Parto dalla fine: Ming ormai è un marchio famoso e con un suo seguito, prova ne sia che suoi modelli di secondo polso sono piuttosto rari da trovare, quindi credo che non debba più dimostrare alcunchè.
Questo è quello che emerge dalle tue affermazioni iniziali
1) E' un marchio famoso e con un suo seguito.
2) I modelli nel secondo polso sono piuttosto rari da trovare.
3) Il marchio sul mercato non deve più dimostrare alcunché.
Se escludiamo l'oggetto del topic, con queste frasi sembra che tu stia parlando di Daniel Roth, di Journe o di Dufour...
Forse alcuni giudizi o tue affermazioni a volte (a me) danno l'impressione di essere un tantino eccessive in lusinghe nei confronti di alcuni brand.
No, io credo che la questione sia un'altra.
Noi (io sono il primo, se ricordate cosa posseggo e cosa sto comprando, basta cercare SoloMeccanico su Instagram), concepiamo l'orologio e le sue complicazioni in un certo modo, oggi (gennaio 2022) le cose sono cambiate.
Cerco di spiegarmi: io per divertirmi potrei accontentarmi di una A112 Abarth: peso leggero, motore potente (vabbè, diciamo potente per una A112) 5 marce, stop! niente abs, niente airbag, niente di niente: se sei bravo ti diverti, se non sei bravo crepi alla prima curva, vittima di un sottosterzo di dimensioni geologiche o perchè ti ribalti una ventina di volte. Oggi il ragazzotto che si vuole divertire non si accontenta di meno di un'automobile con 60 tipi di software di gestione diversi, iperconnessa, con le luci fluo sul battitacco ecc.; se poi è anche potente, meglio, ma fino a un certo punto, perchè il babbo può sempre castrarti la centralina con una
app sul suo
cell.
Ieri si comprava un orologio con il FP21 o il Piaget P9 e si gridava al miracolo (GIUSTAMENTE, tanto per essere chiari!), oggi il pubblico vuole calibri come questo, che si, sono progettati con il calcolatore, che si, sono forse inutilmente complicati e che si, fanno più o meno quello che faceva un Landeron, ma oggi va così. Oggi, tanto per dire, Omega sulla stessa linea di orologi monta due calibri diversi, uno più grande dell'altro, per evitare l'effetto ciambella dovuto alla data accentrata! Oggi il lusso è questo e la tecnica è un calibro come questo Agengraphe. Oggi il lusso è anche comprare un orologio progettato in Thailandia, i cui ideatori hanno avuto l'umiltà di comprendere che se si vuole realizzare un buon prodotto bisogna attingere alla tecnologia europea, esattamente come ha fatto Elshan Tang, della singaporiana Zelos, ed entrambi hanno avuto ed hanno un successo che molte ultramillenarie maison europee, ormai quasi tutte svendutesi al miliardario arabo di turno, invidiano da star male.
D'altra parte, quando si nasce nel nuovo millennio, quando si propongo oggetti dal design contemporaneo (ed universalmente apprezzato), cosa avrebbero dovuto fare, cercare un lotto di valjoux 72 da ripulire ed incassare? Sarei stato il primo a premere il pulsante per far partire una salva di missili
Tomahawk verso il loro capannone!
Allora, non vedere tutto questo, discettare di quanti usati si trovano su ch24, fare paragoni con aziende che hanno UN'ALTRA filosofia costruttiva ed altri obiettivi commerciali, a mio avviso, nasconde (male) un certo snobismo.
Infine: a mio avviso è meglio, mille volte meglio Ming, che cerca di alzare l'asticella delle sue proposte che un Vianney Halter che si sputtana (scusate il termine) per far vendere qualche ETA 2824 in più a L. Erard con questa schifezza:
#mingwatches #zelos #louiserard