Nessuno ha negato, Patek compresa, che il 66 sia l'idea e il calibro da cui nasce il "nuovo" 240.In realtà non c'è neanche una deriva, nel caso specifico si tratta di prendere un progetto, smembrarlo, rivisitarlo e migliorarlo. Lo abbiamo detto più volte e non sono considerazioni opinabili, sono fatti.
Il 240 è un calibro oggettivamente migliore del vecchio 66.
Se poi debbono entrare in gioco altri fattori come i sentimenti e le nostalgie o sul "se non fosse esistito il 66 allora...".
A Patek gliene sarebbe fregato il giusto, visto che non ha certo costruito tutto il suo blasone sulla riprogettazione del 66 e se non ci fosse stato di calibri ne avrebbe trovati tanti altri per i suoi progetti, così come orologiai pronti a collaborare.