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MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #15 il: Gennaio 05, 2022, 21:00:34 pm »
Il calibro è bello anche se noto rifiniture non troppo curate e forse qualche componente stampato e lucidato e basta.

Diciamo che possono fare di meglio nella cura del particolare.
Sono stati bravi nell'accostare componenti lucidi sopra qualche ponte perlage, con ruote di ottone e viti azzurrate. Un mio amico orologiaio avrebbe detto "è un movimento ruffiano", però come finiture siamo a livelli bassini.

Ma oltre a questo, in quali altre complicazioni si sono cimentati?
Avrò una visione retrograda, ma per me se non hanno prodotto almeno un orologio per ogni complicazione classica e magari anche un supercomplicato, non riesco a paragonarli con i grandi brand.

Amen.

Immagino tu abbia alta considerazione di Rolex, con tutti i perpetui/ripetizioni/tourbillon/pluricomplicati che ha progettato. :D
Federico

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #16 il: Gennaio 05, 2022, 21:04:45 pm »
Il calibro è bello anche se noto rifiniture non troppo curate e forse qualche componente stampato e lucidato e basta.

Diciamo che possono fare di meglio nella cura del particolare.
Sono stati bravi nell'accostare componenti lucidi sopra qualche ponte perlage, con ruote di ottone e viti azzurrate. Un mio amico orologiaio avrebbe detto "è un movimento ruffiano", però come finiture siamo a livelli bassini.

Ma oltre a questo, in quali altre complicazioni si sono cimentati?
Avrò una visione retrograda, ma per me se non hanno prodotto almeno un orologio per ogni complicazione classica e magari anche un supercomplicato, non riesco a paragonarli con i grandi brand.

Amen.

Immagino tu abbia alta considerazione di Rolex, con tutti i perpetui/ripetizioni/tourbillon/pluricomplicati che ha progettato. :D
Io ho un'alta considerazione di Rolex, non credere.
Nel loro ambito (sportivo) sono al top come prodotto industriale. Li considero poco in tutti gli altri ambiti.

Questi mi pare si vogliano proporre come prodotto di alta gamma, sicuramente ben oltre il semplice sportivo, quindi almeno che si confrontassero con le classiche complicazioni.
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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #17 il: Gennaio 05, 2022, 21:41:58 pm »
Il calibro di cui parliamo è questo:

https://quillandpad.com/2017/02/20/exclusive-the-agengraphe-by-agenhor-the-most-significant-chronograph-since-since-the-invention-of-the-chronograph/
















Si è parlato più volte qui sopra di quel calibro negli ultimi anni, se cerchi trovi materiale comprese queste stesse fotografie.
Per il resto confermo quello che dici rispetto al marchio Ming, da noi poco conosciuto ma in oriente molto apprezzato. A mio modo di vedere fa cose interessanti come questo orologio ed altri, ma la parte hard non è farina del loro sacco, di loro ci sono un design asiatico e tanto laser. Visto il battage pubblicitario su altri fora direi che spendono più in comunicazione che in R&D. Lì vedo più adatti al 17.01 da 1000€ che a prodotti da 30k. Mi sembrano il caso scuola di marchio costruito a tavolino che passa in 3 anni da garagista ad aspirante formula 1. Hanno un loro senso ma non ai prezzi dei mostri sacri, almeno alle nostre longitudini.
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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #18 il: Gennaio 05, 2022, 21:43:48 pm »
Non trovo giusto questo metro di paragone: tutti nasciamo nudi e poi ci evolviamo, chi meglio e chi no. E poi che significa che devono competere con i grandi brand? Con chi? Con IWC che incassava il 2892 o con Zenith che ha gettato nell'immondizia il Primero? O con Ebel che ora incassa i Sellita?

Ming è un'azienda che crede nelle piccole serie di orologi particolari, tecnicamente non banali (questo calibro sarà anche ruffiano, ma fesso non è) e creati in collaborazione con tecnici o marchi già affermati.

Mille volte meglio loro che Rolex, che fa gridare al miracolo per un Explorer con due colori cambiati.

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #19 il: Gennaio 05, 2022, 22:15:09 pm »
Non trovo giusto questo metro di paragone: tutti nasciamo nudi e poi ci evolviamo, chi meglio e chi no. E poi che significa che devono competere con i grandi brand? Con chi? Con IWC che incassava il 2892 o con Zenith che ha gettato nell'immondizia il Primero? O con Ebel che ora incassa i Sellita?

Ming è un'azienda che crede nelle piccole serie di orologi particolari, tecnicamente non banali (questo calibro sarà anche ruffiano, ma fesso non è) e creati in collaborazione con tecnici o marchi già affermati.

Mille volte meglio loro che Rolex, che fa gridare al miracolo per un Explorer con due colori cambiati.

Evoluzione è produrre un secolo di capolavori di fila. Questi in 3 anni nascono dal nulla e incassando roba non loro sparano in una fascia che non gli appartiene. Non puoi piantare due viti oggi e vincere il premio per il miglior champagne del mondo tra 2 anni. O, meglio, puoi farlo comprandolo.
Collaborazione con marchi affermati: quel calibro nasce per essere incassato da terzi e a tale scopo viene prodotto e venduto. È un po’ come dire che oggi ho collaborato con la Ferrero perché ho preso la Nutella al super. Riguardo al calibro comunque con me sfondi una porta aperta, ne ho scritto a suo tempo.
Io non ho scritto che devono competere coi grandi sono loro che l’hanno deciso prezzando oltre 30 k il loro chrono. Se fai una sportiva e la prezzi 1 milione di Euro non devi stupirti se ti paragonano alla Pagani che ha da tempo dimostrato che qualcosa lo sa fare con le sue gambe. E si, lo so che Pagani non si fa i motori…
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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #20 il: Gennaio 06, 2022, 00:53:40 am »
Non trovo giusto questo metro di paragone: tutti nasciamo nudi e poi ci evolviamo, chi meglio e chi no. E poi che significa che devono competere con i grandi brand? Con chi? Con IWC che incassava il 2892 o con Zenith che ha gettato nell'immondizia il Primero? O con Ebel che ora incassa i Sellita?

Ming è un'azienda che crede nelle piccole serie di orologi particolari, tecnicamente non banali (questo calibro sarà anche ruffiano, ma fesso non è) e creati in collaborazione con tecnici o marchi già affermati.

Mille volte meglio loro che Rolex, che fa gridare al miracolo per un Explorer con due colori cambiati.

Evoluzione è produrre un secolo di capolavori di fila. Questi in 3 anni nascono dal nulla e incassando roba non loro sparano in una fascia che non gli appartiene. Non puoi piantare due viti oggi e vincere il premio per il miglior champagne del mondo tra 2 anni. O, meglio, puoi farlo comprandolo.
Collaborazione con marchi affermati: quel calibro nasce per essere incassato da terzi e a tale scopo viene prodotto e venduto. È un po’ come dire che oggi ho collaborato con la Ferrero perché ho preso la Nutella al super. Riguardo al calibro comunque con me sfondi una porta aperta, ne ho scritto a suo tempo.
Io non ho scritto che devono competere coi grandi sono loro che l’hanno deciso prezzando oltre 30 k il loro chrono. Se fai una sportiva e la prezzi 1 milione di Euro non devi stupirti se ti paragonano alla Pagani che ha da tempo dimostrato che qualcosa lo sa fare con le sue gambe. E si, lo so che Pagani non si fa i motori…
Ragazzi, ma poi leggete quello che scrivete? Ma che razza di paragoni assurdi fate? Paragoniamo l'industria meccanica con l'agricoltura? Ma che senso ha?
Io ho scritto che Ming nasce con un preciso scopo ed un preciso target e credo che siano abbastanza intelligenti, diciamo leggermente al di sopra dei primati delle foreste della Thailandia, per capire che non potevano fare concorrenza a Rolex, Omega e nemmeno Titoni (che ha un suo calibro proprietario, nel caso non lo sapeste), quindi hanno un altro target.
Hanno preso un calibro sul mercato, esattamente come hanno fatto centinaia di altre osannate maison ed hanno realizzato il loro prodotto, secondo i loro target e per il loro mercato. Poi non capisco: se Ludovico Oechslin fa un orologio con il suo nome è un miracolo, se lo fa con un il marchio Ming (e lo ha fatto) allora è una schifezza ecc.ecc..

E non competono nemmeno come prezzo, che è di un quarto più basso del diretto competitor, cioè Singer, che costa 45.000 franchi invece di 35.000.
Francamente non capisco perchè si debbano sempre trattare certe novità con sufficienza, senza interrogarsi sulla reale posizione del prodotto dal punto di vista tecnico e commerciale, ma basandosi solo sulle proprie errate convinzioni (e sono errate per forza, dato che l'azienda rimane sul mercato, realizza i suoi target e continua ad alzare l'asticella tecnica della sua offerta).

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #21 il: Gennaio 06, 2022, 00:59:20 am »
Evoluzione è produrre un secolo di capolavori di fila.
Se un secolo di capolavori di fila ti fanno arrivare al tiffani, al canopo, al bacco o all'acquanautilo, allora mille, centomila volte meglio un Ming.

Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #22 il: Gennaio 06, 2022, 09:39:12 am »
Non trovo giusto questo metro di paragone: tutti nasciamo nudi e poi ci evolviamo, chi meglio e chi no. E poi che significa che devono competere con i grandi brand? Con chi? Con IWC che incassava il 2892 o con Zenith che ha gettato nell'immondizia il Primero? O con Ebel che ora incassa i Sellita?

Ming è un'azienda che crede nelle piccole serie di orologi particolari, tecnicamente non banali (questo calibro sarà anche ruffiano, ma fesso non è) e creati in collaborazione con tecnici o marchi già affermati.

Mille volte meglio loro che Rolex, che fa gridare al miracolo per un Explorer con due colori cambiati.

Evoluzione è produrre un secolo di capolavori di fila. Questi in 3 anni nascono dal nulla e incassando roba non loro sparano in una fascia che non gli appartiene. Non puoi piantare due viti oggi e vincere il premio per il miglior champagne del mondo tra 2 anni. O, meglio, puoi farlo comprandolo.
Collaborazione con marchi affermati: quel calibro nasce per essere incassato da terzi e a tale scopo viene prodotto e venduto. È un po’ come dire che oggi ho collaborato con la Ferrero perché ho preso la Nutella al super. Riguardo al calibro comunque con me sfondi una porta aperta, ne ho scritto a suo tempo.
Io non ho scritto che devono competere coi grandi sono loro che l’hanno deciso prezzando oltre 30 k il loro chrono. Se fai una sportiva e la prezzi 1 milione di Euro non devi stupirti se ti paragonano alla Pagani che ha da tempo dimostrato che qualcosa lo sa fare con le sue gambe. E si, lo so che Pagani non si fa i motori…

La penso esattamente come te e non avrei saputo dirlo meglio.
Aggiungo che per me non ne venderanno uno.
A1/2k potevano anche essere simpatici e sfiziosi, ma un Ming a 35k... ma non scherziamo dai.
Ancora un brand che nasce per essere relativamente economico e poi d'improvviso sforna pezzi a quattro zeri.
A mio modo di vedere è un modo di procedere e di tentare di evolvere sbagliato e controproducente per l'immagine percepita del marchio.
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #23 il: Gennaio 06, 2022, 12:07:42 pm »
Per me, tra i 15k e i 35k, c’era una forchetta di prezzi, sulla quale si poteva prendere una decisione diversa.
La cassa è acciaio e non oro bianco e non costerà a Ming più di qualche centinaio di euro per farsela realizzare. Il movimento immagino invece che possa rappresentare una spesa importante per loro, ma se lo hanno scelto, avranno avuto qualche motivo.
Comunque oggetto bellissimo che se piazzato, ad esempio, al prezzo di un Daytona, iniziava a essere davvero un’alternativa per palati fini.
Il rischio è di vendere i primi cinque a prezzo pieno a qualche milionario annoiato e poi finire attuando la politica degli sconti.

Poi magari mi smentiscono e i Ming diventano i nuovi Kurono, ricercatissimi dai collezionist.
Federico

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #24 il: Gennaio 06, 2022, 12:46:28 pm »
Cerco di spiegare il mio punto di vista.

L'orologeria è un mondo fatto di contenuti, stile e storia. Se un nuovo brand vuole imporsi tra i grandi (ma anche tra quelli un pò meno grandi) non ha alternative o scorciatoie, non basta qualche effetto speciale condito da un buon marketing.

Prendiamo ad esempio F.P.Journe.
Possiamo senz'altro dire che ha impiegato almeno una ventina d'anni per arrivare ai vertici, che se vogliamo è anche un tempo relativamente breve in un settore che conta secoli di storia.
Però come ci è arrivato?
Molti contenuti (tra cui interpretazioni inedite), stile personale ed adesso anche storia scritta con pezzi superbi.
Ah... poi non è che è partito sparando subito prezzi con il bazooka. Un Bleu nel 2013 quando volevo comprarlo io, costava 14.000€.

Trovo difficile che questi Ming (perlomeno questo modello) faccia breccia.
A chi è rivolto?
Sicuramente i "ricchi", quelli che non hanno problemi di prezzo, guardano altro perchè come contenuti siamo lontani dai crono top. Quando devono spendere 35k per questo credo che preferiscano spendere il doppio (od il triplo) per un Patek, Lange, Vacheron, ecc...

Dall'altro canto, un appassionato meno ricco ed attento al prezzo, per spendere 35k per un brand sconosciuto deve riconoscergli un Q/P enormemente superiore ai soliti noti.
Cioè se con 35K ci prendo un crono con caratteristiche, rifiniture, qualità pari ad un Patek o Lange posso farci un pensiero, altrimenti manco morto lo piglierei.

In definitiva, non riesco a trovargli un target a questo Ming......
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2022, 12:48:24 pm da S.M. »
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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #25 il: Gennaio 06, 2022, 13:17:39 pm »
Credo che sia inutile continuare a elaborare spiegazioni complicate, citando storie irripetibili, di epoche lontane (per un mercato la cui evoluzione è velocissima, più che in altri settori) e comunque di aziende che avevano ed hanno un target diverso da quella di cui stiamo parlando, ovvero pensando di poter applicare il proprio personale metodo di valutazione a tutto il resto del mondo.

Questo cronografo non arriva dopo aver presentato e venduto orologetti in plastica da 100€, ma è un ulteriore passo avanti dopo altre serie realizzate in collaborazione con altri marchi blasonati e famosi. L'ho scritto, l'ho ripetuto, ma continuate a fare finta di non vederlo. Discettate di evoluzione, di millemila secoli di storia, ma se poi Ming realizza un paio di modelli in collaborazione con una storica maison svizzera fanno schifo lo stesso e perchè non c'è la storia, e perchè non c'è il blasone (quale blasone, se perfino il fondatore di AHCI si è venduto il nome?) e perchè uno non spenderebbe mai tanti soldi per questi qui (Uno chi? Se tutto il resto della produzione è sold out??). Peraltro è del tutto evidente che il suo target è fatto di acquirenti che non sono SOLO RICCHI, ma che conoscono i partner di cui si sono serviti e che sanno apprezzare un prodotto diverso dai soliti svizzeri blasonati che ripetono la stessa cassa e gli stessi quadranti da 50 anni, con pochissime variazioni, o che fanno pagare un 2824 con cassa in acciaio migliaia di euri.


Che il progetto, il design o ogni altro aspetto non vi piaccia è legittimo, figuriamoci, ma sparare a casaccio senza nemmeno aver letto quello che si scrive è snobismo allo stato puro. Ci si lamenta degli ignoranti che spendono bei soldoni per pezzi di acciaio che hanno solo un marchio sul quadrante ma poi si disprezzano gli orologi che hanno i contenuti ma non il marchio "che si è evoluto in secoli di storia" (per vendere il canopo).
La verità è che certi commenti, come spesso accade in questo forum, lo ripeto, sono informati dallo snobismo allo stato puro, condito con una certa sufficienza che impedisce di cogliere le informazioni su un marchio diverso da quelli che avete deciso di premiare e che pure vi sono state date. Probabilmente questo è anche uno dei motivi per cui molti utenti si sono stancati di frequentare questa piazza virtuale.
E sia chiaro, di Ming non me ne frega niente, figuriamoci! Ho passato gli utlimi due anni a cercare e comprare orologi di venti anni or sono!!E' l'atteggiamento che è sbagliato. Totalmente sbagliato.







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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #26 il: Gennaio 06, 2022, 13:47:57 pm »
Non c'è bisogno di arrabbiarsi, e non è vero che non gli si riconoscono qualità a questo cronografo (perlomeno io).

Dal mio primo intervento ho sempre scritto che il movimento è notevole, un buon colpo d'occhio su una meccanica nuova, bella, che però non presenta quelle lavorazioni che caratterizzano i calibri di alto lignaggio. Ho anche detto che ci vogliono esempi come questo per dare una scossa al settore.

Senza tirarla troppo per le lunghe, se lo avessero proposto a 10-12K sarebbe stato un ottimo orologio e, lasciatelo dire, un buon modo di presentarsi agli appassionati. Ti sembrano pochi 12k per un chrono con marchio sconosciuto?
Ma sparare subito 35k è un errore.

Quello che i pezzi che producono vanno a ruba non è altro che una ulteriore trovata di marketing secondo me.
Primo perchè è difficile sapere se è vero, secondo non si conoscono i numeri. Se ne producono 100 e li vendono tutti (a che prezzo poi?) non deve spostare di una virgola il giudizio di un appassionato erudito altrimenti saremmo come le pecore che vanno dove va il gregge. Lo abbiamo sempre detto per Lolex, vogliamo rinnegarlo per Ming?

E comunque, IO non ne ho mai visto uno. 
« Ultima modifica: Gennaio 06, 2022, 13:49:29 pm da S.M. »
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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #27 il: Gennaio 06, 2022, 14:24:41 pm »
se lascia a bocca aperta nell'immediato,successivamente si può solo chiedere un TSO
al progettista.
uno degli intenti era quello di evitare il saltino della lancetta all'innesto del crono tipico degli innesti orizzontali.
ha progettato un orizzontale a frizione,brutto come un verticale;
con 2 ruote intermedie,una ruota di rinvio a tre elementi
che trasmette il moto alla ruota centrale attraverso un disco che funge da frizione.
una macchina energivora dove si sommano i difetti delle 2 soluzioni tradizionali.

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #28 il: Gennaio 06, 2022, 14:35:12 pm »
se lascia a bocca aperta nell'immediato,successivamente si può solo chiedere un TSO
al progettista.
uno degli intenti era quello di evitare il saltino della lancetta all'innesto del crono tipico degli innesti orizzontali.
ha progettato un orizzontale a frizione,brutto come un verticale;
con 2 ruote intermedie,una ruota di rinvio a tre elementi
che trasmette il moto alla ruota centrale attraverso un disco che funge da frizione.
una macchina energivora dove si sommano i difetti delle 2 soluzioni tradizionali.

Faccio outing: io amo questo uomo qua!

Quando parla lui, per me è sentenza.
È riuscito a farmi fare schifo questo cronografo!! :)
Federico

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #29 il: Gennaio 06, 2022, 14:40:50 pm »
se lascia a bocca aperta nell'immediato,successivamente si può solo chiedere un TSO
al progettista.
uno degli intenti era quello di evitare il saltino della lancetta all'innesto del crono tipico degli innesti orizzontali.
ha progettato un orizzontale a frizione,brutto come un verticale;
con 2 ruote intermedie,una ruota di rinvio a tre elementi
che trasmette il moto alla ruota centrale attraverso un disco che funge da frizione.
una macchina energivora dove si sommano i difetti delle 2 soluzioni tradizionali.

Faccio outing: io amo questo uomo qua!

Quando parla lui, per me è sentenza.
È riuscito a farmi fare schifo questo cronografo!! :)

ho tralasciato che lo può riparare solo chi lo ha assemblato,
perchè siete abbastanza scafati da vederlo da soli che non è una macchina normale.