
Giudicate voi dalle immagini.