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Quale futuro per Longines?

jet

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #30 il: Aprile 06, 2022, 21:09:53 pm »
Non ho capito se sono una alternativa a Rolex perchè si chiamano Tudor o perchè gli somigliano?

perché lo stesso brand, nelle pubblicità dell'epoca , si proponeva spesso come Tudor by Rolex, utilizzava il medesimo design, dichiarava di utilizzare le casse oyster della Rolex, insomma si proponeva come un brand collegato alla Rolex ma più economico. Non era un mistero .
https://www.adpatina.com/tudor
gli orologi sono solo meccanici... se il problema è sapere l'ora, basta il telefono

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #31 il: Aprile 07, 2022, 09:14:07 am »
Tornando all'oggetto della discussione, nella presentazione del suo nuovo Aquaracer Professional 1000 Superdiver, Tag Heuer (che fa parte del gruppo LVMH), pone l'accento sul nuovo calibro automatico con 70 ore di riserva di carica, calibro che viene prodotto da Kenissi (che quindi, essendo arrivata a fornire almeno tre marchi diversi, sta rapidamente lavorando per abbattere i costi dei suoi calibri).
Evidentemente gli esperti di marketing di Tag hanno fatto le mie stesse considerazioni: per vendere un orologio da 6.300 non basta la fuffa, ci vuole un valore aggiunto! Valore aggiunto dato da un calibro dedicato, che possono spacciare per "manifattura" e che nella percezione del cliente costa molto di più di un banale Sellita, come quello usato per gli Aquaracer "normali".

Per cui la domanda sorge spontanea: che aspetta Longines (o chi per essa) a fare altrettanto?











jet

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #32 il: Aprile 07, 2022, 09:23:05 am »
Tornando all'oggetto della discussione, nella presentazione del suo nuovo Aquaracer Professional 1000 Superdiver, Tag Heuer (che fa parte del gruppo LVMH), pone l'accento sul nuovo calibro automatico con 70 ore di riserva di carica, calibro che viene prodotto da Kenissi (che quindi, essendo arrivata a fornire almeno tre marchi diversi, sta rapidamente lavorando per abbattere i costi dei suoi calibri).
Evidentemente gli esperti di marketing di Tag hanno fatto le mie stesse considerazioni: per vendere un orologio da 6.300 non basta la fuffa, ci vuole un valore aggiunto! Valore aggiunto dato da un calibro dedicato, che possono spacciare per "manifattura" e che nella percezione del cliente costa molto di più di un banale Sellita, come quello usato per gli Aquaracer "normali".


Per cui la domanda sorge spontanea: che aspetta Longines (o chi per essa) a fare altrettanto?


perdonate l'ignoranza, ma qul'è la differenza tra un calibro prodotto da Kenissi (quindi un terzo) e utilizzato in un tag heuer, e un calibro prodotto da ETA (quindi un terzo) e utilizzato su un longines? perchè uno è manifattura e l'altro no? anche i calibri che ETA fa per Longines sono personalzzati. Non capisco la differenza (ma è una mia lacuna)
(scusate le modifiche ma non riesco a staccare la citazione dal mio commento)  :'(


« Ultima modifica: Aprile 07, 2022, 09:25:56 am da jet »
gli orologi sono solo meccanici... se il problema è sapere l'ora, basta il telefono

e.m.

Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #33 il: Aprile 07, 2022, 14:10:25 pm »
Alfredo perdonami ma secondo te il popolo che compra orologi sa cosa sia un calibro?O un bariletto o un bilancere?
Spesso non lo sa neanche il concessionario che li vende.

jet

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #34 il: Aprile 07, 2022, 14:56:11 pm »
ecco, questo è un discorso interessante. Spesso chi vende orologi, non sa niente di orologi. Li vende come si vende un bracciale o un paio di orecchini. Forse i brand di un certo livello, prima di autorizzare un concessionario, dovrebbero pretendere delle referenze da parte del negoziante, e per referenze intendo che il titolare possa documentare delle conoscenze minime della meccanica e del funzionamento degli orologi, quanto meno per una consolidata esperienza nel settore. Probabilmente ai brand non interessa, gli basta vendere, però un venditore che conosce i meccanismi, può anche farli apprezzare ai clienti, aumentando la consapevolezza e la soddisfazione di chi compra. Ovviamente ci sono anche rivenditori prestigiosi, però spesso nei negozi (intendo le gioiellerie) non ci sono addetti alla vendita particolarmente preparati.
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S.M.

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #35 il: Aprile 07, 2022, 20:28:33 pm »
Io sono dell'opinione che se in Longines decidessero di "scendere in campo" lo dovrebbero fare seriamente.

Usare dei mediocri calibri di manifattura per giustificare prezzi doppi ha poco senso. Perderebbero molto nella fascia di clientela entry-level e attirerebbero pochi clienti magari un pò più attenti.
Meglio fare due o tre modelli veramente top con movimenti adeguati (e nei cronografi hanno la storia dalla loro) che  facciano da traino al marchio facendolo risalire di considerazione.

Non è una strada rapida ne economica, ma se si semina bene i frutti non tardano ad arrivare.

Dire "manifattura" non basta.   
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #36 il: Aprile 07, 2022, 22:06:28 pm »
Ermanno, Jet e S.M.: sappiate che io ritengo che abbiate ragione, per i rispettivi interventi.
Ho perso il conto delle volte che ho corretto un venditore anche di fronte ad una palese evidenza dei fatti (e di certo non tornerò mai più da loro).
Però parto dall'intervento di S.M. per rialliacciarmi al nuovo modello di Aquaracer, perdonate quindi la mancanza di modestia, ma Tag Heuer ha fatto suo il mio ragionamento: manifattura uguale valore aggiunto.
Non c'è assolutamente nulla di fatto a mano, questo lo sanno tutti, anche i meno esperti, ma sopra una certa soglia di prezzo DEVI darmi ANCHE un calibro dedicato.
Possibile che in Longines non ci arrivino?

jet

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #37 il: Aprile 08, 2022, 09:47:04 am »
quando ascolto qualche intervista ai vari dirigenti e responsabili, sembrano tutti molto consapevoli della storia del marchio e convinti nel voler proseguire la tradizione.
https://knowhow.corriere.it/home/longines/
Sono necessarie competenze tecniche (che io non ho e che forse anche molti altri appassionati di orologi non hanno) per capire le effettive ragioni per le quali i più esperti e competenti ritengono che Longines non sia più ai livelli di un tempo.
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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #38 il: Aprile 08, 2022, 10:14:32 am »
quando ascolto qualche intervista ai vari dirigenti e responsabili, sembrano tutti molto consapevoli della storia del marchio e convinti nel voler proseguire la tradizione.
https://knowhow.corriere.it/home/longines/
Sono necessarie competenze tecniche (che io non ho e che forse anche molti altri appassionati di orologi non hanno) per capire le effettive ragioni per le quali i più esperti e competenti ritengono che Longines non sia più ai livelli di un tempo.
Questo è il calibro Longines L.990, a quanto mi risulta l'ultimo progetto della Longines indipendente al 100%:



Acquistato da Lemania è diventato il calibro 8810 e con questa (ed altre denominazioni e versioni) è stato incassato dalle più prestigiose maison svizzere (Breguet e Blancpain per tutte) ed ha contribuito alla rinascita dell'orologeria meccanica negli anni '80.

Il L.990 è sottile, preciso, raffinato, ha due bariletti ed anche nella versione base Longines (quella della foto) aveva ottime finiture.

Un dato: il calibro Longines L.990, con due bariletti, è spesso (si fa per dire) 2,95 millimetri circa, mentre il calibro Kenissi (incassato da Tudor con la sigla MT5601) e presentato nel 2015 è spesso 6,5 millimetri....


Oggi il calibro più utilizzato da Longines è il ETA 2824: non credo che ci sia altro da aggiungere...
« Ultima modifica: Aprile 08, 2022, 10:16:22 am da SoloMeccanico »

jet

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #39 il: Aprile 08, 2022, 11:16:11 am »
solo per capire meglio, quindi Longines (ipoteticamente) dovrebbe incaricare un terzo di produrre un calibro con quei componenti, intendo produrre tutti i singoli pezzi, per poi assemblarli e incassarli nell'orologio; ho capito bene?
Per quanto riguarda l'Eta 2824 ho letto ottime recensioni (allego il link); e certo questo non aiuta a chiarirsi le idee, qui  dicono che Alcune maison come Longines, Tudor ed Omega hanno ed utilizzano movimenti ETA, nello specifico anche il 2824-2, modificandone alcune parti come ruote, perni, massa oscillante, bilanciere, spirale e impreziosendo anche la componente a vista con la decorazione di ponti e platine a Côtes de Genève o Perlage. Diciamo che il calibro ETA 2824-2 viene a volte utilizzato come base di sviluppo da alcune maison per costruire poi un movimento altamente rifinito ed impreziosito di tutt’altro valore, non puramente commerciale.
https://www.blogdeipreziosi.it/movimento-eta-2824-2-piu-amato-swiss-made-sempre/
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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #40 il: Aprile 08, 2022, 15:11:51 pm »
solo per capire meglio, quindi Longines (ipoteticamente) dovrebbe incaricare un terzo di produrre un calibro con quei componenti, intendo produrre tutti i singoli pezzi, per poi assemblarli e incassarli nell'orologio; ho capito bene?
Per quanto riguarda l'Eta 2824 ho letto ottime recensioni (allego il link); e certo questo non aiuta a chiarirsi le idee, qui  dicono che Alcune maison come Longines, Tudor ed Omega hanno ed utilizzano movimenti ETA, nello specifico anche il 2824-2, modificandone alcune parti come ruote, perni, massa oscillante, bilanciere, spirale e impreziosendo anche la componente a vista con la decorazione di ponti e platine a Côtes de Genève o Perlage. Diciamo che il calibro ETA 2824-2 viene a volte utilizzato come base di sviluppo da alcune maison per costruire poi un movimento altamente rifinito ed impreziosito di tutt’altro valore, non puramente commerciale.
https://www.blogdeipreziosi.it/movimento-eta-2824-2-piu-amato-swiss-made-sempre/
Lascia perdere i commenti di certi blog. E in ogni caso sarebbe come dire: inutile costruire una Maserati, se si può viaggiare comodamente a 130km/h con una Multipla. L'ETA 2824 non è il più amato, ma il più diffuso, sono due cose diverse, inoltre per molti anni è stato l'unico calibro economico svizzero, quasi senza alternative.
Tornando a Longines, non hanno bisogno di incaricare "terzi", gli basta rivolgersi ai progettisti che già lavorano per il gruppo Swatch. Sono ALTRI quelli che si rivolgono a terzi, fuori dalla loro azienda o dal loro gruppo.


Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #41 il: Aprile 11, 2022, 13:58:58 pm »
Perchè l'obiettivo è l'utile e non fare orologi migliori. Il Gruppo Swatch ha già i suoi brand per coprire la fascia media-alta del lusso e Longines, col nome che si ritrova (Longines come nome ha sempre un buon appeal) e con quei prezzi di vendita, vende un milione e mezzo di orologi all'anno e fattura 2 milioni di euro.
Perchè dovrebbero cambiare, per ritrovarsi un altro brand che va a sovrapporsi a Omega e Glashutte, per perdere il segmento entry level del lusso?
Pertanto prevedo Eta per un bel pezzo. Che tra l'altro non sono tanto peggio di tanti movimenti in-house nati negli ultimi anni e venduti a prezzi altini.


Forse intendevi dire 2 miliardi... ;)
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #42 il: Aprile 11, 2022, 14:06:54 pm »

Sono necessarie competenze tecniche (che io non ho e che forse anche molti altri appassionati di orologi non hanno) per capire le effettive ragioni per le quali i più esperti e competenti ritengono che Longines non sia più ai livelli di un tempo.


Nessuna competenza tecnica, la storia ha decretato che Longines per non finire male come altri marchi che hanno chiuso bottega e che ora fanno parte della storia del vintage, ha preferito essere acquistata da un grande gruppo che, prese le redini, ne ha decretato il posizionamento di mercato a suo piacimento.
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ALAN FORD

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #43 il: Aprile 11, 2022, 15:18:29 pm »

Sono necessarie competenze tecniche (che io non ho e che forse anche molti altri appassionati di orologi non hanno) per capire le effettive ragioni per le quali i più esperti e competenti ritengono che Longines non sia più ai livelli di un tempo.


Nessuna competenza tecnica, la storia ha decretato che Longines per non finire male come altri marchi che hanno chiuso bottega e che ora fanno parte della storia del vintage, ha preferito essere acquistata da un grande gruppo che, prese le redini, ne ha decretato il posizionamento di mercato a suo piacimento.

Esattamente, se per il gruppo, il fatturato che produce corrisponde a quello che avevano preventivato, il marchio sta bene così con buona pace di chi rimpiange i vecchi tempi.

SoloMeccanico

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Re:Quale futuro per Longines?
« Risposta #44 il: Aprile 11, 2022, 19:28:16 pm »
Ecco, vorrei precisare che io non rimpiango i "vecchi tempi" (che poi non ho vissuto: essendo nato nel 1968 ho iniziato ad interessarmi di orologi quando tanti marchi come Longines erano già clinicamente morti).
Ne vorrei di nuovi.