faccio alcune considerazioni, conscio del fatto che ho un buco nero nelle conoscenze piú o meno recenti, quindi perdonatemi se dico cose inesatte o poco puntuali o se chiedo cose, che potendo sembrare banali potrebbero essere scambiate per domande retoriche.
Non conosco l'attuale produzione JLC peró non stento a credere che siano molto attivi in ricerca e sviluppo, mi chiedo peró quali siano i risultati o le innovazioni raggiunte e lo chiedo perché, nel mondo della meccanica e micromeccanica (nello specifico applicata al mondo orologiero ma anche piú in generale) credo che i potenziali raggiungibili in termini di innovazione, nuove funzionalitá, utilizzo e sperimentazione dei materiali piú disparati sia siano quasi del tutto raggiunti o addirittura esauriti, ricordo nei miei ultimi anni di interesse che giá allora le cose ristagnavano e rifiniture per novitá venivano proposti oggetti, abbastanza inutili, esercizi di stile piú che altro fini a se stessi, tipo calibri con 3 o 4 tourbillon.
quando scrivi:
E prediligono la tecnica ai fronzoli, si vede anche dalle rifiniture dei movimenticosa intendi di preciso? se vogliamo essere sinceri le rifiniture, piú che tecnica sono fronzoli... il 920 sarebbe stato un eccelso calibro da un punto di vista tecnico anche senza quel perlage in differenti diametri, senza la lucidatura o l'anglage dei ponti... in definitiva senza quasi tutto quello che, ad esempio, richiede lo standard del Punzone di Ginevra, o sbaglio?
Sull'immobilismo delle case si certo hai ragione, l'ho scritto pure io che sicuramente riguarda un po' tutte, peró non farei di tutta un erba un fascio ed... essendo di parte, non concordo molto sul discorso Zenith.
Si Zenith dal dopo quarzo, quindi dai primissimi anni ottanta é di fatto solo El Primero, ed Elité (non lo dimenticherei comunque perché é un calibro che ha il suo dire, nulla di che ma certamente degno di essere ricordato e considerato).
Per moltissimi anni é stato cosí e poco é stato fatto per innovare, fasi di luna, calendario completo e... basta per tanti anni... per tanti motivi, si rinasceva dopo quasi la morte assoluta, il mercato degli anni 80-90 era quello che era, si fornivano altri brand, Rolex in primis, ma anche qualcosina ad Ebel, Panerai, Parmigiani (Movado lasciamo stare che era dello stesso gruppo ed altre di certo mi sfuggono).
Poi é arrivata l'acquisizione da parte di LVMH ed é iniziata l' "Era Nataf" (perché che piaccia o meno di Era si tratta, in quanto il pre-Nataf ed il, o meglio "i" post-Nataf, non hanno nulla a che fare con quanto accaduto in quegl'anni) e qui direi che l'immobilismo é decisamente venuto meno, questo calibro é stato proiettato nel mondo delle complicazioni di altissimo livello (che sia stata la strada giusta o meno é tutto da ragionare e qui le opinioni potrebbero tranquillamente spaccarsi) ed abbiamo potuto vedere un fiorire di nuovissimi calibri su base EP che di certo ricerca e sviluppo lo hanno richiesto, calendario perpetuo, la scheletratura dello scappamento (che di per se non aggiunge nulla ma ha richisto diverse riprogettazioni per integrare alcuni ponti direttamente nella plaitina e molti calcoli perché la stessa fosse strutturalmente solide nelle zone di massima scheletratura), tourbillon, ore del mondo con svegliarino, ripetizione di minuti, rattrapante, "una sorta" di foudroyante, date retrogradanti e grandata, tourbillon montato su gabbia giroscopica, con un livello finitura estetica dei calibri, che seppur industriale ha il suo rispettabile perché (perlage totale su platina e ponti, viti di regolazione al blu e/o in oro a seconda dei casi, coté de Geneve sulle masse oscillanti, ecc. ecc.).
A tanta cura interna si é accompagnata sempre anche tanta "particolaritá" (diciamo cosí, per essere buoni) estetica dei quadranti, delle scale di lettura e perfino di intere collezioni (Defy Extreme... su tutte), vuoi perché si puntava a determinati mercati, che culturalmente hanno gusti e canoni estetici ben diversi dai nostri... ma anche possibilitá e volontá di spesa molto ben differenti dalle nostre, vuoi, forse, perché il gusto estetico di Nataf tendeva in quella direzione (cmq, per vari motivi, ne paga e ne pagherá lo scotto, spero per lui di sbagliarmi ma... per tutta la vita).
Sul post-Nataf, direi che salto, che ben che va vedo, qui si, immobilismo e leggo spesso di concetti quali "esemplificazione" (vedi il nuovo calibro 3600 "El Primero 2") che considerando la miseria di informazioni e immagini presenti in giro, mi fanno pensare a nulla di buono (spero di sbagliare anche qui).
Quindi ecco in definitiva, non mi sentirei di dire che Zenith abbia vissuto (o sopravvissuto) solo della poca rendita di un calibro ormai vecchio di 50 anni.
Quanto all'orologeria di avanguardia, non é mai stata minimamente nelle mie corde (sono un classico di impostazione, giá digerisco poco o niente le casse di forma...immaginarsi il dentro
) ma al di la di quelli che sono i miei gusti che nulla spostano, penso che potrá restare per alcuni, parecchi pure, appassionati una interessantissima nicchia... ma non di piú, nel senso che non riesco a vederci la naturale evoluzione ed il futuro di questo mondo, che ha da sempre nel suo DNA un imprescindibile legame con le sue origini e la tradizione storica (che sono anche quegli aspetti che, a discapito della grande innovazione tecnica nelle produzioni, permettono a questi Signori, ancora "di gabbarci" spesso e volentieri
).