A scanso di equivoci è bene ricordare che leggi simili sono presenti in tutti i paesi civili e/ con una legislazione moderna. Non ho certezze sul fatto che gli orologi in generale e quelli da polso in particolare siano specificatamente tutelati, ma dubito fortemente che, nelle rispettive nazioni, sia lecito mettere all'asta e vendere all'estero, ad esempio il Poljot di Gagarin.
Si, ma questa tutela è un discorso che possono eventualmente affrontare i paesi che gli orologi li producono, come Svizzera, Germania, Giappone.
Ma per l'Italia quali dovrebbero essere gli orologi da tutelare come patrimonio artistico nazionale? I Locman?!
Sono sicuro che sapresti trovare altri esempi più calzanti, oltre a quelli che ho citatoio ovviamente. Ma se davvero verrà prodotto un Locman con calibro italiano OISA, magari in piccola serie numerata, essendo il primo orologio totalmente italiano del III millenio, si, io direi che dovrebbe essere tutelato. Non credi?
Alfredo,io per fortuna non ho mai avuto a che fare con il Ministero dei beni culturali
Mia moglie invece si,per lavoro,essendo una statale.
Primo,il livello dei funzionari e degli impiegati è a livello che definire bassissimo è fare loro un complimento
Secondo,sai qual'e' il solo modo per fare andare avanti delle pratiche?
Te lo lascio immaginare perché non posso scriverlo.
E non era una lotta del privato cittadino contro lo stato (che dovrebbe essere al servizio dei cittadini e non contro di essi) ma dello stato contro lo stato.
Se avremo occasione di conoscerci sarò felice di raccontarti come funzionano le cose.
Nell'ambito della mia attività professionale ho a che fare con diversi enti pubblici, in diverse regioni ed a diversi livelli (quindi anche con i funzionari ed i dipendenti che li animano), alcuni sono delle eccellenze, altri delle chiaviche (per diverse ragioni che anche io non intendo affronare pubblicamente e fidati: potrei scrivere non un libro ma un'enciclopedia), ho perfino aiutato un ente a "costringere" un altro ente a fare... il suo dovere! Ma nulla di tutto questo ha a che fare con lo scopo di un decreto ministeriale, che è l'argomento su cui ci stiamo confrontando e sul quale, lo ribadisco, non cerco consensi (o dinieghi), ma confronto, discettazione sui pro e contro.