Vero, però c'è pure chi non ha avuto nella sua carriera, le sue geniali intuizioni (doppio scappamento, gran suoneria, perpetuo in collaborazione con Roth) o il suo talento nell'eseguire rifiniture e stringe lo stesso l'occhio al commerciale.
Per me l'unica, enorme, immensa colpa di Dufour è di essere arrivato alla parte finale della sua carriera senza avere ideato una propria linea estetica riconoscibile (forse la parte più riconoscibile delle sue creazioni, è l'anglage negli spigoli del ponte del treno del tempo). Alcuni di voi mi diranno che è stata una scelta di volere continuare con gli stilemi dell'orologeria classica, da Breguet in poi, però i Voutilainen sono riconoscibili, i Roth, i Daniels, i Klings, i Gauthier, gli Halter... I Dufour no. A volte mi sembra un imbianchino tra i pittori.