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MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE

S.M.

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #30 il: Gennaio 06, 2022, 14:57:06 pm »
Se lo dice Fabri….

A questo punto viene ridimensionato anche l’aspetto tecnico.

Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #31 il: Gennaio 06, 2022, 15:12:33 pm »
non è che io sia la bocca della verità.
ma è evidente che il sistema è troppo complesso per il difetto che va ad ovviare.
oltretutto non è a consumo di energia gratis come sui verticali e nemmeno paga l'occhio
come la bascula dell'orizzontale a cui siamo abituati.

fansie

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #32 il: Gennaio 06, 2022, 15:13:38 pm »
Il calibro di cui parliamo è questo:

https://quillandpad.com/2017/02/20/exclusive-the-agengraphe-by-agenhor-the-most-significant-chronograph-since-since-the-invention-of-the-chronograph/
















Si è parlato più volte qui sopra di quel calibro negli ultimi anni, se cerchi trovi materiale comprese queste stesse fotografie.
Per il resto confermo quello che dici rispetto al marchio Ming, da noi poco conosciuto ma in oriente molto apprezzato. A mio modo di vedere fa cose interessanti come questo orologio ed altri, ma la parte hard non è farina del loro sacco, di loro ci sono un design asiatico e tanto laser. Visto il battage pubblicitario su altri fora direi che spendono più in comunicazione che in R&D. Lì vedo più adatti al 17.01 da 1000€ che a prodotti da 30k. Mi sembrano il caso scuola di marchio costruito a tavolino che passa in 3 anni da garagista ad aspirante formula 1. Hanno un loro senso ma non ai prezzi dei mostri sacri, almeno alle nostre longitudini.

Mi ero perso questo intervento. Che per me è condivisibile.
Federico

fansie

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #33 il: Gennaio 06, 2022, 15:14:59 pm »
non è che io sia la bocca della verità.
ma è evidente che il sistema è troppo complesso per il difetto che va ad ovviare.
oltretutto non è a consumo di energia gratis come sui verticali e nemmeno paga l'occhio
come la bascula dell'orizzontale a cui siamo abituati.

Però Fabri l’occhio è appagato da tutti quei ponti, tutti quei rubini e le viti azzurrate. All’occhio, non è malvagio. Secondo me.
Federico

tick

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #34 il: Gennaio 06, 2022, 16:26:02 pm »
Se lo dice Fabri….

A questo punto viene ridimensionato anche l’aspetto tecnico.

D’altronde costa solo come un Duometre in oro, di quella antica e sopravvalutata JLC. O come un Principia di Gronefeld. O come dei chrono Breguet. O come i Da Vinci crono perpetui in oro. O come un VC Harmony. O un crono Breguet. O per restare nel mondo di Instagram dove sono di casa i Ming un buon mucchio di Offshore.
Direi che dovremmo apprezzare di più queste novità a buon prezzo, hanno un target dicono.
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SoloMeccanico

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #35 il: Gennaio 06, 2022, 16:39:56 pm »
Se lo dice Fabri….

A questo punto viene ridimensionato anche l’aspetto tecnico.

D’altronde costa solo come un Duometre in oro, di quella antica e sopravvalutata JLC. O come un Principia di Gronefeld. O come dei chrono Breguet. O come i Da Vinci crono perpetui in oro. O come un VC Harmony. O un crono Breguet. O per restare nel mondo di Instagram dove sono di casa i Ming un buon mucchio di Offshore.
Direi che dovremmo apprezzare di più queste novità a buon prezzo, hanno un target dicono.
Ecco, la zamp(in)ata dello snob.
Ming presenta i suoi orologi e li vende, tutti, questo è quanto. Alle volte sembra che siate invidiosi....

Errol

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #36 il: Gennaio 06, 2022, 17:44:15 pm »
Negli anni ho letto molte critiche alle varie forme della ruota a colonne, quella di questo calibro penso sia una delle più brutte .
Classico calibro pensato e “ colorato “ per fare scena.
Per me Ming resta il nemico di Flash Gordon
        

fabri5.5

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #37 il: Gennaio 06, 2022, 21:54:58 pm »
non è che io sia la bocca della verità.
ma è evidente che il sistema è troppo complesso per il difetto che va ad ovviare.
oltretutto non è a consumo di energia gratis come sui verticali e nemmeno paga l'occhio
come la bascula dell'orizzontale a cui siamo abituati.

Però Fabri l’occhio è appagato da tutti quei ponti, tutti quei rubini e le viti azzurrate. All’occhio, non è malvagio. Secondo me.

a me pare un disastro dove occorre il libretto delle istruzioni per capire come possa funzionare.
posso spendere due parole buone;
è un lavoro di micromeccanica veramente notevole,
se prendiamo per riferimento l'amata regina delle complicazioni:
la Ripetizione,
questa impallidisce rispetto a questo cronografo.
aperta la strada,se ne vedranno in futuro di ancor più complicati.
alla fine chi premiamo,il progettista o chi ha sviluppato il programma
che ha permesso al progettista di realizzarlo?

non è meglio un cronografo classico con tutti i suoi difetti?

« Ultima modifica: Gennaio 06, 2022, 21:58:50 pm da fabri5.5 »

S.M.

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #38 il: Gennaio 07, 2022, 08:45:56 am »
Questa è la conferma, qualora servisse, che OGGI con i mezzi moderni che abbiamo, non è poi così difficile progettare e realizzare un movimento da zero, anche molto complicato.

Andando off topic, questo ci deve far riflettere su cosa dovrebbero fare le case serie investendo una minima parte degli enormi proventi e che invece continuano a propinarci i soliti calibri in orologi sempre più costosi con guadagni indecenti.

In questa ottica, alla fine della fiera, io sono propenso a promuovere iniziative come quelle di Ming, a patto però che i prezzi siano commisurati.
Se assistessimo alla nascita di sempre maggiori nuovi brand con movimenti inediti, magari per qualche verso pure discutibili, forse ci sarebbe la possibilità di risvegliare l'orgoglio dei marchi più antichi.

Chissà......     
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fansie

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #39 il: Gennaio 07, 2022, 09:41:41 am »
Quel Lange & Heyne postato per Fabri, per me sarebbe importabile: 44 x 12,5 di spessore. Se ci sommi quelle anse che sembrano grandicelle, diventa enorme. Tra l’altro, ora che ci penso, non ne ho mai visti ne’ in negozio, ne’ in vendita sulla piattaforma quei Lang & Heyne.
Federico

Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #40 il: Gennaio 07, 2022, 09:52:51 am »
Quel Lange & Heyne postato per Fabri, per me sarebbe importabile: 44 x 12,5 di spessore. Se ci sommi quelle anse che sembrano grandicelle, diventa enorme. Tra l’altro, ora che ci penso, non ne ho mai visti ne’ in negozio, ne’ in vendita sulla piattaforma quei Lang & Heyne.

Credo che fabri lo abbia postato solo per evidenziare un calibro con innesto orizzontale nella sua bellezza volendolo confrontare con un altro, si più complesso, ma anche più bruttino o se vogliamo un pò troppo contorto e fuori dagli schemi classici, sia in estetica, sia in complessità meccanica fine a se stessa.
(ed anche difficile in chiave futura per le revisioni/riparazioni)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #41 il: Gennaio 07, 2022, 10:41:50 am »
Cerco di spiegare il mio punto di vista.

L'orologeria è un mondo fatto di contenuti, stile e storia. Se un nuovo brand vuole imporsi tra i grandi (ma anche tra quelli un pò meno grandi) non ha alternative o scorciatoie, non basta qualche effetto speciale condito da un buon marketing.

Prendiamo ad esempio F.P.Journe.
Possiamo senz'altro dire che ha impiegato almeno una ventina d'anni per arrivare ai vertici, che se vogliamo è anche un tempo relativamente breve in un settore che conta secoli di storia.
Però come ci è arrivato?
Molti contenuti (tra cui interpretazioni inedite), stile personale ed adesso anche storia scritta con pezzi superbi.
Ah... poi non è che è partito sparando subito prezzi con il bazooka. Un Bleu nel 2013 quando volevo comprarlo io, costava 14.000€.

Trovo difficile che questi Ming (perlomeno questo modello) faccia breccia.
A chi è rivolto?
Sicuramente i "ricchi", quelli che non hanno problemi di prezzo, guardano altro perchè come contenuti siamo lontani dai crono top. Quando devono spendere 35k per questo credo che preferiscano spendere il doppio (od il triplo) per un Patek, Lange, Vacheron, ecc...

Dall'altro canto, un appassionato meno ricco ed attento al prezzo, per spendere 35k per un brand sconosciuto deve riconoscergli un Q/P enormemente superiore ai soliti noti.
Cioè se con 35K ci prendo un crono con caratteristiche, rifiniture, qualità pari ad un Patek o Lange posso farci un pensiero, altrimenti manco morto lo piglierei.

In definitiva, non riesco a trovargli un target a questo Ming......

Esattamente, anche a mio avviso manca il target a cui si rivolge o quantomeno non è definito e quando mancano alcuni elementi il mercato ti schiaccia.
Poi io penso anche che un marchio non può nascere come costruttore di orologi di fascia bassa o medio-bassa ed improvvisamente, perché su un modello particolare incassa l'Agengraphe, diventa un marchio del lusso che si piazza più in alto.
Non ne comprendo la politica, ne l'interesse che dovrebbe suscitare nel pubblico questo genere di mossa.
Non è che Journe, (che pure sono decenni che fa orologi), si è partiti da una fascia bassa per ritrovarsi dov'è ora.
I suoi orologi avendo idee e contenuti costavano già abbastanza nei modelli base, abbastanza da piazzarlo in fascia alta(poi ora sono inavvicinabili e vabbè...), solo così ti costruisci un nome, una solidità ed una credibilità nel tempo, facendo capire già chi sei ai tuoi esordi.
Se Ming farà anche in minima parte un percorso tale da essere apprezzata e valorizzata dal mercato come ha fatto Journe, sono pronto a ricredermi ed a scusarmi pubblicamente per la cantonata presa, ma ne dubito fortemente...
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
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-Samuel Johnson-

fansie

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #42 il: Gennaio 07, 2022, 11:09:13 am »
Esatto.
Che poi per spendere quella cifra enorme, lo prendo in oro.
Sono andato a vedere quanto costa il Faberge in oro, siamo lì come prezzo…
Federico

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Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #43 il: Gennaio 07, 2022, 13:53:56 pm »
Quel Lange & Heyne postato per Fabri, per me sarebbe importabile: 44 x 12,5 di spessore. Se ci sommi quelle anse che sembrano grandicelle, diventa enorme. Tra l’altro, ora che ci penso, non ne ho mai visti ne’ in negozio, ne’ in vendita sulla piattaforma quei Lang & Heyne.

Credo che fabri lo abbia postato solo per evidenziare un calibro con innesto orizzontale nella sua bellezza volendolo confrontare con un altro, si più complesso, ma anche più bruttino o se vogliamo un pò troppo contorto e fuori dagli schemi classici, sia in estetica, sia in complessità meccanica fine a se stessa.
(ed anche difficile in chiave futura per le revisioni/riparazioni)

esatto,era solo un esempio dove il minimal è più appagante del troppo.


Re:MING 20.01 SERIES 2 AGENGRAPHE
« Risposta #44 il: Gennaio 07, 2022, 14:37:46 pm »

Parto dalla fine: Ming ormai è un marchio famoso e con un suo seguito, prova ne sia che suoi modelli di secondo polso sono piuttosto rari da trovare, quindi credo che non debba più dimostrare alcunchè.


Questo è quello che emerge dalle tue affermazioni iniziali
1) E' un marchio famoso e con un suo seguito.
2) I modelli nel secondo polso sono piuttosto rari da trovare.
3) Il marchio sul mercato non deve più dimostrare alcunché.

Se escludiamo l'oggetto del topic, con queste frasi sembra che tu stia parlando di Daniel Roth, di Journe o di Dufour...

Forse alcuni giudizi o tue affermazioni a volte (a me) danno l'impressione di essere un tantino eccessive in lusinghe nei confronti di alcuni brand.
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