Erano i primi anni '70, si pensava che la precisione corresse sulle ali della velocità.......
Dopo l'El Primero a 36.000alt./h in molti correvano dietro all'alta frequenza ed Eta ha pensato bene di proporre un suo calibro solo tempo che funzionasse a 36.000 alt/h.
Di fatto la differenza tra il più vecchio 2824 ed il 2826 era solo quella.
2824 che è superato dal supercollaudato e omnipresente 2892......
Credo di essere uno dei pochi che preferisce il 2824 al 2892.
Perché preferisci 2824 a 2892? A me parrebbero del tutto similari. I 2892 moderni vanno benissimo. Unico pregio del 2892 rispetto al 2824 semmai, per me, il minor spessore.
Il 2824 ha un progetto che ha funzionato da subito e non ha mai manifestato problemi progettuali, il 2892 prima della versione A2 era un disastro sulla ricarica, il rotore funzionava male per via di un progetto non eccelso, per non stravolgere tutto Eta è corsa ai ripari modificando alcuni componenti e fornendo agli orologiai un kit per la sostituzione dei vecchi componenti con i nuovi.
Questo si traduce che se compriamo un usato con un 2892 bisogna stare attenti all'anno di produzione e se tale modifica è stata effettuata nel caso in cui il calibro fosse datato, pena un malfunzionamento della ricarica.
La differenza di spessore per me su questi due calibri conta quasi 0, perchè se anche il minor spessore del 2892 risulta un pò più agevole ad ospitare piastre tipo DD o a trasformarlo in un 2894(modulo crono Eta) o ad inserire una piastra Kelek, sinceramente in tal senso non ne ho alcuna attrattiva e credo che negli orologi di oggi(da 40mm in su) quei 0.9mm di differenza contino davvero poco.
Ultimo ma non ultimo, su molti orologi di oggi i calibri, anche se di ordinaria qualità ed industrialissimi, sono quasi sempre a vista e quando rifiniti un pò meglio, sul 2824 è possibile vedere qualcosa (per i clienti che apprezzano), sul 2892 a parte il rotore non si vede quasi nulla.