Ottimo tema SoloMeccanico, per quelli come me che ormai guardano più al contorno degli orologi che ad essi.
E' possibile che il mondo della comunicazione virtuale, fatto di forum di discussione, di pagine internet di varia natura (siti, blog, canali video, raccoglitori di "storie" come instagram ecc.) possa influenzare il mercato degli orologi da polso orientando le scelte degli acquirenti?
Ovviamente si può e non è nulla di nuovo. Quando i media in uso erano altri si usavano personaggi eminenti di un ambiente per pubblicizzare in primis prodotti di quell’ambiente e per estensione poi di altri. Erano “tecnicamente” degli influencer, influenzavano gli acquisti di qualcun altro. Oggi sembra strano che qualcuno faccia l’influencer di mestiere per un paio di motivi: perché siamo abituati (noi anziani) ad altri tipi di
lavoro e, soprattutto, perché il 99% degli aspiranti influencer peccano nelle fasi che descrivevi anche tu (pianificazione, competenze, studio) e che sono essenziali in qualsiasi lavoro. Il risultato è che vediamo gente che “piuttosto che lavorare” si inventa promotore della qualunque. Questi non sono influencer, sono persone destinare a scampare di reddito di cittadinanza. A tal proposito altra percezione assolutamente sbagliata è che sia sufficiente avere 6 follower su un qualsiasi social per poter scampare di rendita. Se, come immagino dal thread, ti intendi dell’argomento saprai di cosa parlo e dei numeri che girano.
In questo i forum/blog/video ecc. non sono altro che il metodo tecnico con cui operare la vendita delle proprie competenze e prodotti. Saperli usare in maniera opportuna è tutto un altro cinema, ovviamente. E qui veniamo al percorso sulla fune.
Trasformare la propria passione in una professione è, credo, il sogno di tutti fino a che non ci si scontra con la realtà. Ad un certo punto, dover fare le cose che avevi deciso di fare perché ti piacevano, con delle scadenze regolari, performance definite a priori e un’organizzazione commerciale, impegno di capitali e immancabili collaborazioni, diventa pesante. Intendo che ci devi dedicare buona parte delle ore di veglia ed alcune di quelle di sonno. I forum nascono dalla passione ma, dopo molto tempo spesso, pongono sempre più domande del tipo “ma vale la pena?”. A questo punto il mondo si divide in due*: quelli che ci credono, hanno agganci, mentalità e risorse e fanno “all in”, trasformandosi in realtà commerciali al 100% e, come Hodinkee che ha bisogno dei capitali (parecchi milioni di $) dei fondi d'investimento per sopravvivere, o diversi altri canali di quella stessa categoria che frequentiamo abitualmente (**) . Quando si impegnano dei soldi lo si fa per averne un rendimento, quindi il forum deve diventare una macchina da guerra e produrre utili in maniera consistente e prevedibile. Quindi si pianifica tutto e tutto si fa in ottica commerciale. Se prima scattavi una foto in spiaggia all’orologio dell’amico poi passi ad avere la sessione di shooting col fotografo e i rappresentanti della comunicazione dei brand. La forma migliora, il contenuto passione decade e ci si concentra su come ottimizzare i ritorni. Gli “esperti” creati ad hoc sono un dettaglio del processo. Quando tutto questo avviene in maniera chiara e trasparente (Ben Clymer lo fu ad esempio) per me va tutto bene. Anche per chi è più naif l’idea di essere in un percorso di vendita esplicito da degli strumenti per ragionare.
E questo ci porta alla seconda categoria di forum/influencer vari: quelli che provano a farlo a tempo perso con l’idea che qualche centone qua e là non fa male. Per me se ragioni così, non hai 17 anni e hai una scarsa attitudine ad alzarti la mattina di buon’ora, sei un fallito, non ci sono vie di mezzo. In un mercato competitivo ed efficiente come quello di oggi, dove ogni spiffero di vendita viene esplorato, pensare di combattere contro i colossi che mettono in campo l’artiglieria pesante usando la “passione” è a mio modo di vedere solamente ridicolo. Peggio, la “passione” diventa la scusa per l’inevitabile fallimento (tanto mica ci dovevo guadagnare ...).
* Tre, se consideriamo i forum come questo dove è evidente che di aspetti commerciali non ce ne sono, gli utenti sono pochi e di converso immagino che l'impegno da parte dei gestori non li costringa a prendere ferie da altre occupazioni.
Al contrario, è possibile che le preferenze dei possibili acquirenti possano influenzare le scelte tecniche e/o commerciali dei produttori?
Capitolo due: i piccoli produttori virtuosi.
Per me ci sono due categorie: gli Asaoka/Dufour che ascoltano il cliente, che sgancia dei bei soldi, e producono quello che effettivamente egli vuole riservandosi il vezzo, e ci mancherebbe altro, di non realizzare cose che interromperebbero la purezza del proprio pensiero. E questi non usano i social per vendere. Poi ci sono quelli che fanno il miracolo a 1000€ facendo i sondaggi sul forum, le dirette youtube e le campagne kickstarter. Quelli che non sono meteore devono migrare verso altri modelli perché alla fine questa cassa, da quanto la facciamo? 36 ovviamente, misura aurea. Anche se 38 sarebbe ottimale per chi non ha il polso da donna. Senza considerare che 42 ormai è sdoganato. E quelli abituati all’Egiziano dimensione sveglia. Quindi? Ne fai uno per dimensione? Impossibile. Poi si parte dallo sportivo braccialato ovviamente. Oppure dal diver. E un classicone alla Voutilainen no? Due etti di Submariner vogliamo non metterli?
Nessuno che lavori per guadagnare soldi può inseguire le platee dei media attuali e l'orologio medio è più facile che scontenti tutti piuttosto che prenda la maggioranza. “maschio, sportivo, benestante, appassionato di sport acquatici o di montagna o di motocross” su un forum (per esteso, un social) oggi identifica tutto e il contrario di tutto (la stessa query su Linkedin, tutt’altro rispetto al FB di riferimento, ti darebbe un bacino delle dimensioni di una città grande italiana). Per quello che trovi roba nella fascia 1000$. Roba economica per gente che ha la “collezione” da 50 PMW e che domani si dimentica del tuo prodotto e passa ad altro. Se vuoi fare roba buona non ti basta ordinare dal cinese una cassa fatta in qualche modo e coordinare lascamente una pletora di fornitori per assemblare 10 orologi uno diverso dall’altro. Perché nessun fornitore ti considera seriamente se ordini 10 lancette di 5 tipi differenti tra loro e non puoi farti 10 quadranti di colori differenti usando la bomboletta.
Sono lungo di nuovo, maledetta domenica.
Quindi si alla prima domanda, i forum/ecc… influenzano le scelte di acquisto e preferisco quelli che hanno il disclaimer in fondo, come la pubblicità di cui rappresentano una forma.
No alla seconda domanda, le scelte degli utenti non si ripercuotono su quello che fanno i produttori “veri”, solo su quelle di qualche hobbista o poco più. Molto più comodo per i produttori seguire o indirizzare i trend (o i megatrend).
** Grazie a questa discussione
http://www.orologico.info/index.php?topic=21548, che anticipava la tua sul tema ma non sul mezzo, ero arrivato a questa domanda (
http://www.orologico.info/index.php?topic=21548.msg368346#msg368346), dalla quale ho fatto partire un progetto, piccolo all’inizio, di analisi numerica su CH24. Ormai sono 5 anni di dati. Giusto per dirne una, all’epoca CH24 non aveva un proprio canale Youtube e nessun influencer (Jenni Elle è roba freschissima e il resto dei miracolati si occupava d’altro). I numeri dicono molte cose, in breve in linea con il primo dei tuoi due punti.