Sono d’accordo con tutti voi sul discorso Citizen Vs. Breitling, ma solo perché l’orologio presentato, calibro a parte, non propone nulla di più dei soliti orologini a cui ci ha abituato.
Come già detto non spenderei 6k per un Citizen.
Però vorrei porre l’accento su alcune affermazioni generiche sul peso dei blasoni.
Come abbiamo sempre detto più volte (specie in merito ai “soliti” marchi), bisogna giudicare l’orologio, non il fregio sul quadrante.
Se (e ripeto, non è questo il caso) Citizen avesse proposto un orologio sportivo in acciaio con movimento ultrapiatto a rotore perfiferico, ponti separati, bilanciere inerziale, super rifinito e curato, beh fanculo Bretiling e la sua storia. Sono decenni che galleggia senza arte né parte con buona pace dei cronografi che faceva 80 anni fa.
Altrimenti allora fanno bene i fan di Ratek a difenderla sempre e comunque anche di fronte ad un calo impietoso della qualità.
Quindi ok il blasone, ma rimaniamo sul singolo modello per giudicare.
Stefano però coi se e coi ma non andiamo lontano, primo, Citizen non ha proposto un orologio da mettere in competizione con gli ultrapiatti, RO, Nautilus, Finissimo.
Ha proposto un orologio, anche in numero piuttosto limitato credo io, che va a posizionarsi sulla fascia dello sportivo braccialato di Rolex, Omega e Grand Seiko.
Poi il blasone è qualcosa che non può riguardare il singolo orologio, ma tutto il nome ed il carico del marchio, il carico della sua storia ed anche la fascia di mercato a cui si è sempre rivolta, facendo pezzi (e prezzi) di un certo tipo, interessando un certo target.
Se Casio facesse altrettanto nulla cambierebbe a livello di percezione dell'utente.
Citizen ha tirato fuori un orologio interessante?
Bene, l'ho detto io per primo. Il prezzo sarà senz'altro allineato alla fascia di mercato, ma il blasone pari ad altri, non puoi averlo neanche avesse sfornato una Grand Sonnerie calendario secolare, almeno nel caso di Citizen.